UCRAINA | Sale il rischio di una guerra nucleare
Dopo che la Finlandia ha detto sì alla NATO, Mosca ha seriamente aperto lo scenario ad una possibile guerra nucleare. D’altra parte, però, Kiev non si lascia scoraggiare dalle minacce del Cremlino, con Zelensky che non intende porre fine alla guerra alle condizioni di Putin.
Intanto, l’ONU ha aperto un’inchiesta sulle atrocità attribuite alle forze russe e, assieme all’Unicef, dato i numeri aggiornati della guerra.
Le accuse e minacce di Mosca
L’eventuale ingresso della Finlandia nella NATO potrebbe essere la goccia che fa traboccare il vaso. Lo fa sapere il vice presidente del consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev: “Riempire l’Ucraina di armi dei Paesi Nato, addestrare le sue truppe all’uso di equipaggiamenti occidentali, schierare mercenari e tenere esercitazioni ai confini aumenta la probabilità di un conflitto aperto e diretto tra Russia e Nato. Un simile conflitto ha sempre il rischio di trasformarsi in una guerra nucleare totale. Sarebbe uno scenario disastroso per tutti”.
Intanto, Vladimir Putin condanna le sanzioni alla Russia, ritenendole controproducenti persino per i paesi che le adottano. “Le sanzioni antirusse, conseguenza dalle ambizioni politiche miopi dei leader occidentali e dalla loro russofobia, danneggiano maggiormente proprio le economie dei Paesi che le adottano e il benessere dei loro cittadini, provocando una crisi globale“, ha detto il presidente russo citato dal Tass.
Le parole di Zelensky
Dall’altra parte della barricata, a Kiev, nessuno vuole cedere alle condizioni di Putin. Volodymyr Zelensky, infatti, nelle sue dichiarazioni a “Porta a Porta“, ha lasciato intendere che non riconoscerà l’indipendenza della Crimea: “Non ho mai parlato di riconoscere l’indipendenza della Crimea, non la riconosceremo mai come parte della Federazione russa”.
Il presidente ucraino ha poi aggiunto: “Anche prima della guerra la Crimea aveva autonomia, ma è sempre stato territorio ucraino. Noi abbiamo detto che siamo pronti a parlare con la Russia. Ora non possiamo deliberare una decisione sulla Crimea perché c’è la guerra, la lasciamo da parte se ostacola l’incontro e credo che questa proposta sia stata giusta”.
L’inchiesta dell’ONU e i numeri della guerra
L’Onu lancia un’inchiesta sulle atrocità che vengono attribuite alle forze russe in Ucraina. Il consiglio per i diritti umani dell’Onu ha infatti votato per la maggioranza a favore dell’apertura di un’inchiesta sulle gravi violazioni commesse dalle forze russe in Ucraina. In particolare, il consiglio ha approvato con 33 voti favorevoli (e due contrari) la bozza di risoluzione, presentata dall’Ucraina per avviare un’indagine su presunte violazioni nelle regioni di Kiev, Chernihiv, Kharkiv e Sumy fra la fine di febbraio e marzo.
L’organizzazione, inoltre, ha portato i numeri aggiornati delle persone fuggite dall’Ucraina dall’inizio dell’invasione: 6.029.705. La maggior parte di queste persone si è rifugiata nell’Unione europea attraverso i confini di Polonia, Slovacchia, Ungheria e Romania. Altri otto milioni, invece, secondo i dati forniti dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni, sono sfollati all’interno del Paese.
Infine, il vice direttore esecutivo dell’UNICEF, Omar Abdi, ha parlato delle vittime di tenera età: “Ogni giorno che passa, sempre più bambini ucraini sono esposti agli orrori di questa guerra. Solo nell’ultimo mese l’Onu ha verificato che quasi 100 bimbi sono stati uccisi, e riteniamo che le cifre effettive siano considerevolmente più alte”.