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NEWS | Taormina, al via le aperture serali al Teatro Antico

Dal 1° giugno 2022 riaprono le aperture serali al Teatro Antico di Taormina. Inoltre, apre il punto ristoro nello storico edificio “Ex Semaforo”, belvedere sospeso tra mare e cielo che in passato era una postazione della rete costiera di telegrafi ottici.

Il progetto

“Anche quest’anno – spiega la direttrice del Parco, Gabriella Tigano – abbiamo blindato alcune date a giugno, agosto e settembre per offrire ai viaggiatori questa esperienza unica di conoscenza che è la visita serale del teatro: un’iniziativa, per la quale ringrazio la fattiva collaborazione di tutto il personale, concepita per valorizzare la storia del teatro, che nei secoli non ha perso la sua funzione di contenitore d’arte – musica, prosa, lirica, danza – e che col buio, anche senza spettacoli, restituisce agli ospiti una emozione immensa: il tempo sembra dilatarsi, i ritmi sono più lenti e il silenzio della sera invita alla contemplazione di un paesaggio unico al mondo”.

TAO, famiglia in visita serale, 2021
In dettaglio

Con il mese di giugno prende il via al Teatro Antico di Taormina la stagione 2022 delle aperture serali con visite al complesso monumentale fino a mezzanotte (ultimo ingresso alle ore 23): un’occasione molto apprezzata dai turisti che spesso trascorrono al mare le ore più calde della giornata e possono così programmare la visita per il tardo pomeriggio o per la sera e godersi il fascino del tramonto sull’Etna o un tour sotto le stelle accompagnato dal canto dei grilli. 

Taormina, Teatro Antico, a dx il Semaforo e la sua grande antenna
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NEWS | Apre la “Catasta”, il primo hub turistico per scoprire il Parco del Pollino

In un periodo in cui il termine “hub” è associato ai centri vaccinali, la Calabria si scosta dal senso conosciuto e vira sul patrimonio culturale. La “Catasta”, così chiamata per la particolare forma architettonica, sarà il primo hub turistico e di culture nel Parco Nazionale del Pollino. Si inserisce nel territorio di Morano sul pianoro di Campotenese (CS), vantando un’invidiabile posizione tra 69 geositi UNESCO. Sarà inaugurata a metà luglio.

La grande opera architettonica dalla forma iconica evoca una catasta di legno, da cui il nome del progetto. Realizzata dall’Ente Parco Nazionale del Pollino, è concepita per integrarsi nel vasto scenario naturalistico e agricolo.

Cosa offre

Il centro è dotato di uno spazio didattico-espositivo e della libreria del Pollino, in cui si svolgeranno eventi culturali e formativi. Immancabile, poi, il ristoro dedicato alle cucine del Pollino con la bottega dei prodotti del Parco. È, quindi, un progetto multidisciplinare di promozione del vasto territorio condiviso dalla Basilicata e dalla Calabria. Un hub turistico in cui sono chiamate a partecipare le comunità locali e chi opera nel territorio, nell’ottica della ben nota Convenzione di Faro.

Ingresso all’hub – foto: Catasta Pollino

Al suo interno, l’area espositiva è corredata di pannelli didattico informativi e ausili tecnologici che raccontano il grande patrimonio naturalistico, geologico e culturale del Pollino. Inoltre, l’attività divulgativa dei tesori del Parco è fortemente sostenuta dal punto ristoro con caffetteria che valorizza la cultura gastronomica del territorio: le specialità e i piatti della tradizione, le storie dei piccoli produttori. La “Catasta” ha anche allestito la bottega con i prodotti locali, con tanto di enoteca e olioteca. Il mondo del Pollino è anche il tema portante della libreria allestita nello spazio living, che propone al visitatore una vasta produzione editoriale.

La “Catasta” si rivolge, infine, al mondo dei cicloturisti: ricade proprio sul tratto Morano-Mormanno della Ciclovia dei Parchi della Calabria.

In copertina e ove non specificato: foto di Catasta Pollino.

