UCRAINA | Continuano gli attacchi a Severodonetsk
Al 102esimo giorno di guerra, Zelensky fa sapere che la situazione a Severodonetsk è difficile. Tuttavia, i servizi segreti britannici affermano che Kiev sta contrattaccando, affinché la città non venga interamente occupata dai russi. Serhiy Gaidai, governatore del Lugansk, conferma che è stata ripresa metà della città di Severodonetsk.
Zelensky su Severodonetsk
Con Severodonesrsk al centro dell’offensiva russa nel bacino minerario del Donbass, Zelensky fa sapere che la situazione è estremamente complicata. “La situazione a Severodonetsk rimane estremamente difficile. È difficile anche a Lysychansk, Marinka, Kurakhovo e in altre città e comunità del Donbass. Attacchi aerei costanti, colpi di artiglieria e razzi”, ha detto il presidente ucraino.
Le sue parole trovano conferma dal Ministero della Difesa russo, secondo cui le forze ucraine si stanno ritirando da Severodonetsk e che nei combattimenti hanno perso in alcune unità fino al 90% dei loro militari.
Il contrattacco di Kiev
Tuttavia, l’Intelligence britannica ha scritto che le forze ucraine sono passate al contrattacco nelle ultime 24 ore nella città contesa di Severodonetsk. Nel rapporto si sottolinea che il contrattacco è riuscito a causa di un buon numero di truppe russe male equipaggiate, essendo riserve delle forze separatiste dell’autoproclamata repubblica di Lugansk.
L’intelligence conclude dicendo che l’utilizzo di queste forze per procura per operazioni in centri urbani rappresenta una tattica russa già vista in Siria, dove Mosca schierò il Quinto corpo d’assalto (formato da volontari) dell’esercito siriano per conquistare aree urbane. Un approccio che riflette la volontà di Mosca di limitare le perdite tra le file dell’esercito regolare.
Le conferme dal governatore del Lugansk
Il governatore di Lugansk, Serhiy Gaidai, conferma che il contrattacco ucraino ha avuto parzialmente successo. Al momento, infatti, la città è divisa in due. “I russi controllavano il 70% di Severodonetsk, ma nel giro di due giorni li abbiamo respinti, ora la città è divisa a metà. Gli occupanti hanno perso un numero enorme di personale, otto russi sono stati fatti prigionieri”. Queste le parole di Gaidai, citato da Ukrinform.