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SPECIALE ROMA | Alberto Angela torna con “Ulisse” su RaiUno e riparte da Roma

Riparte Ulisse, la docuserie più conosciuta di RaiUno condotta dall’archeologo più famoso della TV, Alberto Angela.
“Anche questa serie di puntate, come quella precedente, è stata realizzata nonostante le tante difficoltà e le mille cautele che la pandemia in corso ci ha messo di fronte”, commenta Alberto Angela sul suo profilo Facebook ufficiale. “Non è stato facile per un programma come il nostro basato sui viaggi – aggiunge – ma ora siamo lieti di proporvi nuove esplorazioni nella storia e nel mondo.”

Angela

“Roma, le 7 meraviglie della Roma imperiale”. Questo l’argomento trattato nel corso del primo episodio di questo nuovo ciclo, particolarmente caro anche al noto conduttore: “D’altra parte, non poteva essere diversamente – scrive Angela – proprio oggi, infatti, si celebra il Natale di Roma che, secondo la leggenda, sarebbe stata fondata il 21 Aprile del 753 a.C.”.

Attraverso la Città Eterna nel giorno del suo compleanno

Angela ha accompagnato i telespettatori in un viaggio alla scoperta della Roma dei Cesari partendo da un sito eccezionale: il Mausoleo di Augusto, tornato finalmente visibile al pubblico dopo un lungo lavoro di restauro durato quattordici anni e che lo stesso Angela ha visitato per l’occasione per la prima volta.

Angela

Esplorati i luoghi simbolo dell’Impero, alla riscoperta della magia della Città Eterna tra cultura classica e panorami mozzafiato. Un viaggio nel tempo in cui è stata raccontata la storia dell’Impero attraverso le grandi opere che ci hanno lasciato, in sequenza, gli imperatori e le dinastie. L’attenzione è stata rivolta sull’età augustea, con la visita dell’Ara Pacis, uno dei monumenti che simbolicamente segna l’inizio della Roma imperiale, e le splendide statue della Collezione Torlonia, tornata visibile al pubblico dopo settant’anni. Seguendo la linea del tempo, il viaggio ha condotto il pubblico alla riscoperta di alcuni tra i più noti monumenti della nostra Capitale: il Colosseo, il più grande anfiteatro romano mai costruito; il Palazzo imperiale di Domiziano sul Palatino, per secoli il centro del potere dell’Impero; la Colonna Traiana, monumento simbolo dell’età d’oro di Roma; il Pantheon, il più importante tempio della Roma antica.

Grazie all’ingegno dell’artista digitale Daniel Voshart è stata realizzata una ricostruzione grafica dei volti degli imperatori romani, “quasi fossero dei ritratti fotografici”. Attraverso la rielaborazione fedele delle immagini di busti e monete, infatti, sono stati realizzati una serie di “identikit” di come sarebbero potuti apparire alcuni di questi grandi protagonisti della Storia.

Alberto Angela spiega, presentando la puntata, i motivi che hanno condotto la sua equipe a lavorare a questa idea: “In questi mesi in cui non possiamo muoverci come prima, ho voluto impostare questa puntata come una visita a Roma assieme a voi, passeggiando nella sua Storia in una giornata di primavera, rimanendo a bocca aperta davanti ad ogni meraviglia di questa città. Spero che stasera possiate vivere quest’emozione, in attesa, speriamo al più presto, che tutte le città tornino a riempirsi di turisti a caccia delle bellezze e delle meraviglie del nostro patrimonio”.

Non solo Roma: i prossimi episodi

Nelle prossime settimane lo show proseguirà con la riscoperta dell’Inghilterra del ‘500 alla corte di Enrico VIII, si ripercorreranno le tracce degli Etruschi con un appassionante viaggio archeologico attraverso le evidenze archeologiche, verranno approfondite le vicende di due tra i personaggi più amati della storia del nostro Paese: San Francesco e Santa Chiara.

L’ultimo episodio, invece, prevedrà uno dei temi più dibattuti del momento: i cambiamenti climatici.

