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NEWS | Arte in ostaggio, pubblicato il bollettino numero 43

Anche quest’anno il Comando dei Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale (TPC)  ha pubblicato il bollettino delle opere più importanti trafugate in Italia. Il documento è riconosciuto a livello internazionale, ai sensi dell’articolo 4 comma 4 della Convenzione UNIDROIT sui beni culturali rubati o illecitamente asportati. 

Distintivo del Comando dei Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale 

Le opere scomparse

La pubblicazione del bollettino rappresenta un valido strumento di consultazione, sia per le Forze dell’Ordine, sia per i mercanti d’arte, gli antiquari, gli addetti ai lavori e tutti i cittadini. L’obiettivo comune è contrastare il traffico illecito di opere d’arte. Queste opere non possono essere considerate perdute ma tenute in ostaggio da chi svolge attività criminose.

Tra le opere sottratte citiamo La Santa Maria della Luce di Luca Giordano, scomparsa dalla Chiesa di Santa Maria della Luce di Mattinata, a Foggia, nel 1971, il mosaico raffigurante il ritratto di un giudice di gara portato via negli anni Ottanta dalle terme romane di Via Severina, e un dipinto a olio con la visitazione attribuito a Claudio Ridolfi e trafugato da un’abitazione privata nel 2018.

La Santa Maria della Luce di Luca Giordano

Most wanted

Le indagini rimangono aperte anche per i cosiddetti most wanted, ossia 14 preziosi capolavori ricercati. Tra questi citiamo la celebre Natività del Caravaggio, portata via una notte di ottobre del 1969 dall’Oratorio di San Lorenzo a Palermo, forse per conto della mafia. Un altro tesoro è il Compianto sul Cristo morto, rubato nel luglio del 1974 dal Museo Broletto, a Novara. Non possiamo dimenticare la Sanguigna su carta di Leonardo da Vinci, trafugata nel maggio 1973 dal Museo Baroffio di Varese, così come il Bambinello dorato dell’Ara Coeli a Roma, scomparso nel 1994. Indimenticabile è la Madonna dell’orto di Giovanni Bellini (Venezia) così come il doppio acquerello di Paul Cezanne (Roma), most wanted dagli anni Novanta.

La Natività di Caravaggio

Le opere ritrovate

Nell’ultimo lustro la validità del bollettino è stata dimostrata dal ritrovamento di 147 opere di pregio tra cui statue, dipinti, gioielli e altri oggetti artistici. Tra questi, un bassorilievo in terracotta che raffigura la Madonna con Bambino, opera di Luca della Robbia, sottratto a Scansano (GR) e ritrovato in Canada nel 2019, così come un dipinto a tempera su tavola, la Madonna con Bambino attribuito a Pinturicchio, rubato nel 1990 a Perugia e recuperato nel 2019 a Londra. Impossibile dimenticare il ritrovamento della scultura in marmo di Giulia Domna, sottratta da Villa Adriana a Tivoli e ritrovata solo nel 2016 in Olanda.

Giulia Domna, busto in marmo nella versione conservata al museo di Belle Arti di Lione
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NEWS | Si arma di metal detector e vanghetta per andare a caccia di reperti: denunciato

Sembra la tipica trama da film su temi archeologici: il cattivo che ruba reperti per traffici illeciti, il buono che li mette in salvo. Accade nei pressi di Parma, dove i carabinieri hanno fermato un uomo intento a sondare il terreno alla ricerca di “tesoretti di natura archeologica con metal detector e vanghetta.

Fondamentale è stata la segnalazione di un privato dettata dal radicato senso civico. Il metal detector in una mano ed una vanghetta nell’altra, così l’hanno sorpreso in un campo a poca distanza dalla Chiesa di San Genesio (PR). L’uomo ha subito confessato ai militari il suo “hobby da archeologo” e, quindi, consegnato loro diversi sesini, monete risalenti al 1700, proiettili in piombo per fucili ad avancarica. Altri oggetti simili, inoltre, sono stati sequestrati presso l’abitazione dell’uomo. Doverosa, pertanto, una denuncia e la consegna dei reperti a disposizione della Soprintendenza archeologica belle arti e del paesaggio di Parma.

A tal proposito approfittiamo per ricordare: chi trova occasionalmente reperti ha l’obbligo di dichiararli entro ventiquattro ore all’autorità di pubblica sicurezza presente sul territorio. Un decreto legislativo del 2002 punisce coloro che effettuano questo tipo di ricerche (eseguite senza concessione, s’intende) e punisce anche la detenzione di reperti che appartengono allo Stato.

Il sito della Chiesa di San Genesio (PR), luogo dell’indagine illecita

Foto di copertina: fonte La Repubblica.

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NEWS | Statua romana trafugata ritorna a casa

Il 20 gennaio 2021 è finalmente tornata in Italia una statua romana trafugata nel 2011. Si tratta di un’opera risalente al I secolo a.C. e raffigurante un togatus, cioè un membro eminente della società romana vestito con la toga. L’opera è inoltre riconoscibile per l’assenza della testa.

La statua, dopo essere stata localizzata in una galleria d’arte di Bruxelles, è stata restituita dalle autorità belghe a quelle italiane. La vicenda rappresenta così una fruttuosa collaborazione tra Belgio e Italia nella lotta contro il traffico illecito di opere d’arte.

La vicenda della statua romana

La statua romana, trafugata a Roma nel 2011, è stata individuata dall’Ispettorato Economico del Belgio e dal Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale in seguito a un’investigazione sul traffico illecito di opere d’arte. Infatti, le forze dell’ordine hanno localizzato la statua seguendo la pista di un già noto trafficante d’arte. La statua si trovava nella galleria di Bruxelles proprio in attesa di essere venduta a questo cittadino straniero già noto alle autorità italiane.

Le autorità belghe fanno sapere che a questa investigazione ne seguiranno altre per combattere contro il mercato nero dell’arte. Questo, infatti, non solo danneggia i diritti dei consumatori e permette il riciclaggio di capitale, ma finanzia anche movimenti terroristici. In merito, il vice-Primo Ministro, nonché Ministro dell’Economia e del Lavoro belga, Pierre-Yves Dermagne, ha dichiarato:

Questo esempio di buona collaborazione tra Belgio e Italia nella lotta contro il traffico d’arte permette a questa scultura di più di 2000 anni di ritornare a casa. Presto la legge contro il riciclaggio di denaro del 18 settembre 2017 sarà applicabile nel settore delle arti, così che ne possa ulteriormente frenare il commercio illegale.

La legge in questione è la Legge dell’Antiriciclaggio del 18 settembre 2017. Questa ha introdotto in Belgio l’obbligo per tutte le società, le organizzazioni non professionali, le fondazioni e i trustee di identificare e registrare i proprietari effettivi e inserire tali informazioni in un apposito registro.

 

Statua del togatus recuperata dai Carabinieri (news.economie.fgov.be)