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Mario Aspa, un compositore poco celebrato

Mario Aspa nacque a Messina il 18 Ottobre 1795; compositore eccezionale, rappresenta a pieno la definizione di talento naturale, in quanto fin da subito, mostrò di avere grande predisposizione verso l’ arte musicale, componendo la sua prima opera “Federico II Re di Prussia”, grazie solamente ad  un massiccio studio e uno straordinario talento , senza la consulenza di maestri, costruendo partiture da lui stesso musicate, con un’abilità riconosciuta solo a pochi musicisti nella storia.

L’accoglienza che questo spartito ricevette a Messina fu clamorosa, il giovane Aspa ne rimase colpito, decidendo così di proseguire gli studi, recandosi a Napoli per perfezionarsi presso il maestro Iba (allievo del contrappuntista Platone). A Napoli, Aspa non dovette aspettare molto per farsi apprezzare, tanto che il noto impresario Barbaja offrì la carica di Direttore dei reali Teatri di S. Carlo e Fondo. Forte di questa nuova carica, scrisse un gran numero di pregiate opere, quali il Carcere d’ Ildegonda, i Due Forzati, il Deportato di Cajenna, l’Hallan ed i Due Savojardi, tutte opere che gli procurarono l’amicizia ed il rispetto di grandissimi artisti del calibro di Bellini, Rossini, Donizetti e Mercadante.

In seguito scrisse il “Proscritto” e “Paolo e Virginia”, entrambi considerati come i suoi capolavori, riconosciuti tali dal pubblico e dalla critica, garantendogli un grande successo sia a Napoli, che al teatro Apollo di Roma, dove quest’ultima opera gli valse un autentico trionfo, venendo replicata per ben quindici sere. Dopo il 1847, a causa delle sue idee liberali e della sua parentela con i Pispisa e gli Aspa di Messina (famiglie di patrioti), fu visto con ostilità dalla polizia napoletana e destituito da Direttore dei Regi Teatri.

Tornato a Messina, nel 1859 insegnò canto in una scuola comunale. Morì nella città peloritana il 14 dicembre 1868, lasciando un vasto patrimonio musicale, opera di un talento immenso e probabilmente poco impresso nell’immaginario collettivo di tutti gli amanti di questa stupenda arte, fatta eccezione per alcuni suoi concittadini, come quelli di Piraino, che ne 2017 gli  hanno intitolato la Scuola locale Civica di Musica.