NEWS | L’archeologia partecipata: al via lo scavo didattico a Palazzo Ingrassia (CT)
Protagonisti dell’attività di bonifica da sterpaglie e rifiuti dell’area dei giardini di Palazzo Ingrassia (via Biblioteca) sono stati gli studenti di Beni Culturali e Archeologia dell’Università di Catania. L’operazione di bonifica è stata necessaria in vista dell’avvio dello scavo archeologico previsto dal “Progetto Archeologico di Montevergine“.
Il lavoro di bonifica
Le azioni di bonifica, alla quale seguirà lo scavo archeologico, sono state supportate anche dal Comitato popolare Antico Corso (che ha messo a disposizione la strumentazione per ripulire l’area e parte attiva del progetto) e dal Servizio Igiene urbana e ambientale del Comune di Catania. Un progetto che prevede attività di ricerca, didattica e divulgazione e che, soprattutto, consentirà per la prima volta di toccare con mano l’archeologia in un’esperienza pubblica e partecipata, aperta a studenti e ai cittadini.
L’archeologia partecipata
Previsti anche interventi di valorizzazione dell’area con specifiche azioni di archeologia partecipata, dirette agli abitanti del quartiere e ai visitatori e turisti della città di Catania. Il progetto sarà realizzato dall’ateneo catanese in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali, il Parco archeologico di Catania e con il supporto logistico del Comune.
Uno scavo archeologico con funzione didattica
«Gli interventi di scavo stratigrafico saranno avviati nelle prossime settimane e consentiranno di far scoprire l’archeologia da un punto di vista scientifico e didattico in un processo continuo e costante di integrazione con i residenti del quartiere». Ha spiegato così la docente Simona Todaro dell’ateneo catanese, responsabile del progetto, coadiuvata da Gioconda Lamagna del Parco archeologico di Catania e da Michela Ursino della Soprintendenza.