Alberto Angela (Parigi, 8 aprile 1962) è un paleontologo, divulgatore scientifico, conduttore televisivo, giornalista e scrittore italiano.

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ATTUALITÀ | Serie TV “Leonardo”: chi è Caterina da Cremona?

A conclusione della serie TV Rai trasmessa in diretta mondiale su Leonardo Da Vinci – in onda stasera – molti si saranno interrogati sulla effettiva esistenza di Caterina da Cremona: personaggio chiave nella storia ideata e raccontata da Frank Spotnitz e Steve Thompson e interpretata dalla talentuosa Matilda De Angelis. Un dubbio naturale che ha coinvolto gran parte del pubblico durante le sequenze con nomi del calibro di Ludovico “Il Moro”, Niccolò Machiavelli, Cesare Borgia etc. Chi è Caterina da Cremona che così tanto – almeno a detta degli autori – sembra aver influenzato le scelte e la vita di Leonardo (libertà narrative a parte)?

Secondo i produttori della serie, che non hanno mai nascosto di essersi presi alcune libertà narrative, una Caterina nella vita di Leonardo c’è stata. Ipotesi data dal ritrovamento di documenti che attestano l’esistenza di una Caterina tra le modelle del genio. Niente però che possa giustificare l’attenzione rivolta al personaggio durante la serie. Potrebbe trattarsi invece – secondo alcuni – della trasposizione di quella Lisa che ispirò appunto il celebre dipinto oggi conservato presso al Louvre di Parigi. Una tesi affascinante, romantica, sì, ma storicamente poco solida. Insomma un mistero dettato dalle regole della sceneggiatura probabilmente (non sarebbe la prima volta) o forse l’indizio di una verità pronta ad essere svelata!

Chi lo sa! Godiamoci la fine della serie con un unica certezza: una Caterina nota alla storia e così importante per Leonardo, effettivamente ci fu e del genio fu proprio la madre.

Concetta Barbera

Caterina
Matilda De Angelis nei panni di Caterina da Cremona sul set di “Leonardo”
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NEWS | “Passato e Presente”, Barbero e Mieli raccontano Savonarola

La Firenze della fine del ‘400 sta vivendo uno dei periodi di massimo splendore della città culla del Rinascimento. Firenze è sotto il controllo di Lorenzo de’ Medici, contro la cui condotta politica si scaglia aspramente Girolamo Savonarola, un frate domenicano che nelle sue prediche appassionate si rivolge contro la ricchezza e contro lo sfruttamento del popolo da parte dei governanti. Un personaggio particolare, la cui vita è stata segnata dal crescente numero di nemici. Il partito dei Medici si scaglia contro di lui a seguito della cacciata di Piero de’ Medici, erede di Lorenzo. Si fa nemiche anche le potenze rivali di Firenze, come Milano e la Spagna. Ma il nemico principale è la Chiesa di Roma e il suo pontefice, Alessandro VI, ossia Rodrigo Borgia. Le accuse al papato di corruzione e decadenza gli valgono una scomunica dal pontefice. Ed è proprio la scomunica che convince la città, che teme ripercussioni, a processare Savonarola per eresia, fino alla condanna, nel 1498, al rogo.

Savonarola
Ritratto di Girolamo Savonarola, Fra Bartolomeo (1497)
Passato e Presente

Proprio a Savonarola è stata dedicata una puntata di Passato e Presente (Savonarola santo o eretico?), programma condotto da Paolo Mieli. La puntata fa parte della stagione 2018-2019 ed è ritornata in onda martedì 5 gennaio, prima su Rai 3, poi su Rai Storia. Ospite di Paolo Mieli è stato il professor Alessandro Barbero, che ha tracciato una biografia del personaggio articolato e complesso, che riesce a conquistare a modo suo la città fiorentina, come si legge sul sito del programma. Trattando la storia di Savonarola, si indaga sul ruolo dei predicatori nella società rinascimentale e sul rapporto tra politica e religione, un rapporto che per Savonarola ebbe un esito drammatico.

