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ATTUALITÀ | Un ologramma di Antonello da Messina come guida virtuale al Museo di Palazzo Bellomo, Siracusa

La demo su una riproduzione dell’Annunciazione, realizzata nell’ambito del progetto Value, è stata presentata alla Fiera Internazionale sui Musei, i Luoghi e le Destinazioni Culturali di Roma.

È l’ologramma di Antonello da Messina, nelle vesti di “cicerone”, a guidare virtualmente i visitatori al Museo di Palazzo Bellomo a Siracusa.

Ricostruzione di Antonello da Messina

In particolar modo, e non poteva essere altrimenti, alla sua opera, l’Annunciazione di Antonello da Messina, conservata proprio nella struttura museale siracusana. Ed è proprio il pittore siciliano del Quattrocento ad illustrare l’opera e alcuni dettagli sulla Vergine e sull’Arcangelo Gabriele oltre a interagire direttamente con i visitatori.

Annunciazione, Antonello da Messina, 1474

 

Digital Transformation nei musei e nell’arte

La demo su una riproduzione dell’Annunciazione di Antonello da Messina è stata presentata al ROME – Fiera Internazionale sui Musei, i Luoghi e le Destinazioni Culturali (dal 17 al 19 novembre) nel corso della sessione Digital Transformation nei musei e nell’arte.

Ad illustrarla il prof. Giovanni Maria Farinella, docente di Machine Learning al Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università di Catania, insieme con l’ing. Ignazio Infantino dell’ICAR-CNR.

Si tratta dell’ultima “invenzione” del Progetto VALUE, un sistema che permette ai visitatori, tramite un kit indossabile, di essere assistito “virtualmente”, mediante l’uso della realtà aumentata, durante l’osservazione di un bene o di un’opera in un museo. Il sistema Value, infatti, consente di migliorare la fruizione del bene grazie anche ad un racconto virtuale, coinvolgente e multisensoriale, del bene che il visitatore sta osservando.

Proprio a Roma, nel corso della fiera internazionale, era presente uno stand dei partner del progetto Value (Xenia Gestione Documentale, Università di Catania, IMC Service, ICAR-CNR e Capitale Cultura group).

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NEWS | Archeologia a domicilio: il Museo di Arona (NO) lancia il tour virtuale

Il Museo Archeologico di Arona (NO) sarà affiancato nel percorso di visita da un tour 3D, accessibile a tutti direttamente da casa propria.

Il Museo di Arona

Il Museo Archeologico di Arona è stato inaugurato nel 1997. Al suo interno racchiude la storia dell’insediamento del territorio; conserva reperti che coprono un ampio spettro temporale: dal Neolitico fino al Rinascimento; le ceramiche cinquecentesche sono state rinvenute durante gli scavi per l’ampliamento dell’ospedale cittadino.

Una sala del museo
Il tour virtuale

Per migliorare la fruibilità e, di conseguenza, la conoscenza della storia del territorio, è stato creato un tour tramite la ricostruzione virtuale 3D del Museo.

Spaccato tridimensionale del museo

La possibilità di immergersi all’interno del Museo, navigando dal proprio computer, è stato possibile grazie a Mauro Bonifacio, professionista aronese; il tour è stato progettato tramite il software Matterport.

Ad esempio, è possibile osservare: la planimetria, una riproduzione 3D da cui selezionare i punti da visualizzare, per non parlare della possibilità di scorrere con il cursore la riproduzione fotografica tridimensionale ad alta risoluzione e, quindi, immergersi nelle sale espositive da varie angolazioni.

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La prima vetrina con i reperti della Cultura di Golasecca visitabile in tour 3D
Il pensiero dell’assessore alla Cultura di Arona

A proposito di ciò, Chiara Autunno coglie l’opportunità con queste parole:

«Il tour virtuale è un eccellente strumento per “portare” il museo a domicilio e far scoprire, in parte, i reperti che custodisce nella sede di Piazza San Graziano; il fatto che sia frutto del dono di un benefattore della città lo rende ancora più speciale e meritevole di elogio. Il nostro museo è una piccola, ma fondamentale realtà per il nostro territorio e per chi ha sete di conoscenza, e aspetta solo di essere visitato grazie anche alla bravura della conservatrice e delle operatrici museali».

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L’assessore Chiara Autunno
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NEWS | “Napoli e il Risorgimento greco”, online il virtual tour

Le sale dell’Archivio di Stato di Napoli ospitano la mostra “Napoli e il Risorgimento greco” curata da Jannis Korinthios, in cui sono esposti oltre 150 documenti fruibili attraverso un virtual tour.

