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Torre delle Ciavole, Gliaca di Piraino – Messina

Edificata con grossi blocchi di pietra su uno sperone roccioso lambito dal mare (XVI secolo), costituiva un sistema difensivo delle coste siciliane. Sotto l’influsso del vicino Castello di Brolo, la torre era presidiata da quattro soldati che controllavano i vascelli in transito e lanciavano l’allarme in caso d’incursioni piratesche.

A questa torre è legata una versione della leggenda di Maria La Bella, Maria Lancia figlia di Francesco I. Si narra che la bellissima principessa attendesse al balcone del Castello dei Lancia (il Castello di Brolo) l’arrivo del suo spasimante, che giungeva con una piccola imbarcazione fino al porto. Ostacolati nel loro amore dalle rispettive famiglie, i due giovani tentarono la fuga, venendo successivamente catturati e imprigionati nella cisterna della Torre delle Ciavole. Una versione più cruenta vuole che i due amanti siano stati sepolti vivi all’interno della torre, presidiata successivamente dalle “Ciaule” (uccelli in grado di riprodurre i suoni; in questo caso i lamenti dei sepolti vivi)

Francesco Tirrito

Archeologo di I fascia (matricola 1432) e Direttore Editoriale della testata giornalistica ArcheoMe. Dopo aver conseguito la Laurea Triennale in “Operatore dei beni culturali con curriculum archeologico” e la Laurea Magistrale in “Archeologia del Mediterraneo e Tradizione classica” presso l'Università degli studi di Messina, si specializza in “Beni archeologici” con il massimo dei voti e con lode presso l’Università degli studi di Basilicata, sede di Matera. Esperienza giornalistica maturata presso televisioni, radio e quotidiani online.

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