Sarà possibile rivedere la puntata su Raiplay  a questo link. Inoltre, sempre su Raiplay, sono disponibili tutte le puntate di tutte le edizioni di Passato e presente, cliccando qui.

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ILLUSTRI SICILIANI | Nino Frassica e “l’arte d’esser messinese”

Nino Frassica, all’anagrafe Antonino Frassica, è un noto showman, illustre figlio della nostra terra. Nato a Messina l’11 dicembre 1950, dopo alcune brevi esperienze a teatro e nelle televisioni locali,  viene notato da Renzo Arbore, attraverso un messaggio alquanto eccentrico lasciato sulla segreteria telefonica dal musicista pugliese.

Da li nasce un idillio che porterà a questa fruttuosa collaborazione, a partire dal 1983 in cui Arbore chiama Frassica ad interpretare la parte del tecnico di Tele Ottaviano in FF.SS., poi successivamente nel 1985 nel famoso varietà Quelli della Notte, nel quale il nostro ‘Nino nazionale interpreta frate Antonino da Scasazza, organizzatore di un improbabile concorso a premi. Per finire, relativamente agli anni ’80, con il programma cult per eccellenza del 1987 Indietro Tutta, dove Frassica è nei panni del “bravo presentatore”, mettendo in scena una divertentissima parodia del tipico conduttore televisivo.

Da li in poi la carriera del nostro concittadino è ricca di successi, consolidandosi sempre più, mostrando la completezza di un artista fantastico, da noi definito sopra non a caso showman, proprio per le sue doti che lo rendono artista a tutto tondo, comico esilarante, attore sopraffino e intrattenitore come pochi al mondo. Le sue apparizioni televisive si susseguono, su Raidue gli viene infatti affidata la presentazione della trasmissione Ritira il premio,mentre in seguito viene invitato a partecipare a molti format televisivi come Fantastico, Domenica in, Scommettiamo che…?, I cervelloni, Acqua calda, quest’ultimo insieme anche a Giorgio Faletti.

Numerose sono anche le sue fantastiche apparizioni in ambito cinematografico negli anni ’90, per citarne solo alcuni, film celebri come Sognando California, Vacanze di Natale 91, Anni 90 (1 e 2) e Miracolo Italiano. La sua carriera prosegue spedita, ed anche negli anni 2000 risulta essere ricca di successi, parallelamente al suo percorso cinematografico e da comico televisivo, entra nei cuori di tutti gli italiani con una delle fiction di Rai 1 più seguite di sempre, Don Matteo, in cui Frassica veste i panni del simpatico maresciallo dei Carabinieri Nino Cecchini, recitando al fianco di Terence Hill, Flavio Insinna e Simone Montedoro e senza esimersi dal lanciarsi in siparietti che ricordano Messina e la sua squadra di calcio.  Famosa e molta apprezzata è stata la sua interpretazione al fianco di Ghisoni, il cagnolino trovatello che indossa un vestitino con lo scudetto del Messina di Franza.

Frassica racconta Messina al cane Ghisoni

Nel 2009 viene scelto da Sofia Coppola per interpretare il ruolo di presentatore del Telegatto nel suo film Somewhere, mentre l’anno successivo, marzo 2010, riceve un’altra grande soddisfazione prendendo parte, con un piccolo ma significativo ruolo, nel film The Tourist di Florian Henckel von Donnersmarck con protagonista Johnny Depp. Nello stesso anno, partecipa alla trasmissione migliori anniinterpretando il giudice del reality-parodia Disfactor, ed inoltre sbarcando in radio prendendo parte come ospite fisso nella trasmissione 610 di Lillo e Greg, nella quale è il mago Acirfass che fornisce oroscopi decisamente “particolari”.

Nel 2011 torna con una serie televisiva su Rai 1 Cugino & Cugino, di cui è coprotagonista al fianco di Giulio Scarpati, per poi rimbalzare nuovamente in radio, conducendo insieme al cantautore Simone Cristicchi Meno male che c’è Radio2.

