Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Enna

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NEWS | Centuripe (En), nell’area di Carcaci torna alla luce una necropoli preistorica

Durante un sopralluogo del sindaco di Centuripe (En), Salvatore La Spina, e di alcuni volontari di associazioni del paese, per la realizzazione di una discarica pubblica, è stato rinvenuto un insediamento preistorico.

Insediamento preistorico, tombe a camera
Carcaci preistorica 

Carcaci, piccola frazione del Comune di Centuripe, ci regala una perla della Sicilia preistorica. In un’area collinare di proprietà privata, nei pressi della quale la Srr Catania realizzerà una discarica pubblica di alto valore ecologico, è emerso un complesso cimiteriale composto da un sistema di nove tombe a camera, scavate nella roccia. La scoperta, avvenuta casualmente per mano del Sindaco del Comune di Centuripe, lascia presupporre la presenza di un vero e proprio villaggio ancora da scavare.

L’area si trova adiacente ad un territorio appartenente al comune di Randazzo ma territorialmente di competenza del comune di Centuripe. Per il sindaco La Spina l’eccezionale scoperta aggiunge valore al ricco patrimonio archeologico già presente nel nostro territorio. Afferma La Spina: “Trovo assurdo che si possa concepire e pianificare una struttura del genere, senza aver prima controllato il territorio, già importante, non solo dal punto di vista ecologico ma soprattutto agricolo e zootecnico. Oltre 500 persone vivono intorno all’area designata per la realizzazione della discarica e migliaia di capi, tra ovini e bovini, pascolano su quei terreni. Un danno incalcolabile per l’economia e per l’agricoltura del territorio. Che ancora nel 2022 si pensi delle discariche in luoghi densamente agricoli, non ha alcun senso. Pronti, quindi, insieme ai comuni limitrofi, agli allevatori ed agli agricoltori della zona, a lottare contro questo sfregio all’ambiente”.

Sito preistorico di Caraci, interno di una tomba
Il complesso funerario 

I primi scavi di Carcaci hanno riportato in luce un complesso cimiteriale. Sono state trovate nove tombe a camera scavate nella roccia, un sistema cultuale funerario molto usato in tutto il bacino mediterraneo. Tra le sepolture distinguiamo camere a forma rettangolare e circolare. Le tombe di forma rettangolare, ad un prima analisi, dovrebbero risalire all’Età del ferro, mentre quelle circolari all’Età del bronzo. Sono presenti anche altre tombe e si ipotizza siano ancora più antiche. 

Le necropoli di questo genere sono spesso indicatori della presenza di un insediamento Castellucciano. Lo schema planimetrico è standardizzato, ma può presentare delle piccole variazioni. Tra queste ricordiamo che l’ingresso può presentarsi rettangolare o quadrato, può essere presente un’antecella che introduce alla cella funeraria propriamente detta, e il letto funebre può essere rialzato o a nicchia.

Il sito è stato segnalato alla Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Enna. Al momento si aspettano i permessi dalla Soprintendenza per iniziare le attività di studio e scavo.