La mostra è stata inaugurata il 23 marzo ad opera dell’Archivio di Stato di Napoli, degli Archivi Generali della Grecia e dalla Società di Studi Ciprioti.
Il presidente della Camera, Roberto Fico, commenta: “I legami storici, culturali, politici, commerciali tra Italia e Grecia sono fortissimi e si sono consolidati in tremila anni di storia, sino a culminare nella comune partecipazione al percorso di integrazione europea”. L’iniziativa ci dimostra che la cultura e la bellezza non hanno confini!

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Il virtual tour in azione!
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NEWS | Il Virtual Tour del Museo Egizio di Torino, quando l’Archeologia incontra la tecnologia

Il Museo Egizio di Torino ancora una volta incentiva l’incontro tra il mondo dell’Archeologia e quello delle nuove tecnologie con un Virtual Tour. Il MET è da anni in linea con l’uso del digitale per la divulgazione scientifica e questo nuovo strumento ne è esempio.

Infatti, il Virtual Tour nasce in un periodo nel quale l’accesso ai musei è precario a causa delle norme sanitarie vigenti. Ma se il pubblico non potrà entrare fisicamente nelle sale, potrà comunque vivere l’antico Egitto a casa propria: potrà accedere alle collezioni e vivere un’esperienza tridimensionale.

Il Virtual Tour, un’esperienza immersiva

Le sale e le collezioni oggetto del progetto multimediale sono le più note e popolari del MET. Difatti, si potrà entrare negli ambienti che conservano i reperti della tomba dell’architetto Kha e sua moglie Merit e del villaggio degli operai e artigiani di Deir el-Medina. L’esperienza è supportata da ricostruzioni 3D dei reperti rinvenuti negli scavi novecenteschi della Missione Archeologica Italiana. I dettagli di circa 10 modelli sono visibili grazie all’uso della fotogrammetria e sono assolutamente inediti. Durante il Tour sarà addirittura possibile accedere in esclusiva alla Cappella di Maia, visionando le straordinarie pitture al suo interno. Inoltre, l’intera esperienza sarà accompagnata da 18 video di approfondimento, grazie alle voci dei curatori del Dipartimento Collezione e Ricerca. 

“Un ulteriore passo verso quello che noi pensiamo essere il museo del futuro: un museo che integra, con creatività e innovazione, la visita fisica con quella digitale e con l’immenso materiale di ricerca”. Il tour è gratuito e quindi in sintonia con quella che il direttore Greco ribadisce essere “la linea del Museo: condividere con il Paese la Cultura e il suo Patrimonio come indica la Costituzione”. 

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Virtual Tour Museo Egizio di Torino. © ANSA
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NEWS | Museo Archeologico Virtuale di Ercolano, al via anche il virtual tour

Il Museo Archeologico Virtuale di Ercolano (MAV) è uno spazio museale unico e all’avanguardia nel settore dei percorsi interattivi. Il Museo offre una vera e propria immersione nel passato, catapultando il visitatore nella vita quotidiana di Pompei ed Ercolano prima dell’eruzione del 79 d.C.

Ercolano, ricostruzione Terme del Foro (© MAV)

Da lunedì 25 gennaio 2021 ha riaperto in sicurezza: aperture dal lunedì al venerdì e con la chiusura prevista, come da decreto, per sabato e domenica. Il 27 gennaio, inoltre, in occasione della Giornata della memoria, il MAV ha inaugurato l’installazione Die Neue Bewegung dell’artista napoletano Christian Leperino. Quest’ultima sarà in esposizione fino al 12 febbraio 2021.

Il Museo Archeologico Virtuale

Il Museo Archeologico Virtuale è collocato nei pressi degli scavi archeologici dell’antica Herculaneum, ed è uno dei centri più all’avanguardia in Italia per cultura e tecnologia applicata ai Beni Culturali. La visita virtuale si avvale dell’uso della tecnologia dell’ultima versione  Mav 5.0 – Virtual multiReality.
Attraverso un percorso virtuale e interattivo, il visitatore potrà camminare tra le stradine di Pompei ed Ercolano, visitarne le abitazioni, i cortili e vederne gli antichi colori.

Pompei, ricostruzione della Casa del Poeta Tragico (© Museo Archeologico Virtuale)

 

Ci sono oltre settanta installazioni multimediali, tutte validate scientificamente. Esse restituiscono vita e splendore alle principali aree archeologiche di Pompei ed Ercolano, ma anche di Baia, Stabia e Capri.