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NEWS | “Dieci anni con la Dea”, UNICT dà il via al seminario sul patrimonio archeologico di Aidone (EN)

Il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Catania informa su un’iniziativa portata avanti con il CdL in Scienze del Turismo riguardo al sito di Morgantina, ad Aidone (EN).

Valorizzazione del patrimonio archeologico locale e rilancio del sito archeologico di Morgantina (EN) per il potenziamento del turismo culturale post pandemia. Sono questi i temi che verranno affrontati mercoledì 12 maggio, alle ore 10, online sulla piattaforma Microsoft Teams, nel corso del seminario dal titolo “Dieci anni con la Dea – Una rivoluzione del turismo culturale a Morgantina?” sulla restituzione della statua della dea di Morgantina al territorio di Aidone (EN).

Ne discuteranno Serena Raffiotta, assessore al Patrimonio culturale del Comune di Aidone (EN), Nietta Bruno, presidente del Distretto turistico “Dea di Morgantina”, ed Eleonora Pappalardo, docente di Archeologia classica al Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Catania.

Per partecipare basta cliccare su .

Aidone

Foto di copertina da Scopri Enna.

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NEWS | In sommergibile alla scoperta della città sommersa di Baia (NA)

Baia è una frazione di Bacoli, comune in provincia di Napoli. Si tratta dell’antica Baiae, meta prediletta da molti aristocratici romani alla fine dell’età repubblicana. La località, ricercata per le sue acque termali, presenta infatti diversi resti di ville romane e reperti archeologici. Ma buona parte del complesso archeologico appare adesso al di sotto del livello del mare, sprofondato a poco a poco a causa del bradisismo che interessa le coste flegree.

Infatti risulta adesso completamente sommerso dalle acque il ninfeo dell’imperatore Claudio, un triclinum con funzione di sala per banchetti. Diverse sono le opere scultoree rinvenute, poi trasferite nel Museo archeologico dei Campi Flegrei allestito nel castello Aragonese. L’area, che costituisce quasi un unicum nel panorama Mediterraneo della protezione archeologica subacquea, è stata istituita nel 2002. Un’area di straordinario valore dovuto anche al notevole stato di conservazione di ambienti e reperti: mosaici, tracce di affreschi, sculture, tracciati stradali e colonne, a circa 5 metri sotto il livello del mare.

Baia
I mosaici sommersi di Baia (Credit: “Napoli da vivere”)

 

Verso un turismo subacqueo

L’idea è di rendere fruibile per tutti il Parco sommerso grazie all’impiego di un sommergibile turistico. È arrivato a Bacoli un nuovo veicolo, con vetrate affacciate sul fondale, per scoprire il Parco archeologico Sottomarino più vasto e suggestivo del Mediterraneo.
L’antica città romana di Baiae sta diventando sempre più uno dei luoghi di visita più ricercati d’Italia – dice il sindaco Josi Gerardo Della Regione. Un punto di riferimento, per lo sviluppo della nostra terra, che sarà imprescindibile verso il prossimo 2022, con Procida Capitale Italiana della Cultura. Con Nemo Sub Italy, realtà già affermata su scala nazionale, e con tutti i promotori turistici ad oggi già esistenti, è necessario sempre più fare rete per la crescita dell’offerta turistica della nostra città. E dei Campi Flegri. Dobbiamo continuare così. Sempre più, sempre meglio. Un passo alla volta.

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NEWS | A Palermo riaprirà il Museo Pitrè

A Palermo il Museo etnografico siciliano Giuseppe Pitrè riaprirà al pubblico il 10 marzo 2021. Si potrà accedere dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 18:30 (l’ultimo ingresso consentito è alle ore 18). Le visite avverranno su prenotazione.

Il Museo, collocato in Via Duca degli Abruzzi 1, fu fondato proprio nel 1909 dal medico, scrittore e studioso Giuseppe Pitrè, uno dei più importanti etnologi siciliani. Egli dedicò la sua vita a tramandare le tradizioni folkloristiche dell’Isola e i suoi studi ispirarono molti dei racconti di Luigi Capuana e di Giovanni Verga.