Dal 14 marzo 2012 Frassica si fa notare, invece, al fianco di Sabina Guzzanti nella sua trasmissione su La7, a cui viene dato il nome di Un due tre stella. Proprio in questa occasione Frassica dimostra ulteriormente di essere un grande showman riproponendo alcuni suoi storici personaggi, tra i quali il critico televisivo Anno Ghiotti. Sempre nello stesso anno inoltre, viene accolto nella redazione de Le Iene, dove lavora da inviato sotto il nome di Tommi Paradais; utilizzando come gancio il suo amico Pietro Pulcini, se ne va in giro a disturbare le riprese di alcuni programmi e film televisivi.

Il 2013 è l’anno di Mario, serie televisiva scritta e diretta da Marcello Macchia in onda su MTV Italia. In quella occasione è il pompiere Pompiero. Sempre in questo anno, su Rai 1, partecipa ad Altrimenti ci arrabbiamocondotto da Milly Carlucci. Il 2014 invece si apre con un Frassica inedito, nei panni di scrittore, con la pubblicazione del suo libro che in maniera ironica e originale, viene intitolato La mia autobiografia (70% vera 80% falsa).

Dal 2015 a oggi inoltre, Frassica è una presenza fissa nel cast di Fuori tempo che fala trasmissione di Fabio Fazio. Sempre in questi anni, oltre alle sue numerose ospitate in programmi di spessore, come il Festival di Sanremo, va ricordata la sua grande partecipazione in una importante serie tv di successo, targata Rai 1, La mafia uccide solo d’estate dove interpreta Fra’ Giacinto, un prete colluso con la mafia. 

Questo e tanto altro tracciano il profilo di una carriera unica, ricca di successi, consacrando Nino Frassica come uno degli artisti più apprezzati del panorama italiano e mondiale. Un uomo che non ha mai dimenticato le sue origini, che ribadisce in ogni suo sketch, semplicemente con l’Arte unica d’essere messinese.

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“Il Borgo dei Borghi 2019” su RAI3 | Castelmola (ME) sfida Gangi (PA) e Palazzolo Acreide (SR)

A partire da Domenica 23 Settembre partirà su RAI 3 la nuova edizione del Borgo Dei Borghi. Trasmissione ben nota in questi anni, grazie ai suoi viaggi alla scoperta dei luoghi più incantevoli del nostro Paese.

Una competizione che vedrà la nostra Sicilia in gara, con il resto d’italia, con tre luoghi davvero suggestivi e caratteristici:
– Palermo: Gangi;
– Siracusa: Palazzo Acreide;
– Messina: Borgo di Castelmola.

Una sfida davvero importante che potrebbe decretare, grazie al nostro supporto, Castelmola come il “Borgo dei Borghi 2019”.
Le origini del Borgo di Castelmola risalgono alperiodo pre-ellenico e la sua denominazione trae ispirazione dalla conformazione del gran masso su cui sorge,  che ricorda proprio una “mola”.

La costruzione antichissima è affiancata da altri edifici interessanti tra cui Casa Sterrantino e Caffè San Giorgio. Questo borgo con poco più di mille abitanti è inserito nel club dei Borghi più belli d’Italia; rappresenta il luogo ideale per scoprire atmosfere d’altri tempi con la sua arte, le sue tradizioni, i profumi della cucina siciliana e il romanticismo di suggestivi scorci da scoprire, salendo e scendendo i gradini delle sue vie.

L’aspetto del paese, la struttura urbanistica medievale si è mantenuta completamente inalterata fino al 1928, anno in cui, per creare l’accesso fino al centro urbano, venne del tutto modificata l’affascinante entrata del borgo.