Un luogo da visitare in completa sicurezza durante tutto l’arco della settimana, come auspica il Presidente della Fondazione C.I.V.E.S – MAV di Ercolano, Luigi Vicinanza. La visita a un museo è cibo per la mente – dice il Presidente Vicinanza. – In particolare se il museo, come nel caso del MAV, offre un menù digitale di alto livello. Riapriamo con una novità, contributo concreto alla ripresa delle attività culturali di Ercolano e dell’area vesuviana: una video-installazione realizzata da Christian Leperino in occasione del giorno della memoria. Impegno civile, arte contemporanea e cultura digitale coniugate nello stesso luogo, perché il MAV è un museo vivo. Auspichiamo inoltre che il governo autorizzi quanto prima le riaperture dei musei anche nei fine settimana; è contraddittorio infatti negare la frequentazione di una struttura museale di sabato o di domenica, i luoghi pubblici più sicuri e controllati che ci siano.

I virtual tour del MAV

Una delle iniziative proposte dal MAV, in attesa di riprendere con la consueta affluenza, consiste, invece, nella messa a disposizione di tour virtuali. Sarà possibile visitare il MAV comodamente da casa da lunedì 1 febbraio, su prenotazione, tutti i giorni, dal lunedì al venerdì. I Virtual Tour interattivi costituiscono un vero e proprio viaggio nella memoria, con la compagnia di una guida che interagirà con i visitatori. Le visite virtuali si terranno su piattaforma Zoom, con una durata di 60 minuti per i gruppi e di 90 minuti per la visita individuale.

Pompei, ricostruzione della Casa del Fauno (© ANSA)

La visita virtuale prevede quattro tappe.

La prima parte concentra l’attenzione del visitatore sui luoghi pubblici delle città: dal Teatro di Ercolano alle Terme, dal Foro di Pompei, cuore della vita quotidiana della città, fino alla palestra della Schola Armaturarum, crollata nel 2012.

Il fulcro della seconda parte è costituito dalla Domus pompeiana. Sarà possibile “entrare”, tra le altre, nella Casa del Poeta Tragico, nella Casa del Labirinto e nella Casa del Fauno.

La pittura pompeiana ed ercolanense sarà, invece, protagonista della terza parte.

La quarta parte del viaggio sarà invece dedicata alla Villa dei Papiri, la cui ricostruzione virtuale è un grande attrattore del MAV, in quanto la Villa si estende sotto l’attuale centro abitato di Ercolano, a circa trenta metri di profondità, e arriva fino al mare. Dal suo scavo, oltre alla straordinaria raccolta di opere d’arte, è stato possibile riportare alla luce una ingente biblioteca di papiri con testi greci e latini.

Al termine del percorso il visitatore potrà assistere alla ricostruzione dell’eruzione del Vesuvio, raccontata in un docu-film con la voce dell’attore Mariano Rigillo e ricostruita con la consulenza dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

L’importanza di un approccio virtuale

Il Mav – dice Luigi Vicinanza – è un museo vivo. Le visite guidate virtuali aiutano gli insegnanti ad affrontare i problemi della didattica in epoca Covid. Se le gite scolastiche sono ancora proibite, gli studenti di ogni età possono “entrare” direttamente da casa o dalle loro aule nello splendore delle antiche città vesuviane, Pompei ed Ercolano. Il Mav con questa iniziativa contribuisce all’ulteriore crescita della cultura digitale della nazione.

È possibile prenotare la visita virtuale (individuale o di gruppo) a questo link.

Per le visite in presenza, invece, basta seguire le istruzioni per la prenotazione a questo link.

 

 

 

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NEWS | Nuova veste digitale per il MArTA, lanciato il tour virtuale in 3D

Il MArTA, Museo Nazionale Archeologico di Taranto, apre le proprie porte al digitale e istituisce un tour virtuale.

A causa della prolungata chiusura al pubblico, dovuta all’attuale situazione epidemiologica, il MArTA è costretto a reinventarsi. Per questo, diventa una casa di vetro e, attraverso il Tour Virtuale in 3D, riconsegna la propria voglia di esserci e le proprie collezioni all’intelletto e al cuore del mondo.

Il Museo Nazionale Archeologico di Taranto, fra i più importanti d’Italia, istituito nel 1887, occupa sin dalle origini l’ex Convento dei Frati Alcantarini, o di San Pasquale. Questo fu costruito poco dopo la metà del XVIII secolo e oggi ospita oltre 6mila reperti in esposizione.