Il Museo ha riaperto, in via del tutto eccezionale e in modalità virtuale, a dicembre; dunque, l’occasione è servita a festeggiare in streaming l’anniversario della nascita dello studioso. La riapertura della struttura sarà quindi un evento da non perdere per vivere in un giorno la cultura materiale dei nostri avi. La nuova sistemazione museale è stata affidata all’architetto catanese Giuseppe Pagnano; si potrà visitare una sala dedicata interamente a Pitrè e una a Giuseppe Cocchiara, etnologo ed ex Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia di Palermo, nonché prosecutore dell’opera di Pitrè. Le sale vanteranno anche nuove donazioni di reperti da parte di privati.

Museo Pitrè
Ingresso del Museo Pitrè a Palermo (fonte: QdS.it)

(Immagine di copertina dal sito Personal Reporter)

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NEWS | MiBACT sostituito da Ministero della Cultura (MiC) e Ministero del Turismo

Il MiBACT non esiste più.  Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo si divide in due dicasteri diversi. Da questa divisione nasce il Ministero del Turismo, guidato da Massimo Garavaglia

MiBACT
Dario Franceschini, ministro alla Cultura

Il Ministero della Cultura, il cui acronimo adesso è MiC, è guidato da Dario Franceschini; è stato riconfermato lo scorso 12 febbraio, giorno in cui il Premier Mario Draghi ha formato la propria squadra di governo.

Le attività concernenti il Turismo continueranno a essere svolte dal MiBACT fino al prossimo 31 marzo. Dopo quella data: “le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di turismo, eccettuate quelle attribuite, anche dal presente decreto, ad altri ministeri o ad agenzie, e fatte salve in ogni caso le funzioni conferite dalla vigente legislazione alle regioni e agli enti locali” saranno materia del nuovo ministero. 

Sede del Ministero della Cultura, Roma

Notizie positive arrivano dal nuovo Ministero che annuncia una possibile riapertura di cinema e teatri in zona gialla e dei musei nel fine settimana (esclusivamente su prenotazione) a partire dal 27 marzo. Dice il Ministro: “L’impegno è ripartire il prima possibile perché la Cultura è il vero motore della ripresa”.

 

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NEWS | Riprendono gli scavi dell’Antica Spiaggia di Ercolano dopo 40 anni

Nel Parco Archeologico, riprendono quest’anno gli scavi per portare alla luce l’Antica Spiaggia di Ercolano. Parzialmente scavata nel 1980, i lavori sono, finora, fermi sul fronte vista mare dell’antica Herculaneum.

L’antico lido romano è circa 4 metri al di sotto dell’attuale livello del mare, a causa dei movimenti del terreno successivi all’eruzione del 79 d.C. I tecnici del Parco Archeologico di Ercolano, del MIBACT e dell’Herculaneum Conservation Project seguiranno le difficili operazione di scavo.

Foto delle fornici sull’Antica Spiaggia di Ercolano, dove si rifugiarono gli abitanti nel 79 d.C.

 

Un progetto multidisciplinare per la valorizzazione dell’Antica Spiaggia di Ercolano

Il progetto permetterà ai visitatori di vivere l’esperienza della vita nell’antica città. Raggiunto il livello della spiaggia, verrà inserita della sabbia drenante, per consentire ai turisti di passeggiare allo stesso modo degli antichi ercolanesi.

Inoltre la collaborazione tra enti pubblici e privati, in questo progetto, evidenzia la necessità e l’utilità di questa unione per la tutela, la valorizzazione e la fruizione dei BBCC.

I lavori dureranno due anni e mezzo con il contributo di studi multidisciplinari:

“Lo studio andrà nella direzione di coniugare le indagini archeologiche, in stretta relazione con gli aspetti antropologici, geologici, paleobotanici, conservativi creando una stabile connessione con il pubblico presente e da remoto.” Afferma il Direttore del Parco Archeologico di Ercolano Francesco Sirano.

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NEWS | I musei veneziani sono solo per i turisti?

