NEWS | Siti fenici sulla costa del Libano, la scoperta dell’Università di Udine
Conclusa la quinta campagna di scavo della missione archeologica dell’Ateneo friulano. In cinque anni individuati 120 siti in Libano.
La quinta campagna della missione archeologica in Libano settentrionae si è svolta sotto la direzione di Marco Iamoni (Università di Udine) e May Haider (Università Libanese – Third Branch di Tripoli), con la partecipazione dell’Institut Français du Proche Orient di Beirut.
I fenici sulle coste libanesi
Il risultato più importante riguarda il ritrovamento di materiali ascrivibili al periodo fenicio nella fascia costiera settentrionale, indice della presenza di siti fenici. La scoperta – spiega Iamoni – amplia l’area delle regioni finora considerate chiave per lo studio del mondo fenicio-punico. Le scoperte di siti fenici nella fascia costiera arricchiscono il quadro dei ritrovamenti rilevati in cinque anni dalla campagna italo-libanese, che a oggi ammontano a un totale di 120 siti individuati.
Quest’anno la missione si è concentrata nei settori a ridosso della costa, indagando anche l’area di Qalhat, un importante crocevia fra fascia costiera e pianura interna. Il rinvenimento di numerosi siti nella zona confermerebbe il ruolo strategico di Qalhat all’interno dell’area interna di Koura. Tale zona, infatti, sarebbe stata un’area fiorente in epoca tardo antica/bizantina. Vi sono tracce di un massiccio insediamento umano presente in maniera stabile già dal III millennio a.C., con importanti attestazioni in epoca preclassica e classica/tardo antica.
Le indagini archeologiche si sono svolte grazie al permesso rilasciato dalla Direzione Generale delle Antichità libanesi e a finanziamenti forniti dall’Università di Udine e dal Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione (Maeci). Si prevede, inoltre, una nuova campagna per il 2022, mirata a estendere le ricerche nell’area di Koura.
Immagini via ilFriuli.it