Testa femminile in terracotta, IV sec. a.C. (© MArTA)

“Una storia narrata milioni di volte ritorna ad essere viva”: con queste parole il MArTA presenta il nuovo entusiasmante progetto. Un progetto capace, in tempi del genere, di far rivivere la cultura e la memoria del passato anche a distanza.
È quella “corrispondenza di amorosi sensi” capace di instaurarsi quando l’intelletto e il cuore imparano a riconoscere le orme dei passi di chi ha attraversato quella strada prima di noi  – si legge nella presentazione del Museo. E su quella strada ha costruito imperi, destini personali, ha vissuto amori, gioie e dolori, esattamente come noi. Un vademecum gratuito delle esperienze che hanno segnato la civiltà dei popoli e che se guardassimo più da vicino racconterebbero le storie di ognuno di noi. Aperti virtualmente e in attesa di tornare alle persone, oggi diamo anima ai bit e alla comunicazione digitale creando quella corrispondenza tra passato, presente e futuro.

Il progetto di digitalizzazione

Della realizzazione del progetto si è occupata l’azienda di progettazione culturale Mediateur. L’azienda, infatti, ha realizzato la digitalizzazione delle sale e creato i virtual tour del percorso espositivo.

Si tratta, dunque, di un progetto di valorizzazione e didattica multimediale, basato sulla fotografia panoramica a 360 gradi (la cosiddetta fotografia “immersiva”) – dichiara l’azienda – , in cui il visitatore può osservare la totalità dell’ambiente che lo circonda. È uno strumento interattivo che offre la possibilità di muoversi in diversi punti di osservazione.

Una delle fotografie ad altissima risoluzione (© Mediateur)

Il Tour Virtuale è accessibile, a seguito del pagamento di un biglietto simbolico, sul sito del MArTA, a questo link.
Il pagamento avviene sotto forma di donazione, a partire da 5€. Come dichiarato da Museo, ogni contributo servirà ad uno scopo ben preciso: donare nuova vita a questa realtà e rendere il Museo Archeologico Nazionale di Taranto non solo un luogo in cui conservare, ma anche un luogo-humus in cui far nascere nuovi progetti e nuove tracce di storia, cultura e memoria.

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NEWS | Mauritshuis, il museo olandese in gigapixel

Sono moltissimi i luoghi culturali e i musei che negli ultimi tempi si sono ingegnati per rimanere fruibili nonostante la chiusura imposta dal COVID-19.

Tra questi risalta la Pinacoteca Reale Mauritshuis dell’Aia, nei Paesi Bassi. Il museo si distingue per il suo straordinario progetto di rendere fruibile l’intera superficie museale attraverso un tour virtuale ad altissima risoluzione.

La sala da cui parte il virtual tour all’interno del Museo Mauritshuis (Foto © Ronald Tilleman)
La collezione

Il museo ospita, tra gli altri, tutti i Vermeer  (tra cui i celeberrimi Ragazza con l’orecchino di perla e Veduta di Delft), quattro Rembrandt, tre Jan Steens, il Cardellino di Fabritius e il Toro di Paulus Potter. Il tutto può essere osservato ad alta risoluzione, con grande attenzione ai dettagli.

Risale al lockdown della scorsa primavera la scansione digitale delle opere e degli ambienti. Il tutto si è svolto utilizzando videocamere a 360° e con una mappatura guidata da un robot che sceglieva la risoluzione in funzione delle dimensioni, delle caratteristiche e della posizione di ogni quadro

Nell’ambiente virtuale sarà possibile per il visitatore muoversi e avvicinarsi ai dipinti fino a sfiorarli e a coglierne i dettagli dei tratti di pennello.

Ragazza con l’orecchino di perla, Vermeer. I dettagli in HD (© La Stampa)

Alcune opere, inoltre, permettono una doppia visuale: sarà possibile passare dall’immagine fotografica a quella a infrarossi. Ciò permette al visitatore di scoprire modifiche e cancellazioni operate dall’artista in corso d’opera. Un esempio si trova nel Peccato originale di Rubens in cui l’immagine a infrarossi mostra due cani che non compaiono nel dipinto finito.

Mauritshuis at Home

Il modo migliore per ammirare le nostre opere è, naturalmente, visitare il museo – si legge sul sito della Pinacoteca – ma fortunatamente ci sono anche altri modi per godersi la collezione Mauritshuis a casa.

Si tratta di un grande progetto. A essere digitalizzato è tutto il museo con tutta la collezione esposta nelle sale presenti: il tutto in gigapixel!

Sono due i modi in cui si può visitare virtualmente la collezione: attraverso l’app gratuita Second Canvas, utilizzata da ben 75 musei in 16 paesi, oppure direttamente dal sito del museo.

Su quest’ultimo sono disponibili due le opzioni di visita: un itinerario guidato (in inglese) e una visita libera, muovendosi nelle sale disposte su due piani.