Illustri Siciliani | Franco Battiato, un artista a tuttotondo
Francesco Battiato, cantautore e compositore, è nato a Jonia (Catania) il 23 Marzo 1945. Il suo stile eclettico e personale lo ha portato a diventare un’icona della musica italiana molto apprezzata e, al contempo, molto criticata: dal pop al rock aggressivo passando dalla musica leggera, cimentandosi addirittura nell’etnica, elettronica e nell’opera lirica.
Dopo aver conseguito il diploma presso il Liceo scientifico Archimede di Acireale si trasferisce prima a Roma e poi a Milano dove comincia a esibirsi in un cabaret alla presenza di Enzo Jannacci, Renato Pozzetto, Paolo Poli e Giorgio Gaber, con il quale inizia una splendida amicizia. La passione per la musica è tale che Francesco abbandona gli studi e vi dedica tutto il suo tempo, cominciando a scrivere testi.
Nel 1967, con il compaesano Gregorio Alicata, forma il duo Gli Ambulanti, esibendosi davanti le scuole con testi di protesta. Purtroppo il duo ha vita breve poiché mentre stanno registrando il loro primo disco, dopo che l’amico Giorgio Gaber aveva proposto i loro brani ad una casa discografica, i due hanno diverse incomprensioni che portano allo scioglimento.
Francesco decide allora di continuare la sua carriera da solista per la casa discografica Jolly, incidendo i primi due singoli ufficiali: La torre e Le reazioni. Nello stesso anno l’artista fa la sua prima comparsa in televisione in un programma condotto da Gaber che, in questa occasione, propone all’amico di cambiare il nome da Francesco a Franco.
Durante la sua carriera musicale si è avvalso dell’aiuto di numerosi collaboratori tra cui filosofi e violinisti che, insieme ai suoi numerosi interessi, hanno influenzato la sua musica e i suoi testi. Basti ricordare il famoso violinista Giusto Pio che per tanti anni gli impartì lezioni di violino e con il quale Franco ha stretto una bella amicizia.
Agli anni ’80 appartengono i primi grandi successi, pubblicati dalla EMI Italiana. Tra questi vi è l’album La voce del Padrone, che sosta al vertice delle classifiche italiane per oltre un anno e vende oltre un milione di copie. Alla fine degli anni ’80 appartiene anche la sua prima opera lirica: Genesi.
Negli anni ’90 Battiato si dedica nuovamente alla musica pop e incide l’album Come un cammello in una grondaia che, nel 1991, vince il premio Miglior Disco dell’Anno. Franco continua a scrivere opere liriche come Gilgamesh, dimostrando il suo interesse anche per le culture antiche, e Il Cavaliere dell’Intelletto, rappresentata in occasione dell’ottavo centenario della nascita di Federico II di Svevia.
Della sua vita privata si sa davvero poco in quanto Battiato non ha mai amato la vita mondana. Molto legato alla madre Grazia, scomparsa nel 1994, preferisce condurre una vita ritirata che essere sotto le luci del gossip; passa molto tempo nella sua abitazione di Milo, alle pendici dell’Etna, dove esercita una vita che rasenta l’eremitaggio. È un fervente vegetariano che, rivela in una puntata di Che tempo che fa, si alza alle cinque e trenta del mattino per ascoltare musica classica prima di cominciare a lavorare. Battiato ammette anche di non amare molto i programmi televisivi, preferisce i programmi di musica classica, i concerti sinfonici e le barzellette: sono un grande narratore e ascoltatore di burle.
Uno dei suoi più celebri successi è il brano La Cura che fa parte dell’album L’imboscata, pubblicato dalla etichetta discografica Polygram nel 1996. Questo brano vende più di 30.000 copie e viene certificato il disco di platino. Ancora oggi, dopo oltre vent’anni dalla sua uscita, viene dedicato da genitori e innamorati a figli e amanti; nato per augurare la guarigione ad una persona cara, oggi viene utilizzato anche come espressione e promessa di immenso affetto.
L’eclettismo di Franco Battiato non si ferma certo alla musica; egli infatti si è dedicato anche al cinema, vincendo il Nastro d’Argento come miglior regista italiano esordiente, all’opera lirica, componendo diverse opere, molte delle quali con libretto del filosofo Manlio Sgalambro, alla pittura e, persino,alla politica, operando come assessore alla cultura sotto l’amministrazione del Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI