UCRAINA | Putin allo scontro verbale con gli USA
“Putin ha fallito in tutti i suoi obiettivi strategici”. Così dichiara Antony Blinken, Segretario di stato statunitense, convinto ormai che la battaglia di Putin sia al capolinea. Il presidente russo, però, non ci sta, ribadendo che le sanzioni inflitte alla Russia produrranno solo l’effetto contrario. Voci di Putin che trovano conferme dal Viceministro ucraino Ganna Malyar, che ha parlato di una possibile esclation russa.
Le dichiarazioni di Blinken
Antony Blinken ha dichiarato che gli obiettivi strategici della Russia sono falliti.
“Putin ha fallito nel centrare i suoi obiettivi strategici, non ne ha raggiunto neanche uno. Invece di cancellare l’indipendenza dell’Ucraina, l’ha rafforzata. Anziché dividere la NATO l’ha unita. Non ha affermato la forza della Russia, ma l’ha messa in pericolo. Invece di indebolire l’ordine internazionale, ha spinto i Paesi a unirsi per difenderlo”.
Queste le parole del Segretario di Stato degli USA, in un discorso tenuto alla George Washington University.
La risposta di Putin
Intervenendo a un forum economico dei Paesi dell’ex URSS, Vladimir Putin risponde alle voci occidentali che vogliono la Russia indebolita dalle sanzioni.
“Nessun ‘poliziotto globale’ sarà in grado di fermare i Paesi che vogliono perseguire una politica indipendente. La Russia sta diventando un po’ più forte grazie alle sanzioni. Rubare i beni di qualcuno non ha mai portato a nulla di buono, soprattutto a chi lo fa”, ha detto il presidente russo.
La possibile escalation russa
A dimostrare che le dichiarazioni di Putin non sono eresia ci ha pensato Ganna Malyar, Viceministro della Difesa ucraino.
In una conferenza stampa, Malyar ha infatti dichiarato che ci sono i “segnali di un’escalation“. Il ministro, inoltre, ha avvertito che i combattimenti hanno raggiunto la massima intensità a est, e che ci aspetta un periodo “estremamente difficile” e “lungo”. Infine, conclude specificando che Mosca sta spostando i missili Iskander a Brest (Bielorussia), con la possibilità che questi vengano utilizzati per colpire l’ovest dell’Ucraina.