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NEWS | Sgarbi contro la chiusura dei musei, la prima udienza

Domani, 2 dicembre 2020, si svolgerà al Tar del Lazio la prima udienza per discutere del ricorso presentato da Vittorio Sgarbi e Codacons contro la chiusura dei musei

« La cultura è l’identità di un paese e i musei ne sono al tempo stesso custodi e presidio. Se chiudono i musei, muore il paese. I giudici hanno una grande responsabilità nel decidere nel merito di questo ricorso, e la loro decisione rimarrà nella storia. Non può prevalere una irrazionale paura. Proprio in momenti difficili come questi i musei sono il simbolo di una resistenza che dev’essere prima di tutto dello spirito, delle coscienze, della ragione » – spiega Vittorio Sgarbi.

Il ricorso di Sgarbi e Codacons punta tutto sul presupposto giuridico di “servizio pubblico essenziale”, qual è, come prevedono le norme in vigore, l’attività dei musei: col cosiddetto “Decreto Colosseo” l’apertura al pubblico di musei e luoghi della Cultura è considerato “servizio pubblico essenziale”, come la scuola, la sanità e i trasporti. Il servizio pubblico essenziale è quello di cui la collettività non può in nessun caso fare a meno, difatti lo stesso ordinamento ne vieta l’interruzione.

Secondo Sgarbi non vi sono evidenze scientifiche di contagi avvenuti nei musei. Tra l’altro, le nuove tecnologie, come quella presentata lunedì alla Camera nel corso di una conferenza stampa, consentono di riaprire i musei in sicurezza.

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NEWS | L’ “Uomo vitruviano” in prestito al Louvre, in Italia due capolavori di Raffaello

Il cosiddetto Uomo vitruviano, il disegno di Leonardo, andrà in prestito al Louvre. Così ha deciso il Tar del Veneto, dopo la sospensione dovuta al ricorso presentato da Italia Nostra giorno 8 ottobre. In cambio l’importante museo francese presterà all’Italia, per la mostra su Raffaello, due capolavori assoluti: «Ritratto di Baldassare Castiglione » e «Autoritratto con un amico».

Vittorio Sgarbi, come membro del Comitato scientifico delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, ha firmato il documento di conferma del prestito, dopo un sopralluogo effettuato  il 14 ottobre con gli altri  membri (Linda Borean, Riccardo Calimani; Chiara Casarin e Roberta Battaglia) indicando la situazione di conservazione del disegno, le condizioni di garanzia del trasporto e la pertinenza non indentitaria del disegno di Leonardo alle Gallerie, dove peraltro l’opera non è esposta.

Accolgo con compiacimento la sentenza del Tar – commenta Sgarbi – che restituisce al Sovrintendente Giulio Manieri Elia e al ministro dei beni culturali Franceschini la responsabilità tecnica, giuridica e giurisdizionale di negoziare con il Louvre i prestiti reciproci di Leonardo e di Raffaello. Una festa per l’Italia e per l’Europa.