A mantenere l’idea di quello che era rimane l’Arco d’entrata posto su una gradinata in pietra calcarea, l’Auditorium Comunale conserva al suo interno le straordinarie foto che ne testimoniano la bellezza. Nel tempo, malgrado le modifiche apportate, questo paese riesce ancora a conservare racchiuso nei suoi vicoli la magia, il fascino immutato dell’antico che mescolandosi al nuovo trasmette l’impressione che qui il tempo si sia fermato.

Se anche voi volete dare un chiaro contributo a questa votazione vi lasciamo il link di riferimento.
Selezionate la Regione e votate:

https://www.rai.it/borgodeiborghi/

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Illustri Messinesi | Il talento di Ninni Bruschetta

Ninni Bruschetta, all’anagrafe Antonino Bruschetta (Messina, 6 gennaio 1962), è un grande artista del panorama messinese. Attore, regista e sceneggiatore, nel  1983 fonda una sua compagnia teatrale, la Nutrimenti Terrestri e si dedica principalmente a soggetti di valenza sociale. Tra le sue regie, I carabinieri di Beniamino Joppolo (1993), Giulio Cesare di William Shakespeare con Giampiero Cicciò nel ruolo di Marco Giunio Bruto (1998), Corruzione al Palazzo di giustizia di Ugo Betti(1999), Antonio e Cleopatra di Shakespeare (2001), Medea di Franz Grillparzer con Anna Maria Guarnieri (2001), L’istruttoria – Atti del processo in morte di Giuseppe Fava di Claudio Fava con Donatella Finocchiaro (2006).

Dal 1996 al 1999 è stato direttore artistico del Teatro di Messina. Nel 2010 ha pubblicato il libro Il mestiere dell’attore edito da Bompiani, con una prefazione di Franco Battiato. Nel 2012 ha messo in scena L’ufficio di Giacomo Ciarrapico e Mattia Torre (gli autori della serie tv Boris). Nel 2016 ha debuttato al Teatro Menotti di Milano con Amleto di Shakespeare, con Angelo Campolo nel ruolo del titolo. Nel febbraio 2016 è uscito il suo secondo libro, edito da Fazi e intitolato Manuale di sopravvivenza dell’attore non protagonista. Nel 2017 ha messo in scena Il giuramento di Claudio Fava.

Ninni Bruschetta e l’amico Checco Zalone, dal profilo Facebook dell’attore messinese

Al cinema ha lavorato a film come La vita che vorrei di Giuseppe Piccioni, Il giudice ragazzino di Alessandro Di Robilant, L’uomo in più di Paolo Sorrentino, Mio fratello è figlio unico di Daniele Luchetti, mentre in televisione ha recitato nelle fiction Paolo Borsellino di Gianluca Maria Tavarelli, Il generale Dalla Chiesa di Giorgio Capitani e Aldo Moro – Il presidente. Dal 2007 interpreta il personaggio di Duccio Patanè, un direttore della fotografia cocainomane, nel telefilm Boris trasmesso dalla tv satellitare Fox, nonché in Boris – Il film. Dal 2008 al 2009 ha interpretato in Squadra antimafia – Palermo oggi il ruolo di Alfiere, poliziotto valoroso che muore nella seconda serie.

Nel 2010 ha interpretato il commissario Cavaterra nella fiction Rai Lo scandalo della Banca Romana a fianco di Giuseppe Fiorello e Vincent Pérez. Inoltre è apparso in episodi di alcune fiction molto popolari quali Don Matteo o Distretto di Polizia. Dal 2011 è Salvatore Lobascio nella serie televisiva Fuoriclasse. Nel 2012 è nel cast de La moglie del sarto per la regia di Massimo Scaglione.

Nel giugno 2016 entra nel cast secondario di Un posto al sole, serie in cui ricopre il ruolo di Gualtiero Valle. Questo il curriculum straordinario di un grande artista, che non ha mai dimenticato la sua terra, vivendola, difendendola ed esaltandola, nella maniera migliore, con l’arte delle arti: lo spettacolo.

 

Ninni Bruschetta e Carmine Coppola dal profilo Facebook dell’attore che ricordano, con nostalgia, il Messina in serie A