I musei veneziani sono solo per i turisti? Parrebbe di sì a sentire le parole del primo cittadino del capoluogo veneto, Luigi Brugnaro. Il caso scoppiato pochi giorni fa si è creato in seguito all’annuncio del sindaco di Venezia di voler tenere i Musei Civici chiusi fino ad aprile, anche nel caso di un’apertura nazionale (per ora fissata al 15 gennaio).

I musei

La Fondazione Musei Civici di Venezia (MUVE) comprende undici sedi: Palazzo Ducale, Museo Correr, Torre dell’Orologio, Ca’ Rezzonico Museo del Settecento Veneziano, Palazzo Mocenigo – Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume, Casa di Carlo Goldoni, Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Palazzo Fortuny, Museo del Vetro di Murano, Museo del Merletto di Burano e Museo di Storia Naturale. Come si legge sul sito, si tratta di un soggetto privato che gestisce un patrimonio pubblico, che fa capo al Consiglio di Amministrazione, e che autofinanzia tutte le proprie attività. In questo quadro, il sindaco di Venezia ricopre la carica di Vice Presidente della Fondazione. 

La vicenda

La mancanza di turisti ha portato alla decisione di un’apertura ritardata ad aprile 2021 dei musei della Fondazione. Questo ha anche causato la conseguente messa in cassa integrazione di circa 400 persone tra dipendenti della Fondazione e delle cooperative. Tale misura ha scatenato le proteste sia dei sindacati che dell’ambiente culturale in generale.

Causa del contendere è l’aspetto economico e quello propriamente culturale. Infatti, seppur la Fondazione sia privata e si autofinanzi, la stessa ha ricevuto 2 milioni di euro di finanziamenti governativi che vanno a rimpinguare un patrimonio così arrivato a 9 milioni di euro. La manovra, anche se lecita, ha infastidito gli addetti ai lavori messi in cassa integrazione al 100%. In questo modo, la Fondazione ha risparmiato 600mila euro nel 2020, a cui se ne aggiungeranno altri 620mila euro nei prossimi tre mesi. Inoltre, per quanto la mossa economica venga considerata vincente dal CdA, all’esterno essa lascia trasparire l’idea che la cultura sia indirizzata solo ai turisti e non ai residenti.

Negli ultimi giorni, il Vice Sindaco di Venezia, Andrea Tomaello, ha proposto una parziale riapertura durante i fine settimana dei musei in questione. Sarà perciò interessante continuare a seguire i futuri sviluppi della vicenda.

MUVE. Fondazione Musei Civici di Venezia.

 

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NEWS | Cultura e Turismo ad Elini (NU), la piccola perla sarda

EliniSi avvia la terza edizione del progetto “Elini paese museo”, iniziativa della Fondazione di Sardegna e del Comune di Elini (NU). Elini Paese Museo intende portare avanti attività di sviluppo della comunità locale, prevedendo una serie di iniziative legate a Cultura, Turismo, sviluppo sostenibile e networking; tutto ciò ha il fine ultimo di creare un paese-museo, contrastando dunque lo spopolamento e valorizzando un piccolo centro della Sardegna centrale.

A causa delle direttive legate all’emergenza sanitaria in corso, l’amministrazione comunale ha riorganizzato la III edizione dell’evento. Quindi le attività quest’anno si focalizzeranno sulle piattaforme online, atte a divulgare il patrimonio culturale e naturale del piccolo centro. 

Cosa succederà ad Elini?

Nelle prossime settimane si svilupperanno online una serie di iniziative culturali per la ripartenza e la riorganizzazione dell’assetto turistico-culturale del centro. In presenza, invece, continuerà il processo di rigenerazione urbana con l’installazione di una serie di apparati, che permettano di rendere ancora più accessibile e riconoscibile il patrimonio elinese. Con le attività legate ad Elini paese museo si vuole proporre una lettura della complessità storica del paese, puntando ad un processo di rigenerazione urbana.

