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ATTUALITÀ | Napoli riapre con l’arte: in mostra Klimt e Frida Kahlo

Con la riapertura in zona gialla ritornano le iniziative artistiche e culturali della Campania. A Napoli, infatti, sono in programma due mostre d’arte di alto livello: Klimt e Frida Kahlo sotto i riflettori!

Un tuffo nell’oro di Klimt

Oggi, 3 maggio 2021, presso la Casina Pompeiana della Villa Comunale, riparte la mostra Gustav Klimt, arte visuale e immagini. Si tratta di un’esperienza virtuale, un nuovo modo di fruire l’arte che ha sempre più riscontri positivi da parte del pubblico. Non è una mostra con dipinti dal vivo, ma un’esperienza immersiva ad altissima definizione tra gli ori più famosi della storia dell’arte. Il bacio, Giuditta I, Adele Bloch-Bauer, L’Albero della Vita, Danae, Le Tre Età della Donna sono solo alcuni dei titoli in cui il visitatore può immergersi per godere appieno della luminosità e della sensualità delle opere dell’artista austriaco.

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Danae di Gustav Klimt (1907-8)

Una delle caratteristiche principali della mostra virtuale è l’impiego di uno strumento di ultima generazione: l’Oculus Quest, un visore VR. Il dispositivo permette di utilizzare le mani per dare comandi e garantisce, dunque, una full-immersion nella realtà virtuale dell’artista.

È possibile prenotare la visita a questo numero. Per l’acquisto dei biglietti invece si può procedere tramite questo o questo link.

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Un’inedita Frida Kahlo

Sempre quest’oggi, 3 maggio 2021, oltre alla mostra di Klimt, viene inaugurata, sempre a Napoli, una mostra dedicata alla pittrice messicana. In programma fino al 29 agosto 2021, Ojos que no ven, corazón que no siente («occhio non vede, cuore non duole») è una mostra prodotta da Next Exhibition e curata da Alejandra Lopez. Si tratta di un’esposizione in parte inedita al Palazzo delle Arti di Napoli (PAN) di una selezione di fotografie e lettere che rimandano a momenti, noti e inediti, della vita di Frida Kahlo. La mostra ha lo scopo di raccontare della forza e della capacità di reagire agli eventi negativi che Frida ha mostrato di fronte alla sofferenza fisica.

Il visitatore può addentrarsi nel mondo dell’artista attraverso lettere, fotografie e ricostruzioni degli ambienti domestici in cui ha vissuto. A completare l’esposizione c’è una sala immersiva multimediale, realizzata con il sistema Remix 4.0. brevettato da E-Zone per un viaggio emozionale nel mondo di un’artista che ha lasciato il segno, dipingendo «l’espressione onesta» di sé stessa.

Frida all’età di 4 anni, 1911 – Museo Casa Estudio «Diego Rivera y Frida Kahlo» (Messico)
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REDAZIONALE | Cultura a intermittenza, il ritorno alla zona gialla

Un neon fulminato: il rumore della luce intermittente che al contempo tedia orecchie, occhi e psiche profondendo un penetrante senso di inquietudine e incertezza. Ecco, dovendo pensare a un’immagine che al meglio possa esprimere la condizione della cultura italiana e della vita degli italiani dell’ultimo anno, non può che essere questa. Dal 26 aprile 2021, l’Italia, quasi interamente gialla, prova a ripartire ancora una volta.

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Musei Civici di Venezia, riaperti dal 26 aprile 2021 (foto: Musei Civici di Venezia)

Si legge tanta stanchezza sulle pagine dei quotidiani, sui social media, sui volti delle persone; alla sfiducia di carattere prettamente politico degli ultimi mesi, segue quella morale di chi ha creduto e crede ancora, forse vuole credere ancora, se non nella rinascita almeno nell’adattamento. Si formano, cadono e si riformano governi, ma tutto sembra sempre uguale, immutato, proprio come quella che ormai è divenuta la nostra quotidianità; non riusciamo neppure a distinguere il giorno dalla notte o, forse, inariditi nell’animo, esausti, semplicemente non ci facciamo più caso. Sembra ieri che imparavamo a fare la pizza in casa perché, effettivamente, era ieri! Il tempo, in qualità oltre che in quantità, in apparenza si è appiattito sebbene continuiamo a invecchiare e a perdere occasioni, meccanizzati ormai in un circuito. L’essere umano però, per quanto misero nella sua condizione, ha sempre avuto la meglio adattandosi per natura e reagendo per volontà; ebbene, non v’è forse più l’istinto di adattarsi, men che meno di reagire, e questo è il risultato? E se invece l’adattamento e la reazione stessa risiedessero proprio nel non aspettarsi niente, se la calma apparente nonostante la pressione fosse il frutto di un’ormai consolidata consapevolezza, potrebbe mai esistere davvero una rinascita o sarebbe una mera utopia che continuano a propinarci?

In questo momento di comprensibile caos interiore, oltre che confusamente e diffusamente sparso, un valido appiglio è senz’altro la cultura, da sempre bistrattata in clima pandemico sebbene unica arma contro il male di vivere che sta affliggendo tutti e unico mezzo di libera evasione in un mondo che l’emergenza sanitaria ha così minuziosamente circoscritto. Nessuno ha pensato a salvaguardare le menti: in quello che ha tutta l’aria di essere un contesto catastrofico, le priorità risiedevano altrove, come se potessimo davvero fare affidamento su altro, prescindendo dall’intelletto e la cura di noi stessi. In passato si è sopravvissuti senza molti degli specchi per le allodole di questa nostra modernità, ma cosa saremmo stati invece senza cultura, senza poesia, arte, filosofia?

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Musei Civici di Pistoia, riaperti dal 27 aprile 2021 (foto: Musei Civici Pistoia)

Abbiamo dovuto attendere la zona gialla per avere le porte di quelle strutture che ci rimandano agli antiqui mores nuovamente aperte, pronte a ricordarci cosa significhi in senso stretto essere umani e godere delle cose umane, perderci per poi amorevolmente ritrovarci nella grandezza dei nostri simili senza tempo, e se ora fosse già troppo tardi? La cultura e la regolare accessibilità ad essa costituisce un’esigenza inderogabile per la società alla stregua, se non addirittura maggiormente, di altre attività per le quali chi di dovere si è speso ben di più al fine di renderle fruibili in sicurezza nonostante le sfumature di colore. La vittima sacrificale poiché ritenuta sacrificabile in un sistema societario che, evidentemente, considera non prioritario l’accrescimento del sapere e non in stretta correlazione il benessere e la conoscenza. Oggi dovremmo essere felici pensando di poterci aggirare nuovamente per quei luoghi di ristoro della nostra anima antica, eppure è così difficile non riflettere con amarezza su quanto sia stata insensata la decisione di tenerli chiusi tutto questo tempo senza contemplare un piano di inclusione e adattamento in sicurezza per gli stessi.

Dal 26 aprile 2021 in zona gialla riaprono i musei, altrove arrangiatevi.

Museo Egizio di Torino, riaperto dal 26 aprile 2021 (foto: Museo Egizio Torino)

Di Irene Calicchio

In copertina: il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia (RM) riaperto il 26 aprile 2021, in piena primavera!