NEWS | “Da Napoleone al webGIS”, quando la cartografia storica incontra il digitale
Da Napoleone al webGIS: metodi ed esperienze di datificazione di cartografia storica è il titolo dell’incontro informale che si terrà su Zoom mercoledì 25 novembre alle ore 11:00-13:00.
L’incontro è realizzato dalla Sapienza Università di Roma, all’interno del corso di Informatica Umanistica, con il progetto ERC-Advanced PAThs il cui scopo è quello di fornire una comprensione diacronica approfondita e una rappresentazione efficace della geografia della produzione letteraria copta e, in particolare, del corpus di manoscritti letterari, quasi esclusivamente di contenuto religioso, prodotti in Egitto tra il III millennio e il XIII secolo (il progetto è diretto da P. Buzi), e i laboratori GIS della stessa Università.
La cartografia napoleonica d’Egitto
A presentare il progetto sarà un team congiunto, composto da alcuni ricercatori della Sapienza (Julian Bogdani, Domizia D’Erasmo e Paolo Rosati) e da alcuni allievi della Scuola di Specializzazione in Archeologia della stessa Università (Cecilia De Leone, Arianna Giordano e Luigi Campagna). Negli ultimi tempi, il team si è dedicato alla cartografia napoleonica d’Egitto, rilevata negli anni finali del XVIII secolo e pubblicata nei primi decenni del secolo successivo.
La cartografia napoleonica, già oggetto di georiferimento e pubblicazione grazie alle attività del progetto PAThs, è stata di recente analizzata in maniera più approfondita e soggetta a vettorializzazione.
Si tratta, come si legge sulla pagina ufficiale dell’evento, di un processo di datificazione, cioè la creazione di archivi strutturati, contenenti informazioni geografiche, storiche e archeologiche.
Per le tavole dell’atlante napoleonico gli studiosi di questo progetto si sono affidati alla concessione dell’archivio di cartografia storica, reso disponibile da David Rumsey.
Si fa, inoltre, sapere che tutti i dati ricavati da questi lavori saranno pubblicati in open access e resi, dunque, disponibili pubblicamente sul portale dei dati del progetto PAThs.