Lo scopo del progetto, che vede anche la partnership delle Università di Cagliari e Granada ed altri enti pubblici e privati, è quello di leggere, con gli strumenti propri dell’archeologia, le tracce della storia globale di un centro “minore“, valorizzandole attraverso percorsi di conoscenza condivisi con la comunità locale e con riformulazioni e proposte artistiche e rigenerative. D’altronde la Sardegna non è nuova a questo tipo di iniziative che ultimamente l’hanno portata sui grandi schermi della Cultura.

Elini

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NEWS | Sviluppo Culturale e Turistico, il nuovo regolamento della Consulta del Comune di Messina

La V Commissione consiliare Cultura e Turismo, presieduta dal Presidente Pietro La Tona, ha approvato all’unanimità dei presenti il regolamento, proposto dal Vice Presidente Giuseppe Schepis, che istituisce e disciplina un nuovo organismo assembleare del Comune di Messina.

La Consulta comunale per lo Sviluppo Culturale e Turistico della città di Messina – dichiara il Presidente La Tona – è un organo dotato di funzioni consultive e propositive, in attuazione dell’articolo 17 dello Statuto comunale, nei settori culturali e turistici. La Consulta si articolerà in 3 organi: Presidente, Assemblea e Comitato Tecnico e sarà composta da associazioni, enti e/o comitati a vocazione culturale e turistica, agenzie di viaggio diportistiche e croceristiche, librerie, pro loco, etc… che ne facciano espressa richiesta. Le organizzazioni saranno inserite in un registro tenuto dal Comune di Messina.

Promozione e valorizzazione di Cultura e Turismo locale

Gli obiettivi della Consulta possono essere così riepilogati:

1) Promuovere e incoraggiare periodicamente attività di programmazione culturale nei confronti dell’Amministrazione comunale, volte alla valorizzazione del teatro, della musica, dell’arte, del cinema, dei beni culturali, degli scambi culturali e alle diverse forme di turismo come quello balneare, enogastronomico, naturalistico, religioso, croceristico, nautico, etc…;

2) Esprimere parere obbligatorio non vincolante preventivo e consuntivo su programmi, piani di attuazione, progetti e attività dell’Amministrazione comunale, nonché modifiche ai regolamenti nell’ambito dell’attività turistico-culturale;

3) Promuovere la progettazione e l’attuazione di forme e strumenti atti a fornire una completa e puntuale informazione ai cittadini e ai turisti in merito al patrimonio artistico, storico e culturale;

4) Definire un piano di sviluppo turistico-culturale, ossia un programma di interventi e di azioni a regia comunale che, valorizzando e mettendo in rete le emergenze e i poli culturali della città, favorisca l’incremento, la destagionalizzazione, la qualificazione e l’internazionalizzazione della domanda e dell’offerta turistica;

5) Collaborare per la raccolta periodica dei dati statistici richiesti dall’Amministrazione comunale in ambito turistico-culturale;

6) Favorire il rapporto fra gli enti e le associazioni che operano nel settore turistico-culturale con gli operatori in campo sociale, scolastico e sportivo, per garantire una maggiore integrazione tra i destinatari delle iniziative proposte.

La sede della Consulta è il Municipio di Messina e dura in carica contestualmente al Consiglio Comunale, salvo prorogatio nelle fasi transitive. La partecipazione – conclude La Tona –è assolutamente volontaria e soprattutto non prevede nessuna forma di indennizzo o rimborso delle spese per i componenti designati.

Le parole del Vice Presidente Schepis

Sono felice di aver condiviso con i colleghi commissari questo regolamento – aggiunge il Vice Presidente Schepis – perché i lavori d’Aula hanno portato al perfezionamento formale del documento, che su proposta degli stessi colleghi consiglieri è stato posto in votazione per farlo diventare una proposta di delibera da inviare all’Ufficio di Presidenza del Consiglio comunale. Ero certo che i colleghi commissari avrebbero posto la massima attenzione e sensibilità, dimostrando la volontà di promuovere e valorizzare la Cultura e il Turismo locale, ad oggi fin troppo vituperati o dimenticati negli anni da chi avrebbe dovuto considerare lo sviluppo culturale e turistico della nostra città, come un trampolino di lancio per la crescita del territorio messinese e dei suoi abitanti”.