NEWS | Ritorna a vivere la necropoli del “Laghetto” di Cerveteri
Grazie alla sinergia tra il Comune, la Soprintendenza e il GACT, il “Laghetto” di Cerveteri torna a vivere in tutti i 7000 metri quadri di area archeologica.
L’area archeologica
L’area archeologica è situata nel lato Est del pianoro della Banditaccia, sito UNESCO. La denominazione “Laghetto” è data da un piccolo lago formato da acque sorgive già esistente al tempo dei Rasenna (Etruschi) di Caisra (Cerveteri); loro, infatti, scavarono un corso di deflusso semi-sotterraneo passante sotto la necropoli e scaricante in quello che, attualmente, è chiamato fosso del Manganello.
L’area è formata da 500 tombe etrusche, la cui datazione va dall’VIII secolo a.C. al II a.C.
Valorizzazione e fruibilità
Il sito è stato reso nuovamente fruibile grazie all’’impegno messo in campo da GACT (Gruppo Archeologico del Territorio Cerite), sotto la supervisione della Soprintendenza; il lavoro, durato circa un anno, è stato coordinato, per la parte scientifica, dall’archeologo Stefano Giorgi e, per quella operativa, dal sig. Gianfranco Pasanisi. Molta attenzione è stata posta anche nella tutela ambientale: nel rispetto delle varie specie di piante e di alcune pozze, nelle quali, fra l’altro, ben convivono rane, rospi e alcuni, sempre più rari, tritoni.
L’area archeologica del “Laghetto”, inoltre, è stata ulteriormente impreziosita da splendidi spettacoli di danza e musica antica nomati “Ludi Scaenici”, il tutto nell’ambito della manifestazione “Alla scoperta degli Etruschi del Sito UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità di Cerveteri e Tarquinia”.
Il sito sarà visitabile tutte le domeniche fino a dicembre dalle ore 10:00; prenotare al 3497836358.