Scienze infermieristiche

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NEWS | Scampia, l’istruzione per un quartiere migliore

È stato approvato di recente un importante progetto per le Vele di Scampia, a Napoli, per cercare di cambiare il modo di vedere il difficile quartiere della città campana. Questa periferia è conosciuta per la camorra, la violenza e lo spaccio, ma grazie alla realizzazione di un Polo didattico della prestigiosa Università Federico II si punta alla riqualificazione del quartiere. 

Uno scorcio del famoso quartiere napoletano di Scampia (©Andrea Sabbadini, Buenavista Photo, via Internazionale)
Il progetto universitario

“E’ un messaggio importante per tutto il Paese”  ha dichiarato il rettore della Federico II, Matteo Lorito. “Dimostreremo che si può cambiare la reputazione di un quartiere e imprimere così una svolta positiva”. Il progetto è stato avviato dal Comune solo da qualche giorno, con lo scopo di terminare l’edificio dove verrà posto il Polo di Scienze infermieristiche entro il mese di settembre.

Il Polo conterrà una serie di ambulatori di vari ambiti medici come psicologiadiagnostica. Si punta a far trasferire, al termine dei lavori di costruzione, gli studenti del primo anno di professioni sanitarie, circa 1500 ragazzi, con l’obiettivo di fare di Scampia un luogo adatto alla comunità.

Il progetto prevede la realizzazione di sette piani (immagine via Vesuvio Live)
L’organizzazione

Il progetto, approvato dal Ministero, sarà anche un presidio per le problematiche sanitarie della zona. Si parla soprattutto di accoglienza dei malati con l’utilizzo di ambulatori aperti al pubblico. Non mancano ovviamente alcune criticità, come il problema trasporti, la cui soluzione sarà il potenziamento del servizio autobus. Tra gli scopi si cerca di allacciare contatti con le associazioni che svolgono attività sociali, in modo da incrementare il rapporto tra l’Ateneo e Scampia. Come ha confermato Lorito, il progetto si estenderà verso altre periferie come Bagnoli Ponticelli. Un’operazione importante per far cessare gli stereotipi dei quartieri disagiati.

Matteo Lorito, rettore dell’università Federico II (@IlSole24Ore-Web)