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Accadde oggi

ACCADDE OGGI | I Queen sfondano la cortina di ferro

Il 27 luglio 1986 per la prima volta una band occidentale riuscì ad esibirsi in uno stato del blocco comunista. I Queen sfondarono la cortina di ferro esibendosi a Budapest.

La band

I Queen sono un gruppo rock britannico, formatosi a Londra nel 1970 dall’incontro del cantante e pianista Freddy Mercury con il chitarrista Brian May e il batterista Roger Taylor; la formazione storica di è poi stata completata nel 1971 con l’ingresso del bassista John Deacon.

I componenti dei Queen: Brian May, Freddy Mercury, John Deacon e Roger Taylor

La band ha venduto circa 300 milioni di dischi nel mondo. Tra le migliori canzoni del quartetto si ricorda Bohemian Rhapsody, inserita sia da critici che da sondaggi popolari tra le migliori canzoni di tutti i tempi. Uno dei concerti maggiormente conosciuti è stato sicuramente il Live Aid, il 13 luglio 1985; un concerto a scopo benefico verso le popolazioni dell’Etiopia colpite da una grave carestia.

Il Wembley Stadium pieno al Live Aid

Nel 2001 la band è stata inclusa nella Rock and Roll Hall of Fame di Cleveland e, nel 2004, nella UK Music Hall of Fame. Inoltre, i quattro membri della band sono stati ammessi nella Songwriters Hall of Fame.

Il concerto

L’esibizione fu effettuata perché Freddie Mercury voleva esibirsi in un paese dell’Est europeo per misurarsi con un pubblico diverso. Già due anni prima tentarono questa esibizione non ottenendo i permessi dall’URSS, alla cui notizia Freddie disse:

«Le autorità sovietiche pensavano che avremmo corrotto la gioventù o qualcosa del genere».

Una volta ricevuti i permessi, la scelta ricadde sull’Ungheria, in quanto unico Paese che stava conoscendo delle riforme socio-economiche più aperte.

Freddy Mercury in uno dei suoi show

Il concerto avvenne nel Nepstadium di Budapest, seguendo la scaletta delle tappe del Magic Tourda Tie Your Mother Down A Kind of Magic, da Under Pressure I Want to Break Free e poi Impromptu, Bohemian Rhapsody, Hammer To Fall, Radio Gaga, solo per citarne alcune. Più o meno a metà esibizione, la band inglese fece un regalo al pubblico ungherese eseguendo il brano locale Tavaszi Szel Vizet Araszt. Alla fine l’inno nazionale di un Paese occidentale entrò, con fare travolgente e irrefrenabile, in uno stato comunista; infatti, la band inglese concludeva i suoi concerti con God Save the Queen.

Nepstadium di Budapest in preparazione per il concerto
News

ATTUALITÀ | “The Pharaoh’s Golden Parade”, una cerimonia storica tra musica, giochi di luci e memoria millenaria

Cerimonia senza precedenti quella del 3 aprile 2021 al Cairo, che ha visto sfilare 22 carri recanti altrettanti grandi re e regine dell’Antico Egitto. La Pharaoh’s Golden Parade è stato un evento unico e molto sentito.

Da giugno 2020 si rimandava l’evento a causa della situazione pandemica, spostando, di conseguenza, anche l’inaugurazione del nuovo Museo Nazionale della Civiltà Egiziana di al-Fustat. Un ritardo, però, che ha contribuito alla perfetta riuscita dell’evento, con un’eccezionale cura dei dettagli. All’introduzione, con la presentazione dei re e delle regine protagonisti della parata, ha fatto seguito l’illustrazione delle sale espositive del nuovo museo, destinate ad accogliere i sovrani, al Presidente d’Egitto Abdel Fattah el-Sisi da parte di Khaled el-Enany, ministro del Turismo e delle Antichità.

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Khaled el-Enany introduce il Museo Nazionale della Civiltà Egiziana al presidente Abdel Fattah el-Sisi

“Una grande rappresentanza di  tutte le autorità statali si è unita per presentare questo evento di fronte al mondo – dichiara il Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano – nella più completa immagine civilizzata che si addice allo status dell’Egitto, alla grandezza degli antenati e all’antica civiltà egizia.”

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Cerimonia al cospetto delle autorità
La Pharaoh’s Golden Parade

La parata inizia ufficialmente dopo tutte le presentazioni e i discorsi ufficiali, quando è già buio. Un gruppo di bambini raggiungono piazza Tahrir, in cui vi sono il grande obelisco di Ramesse II e quattro sfingi da Karnak, che si illuminano di luci e colori, segnando l’inizio del viaggio.

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L’inizio della cerimonia a Piazza Tahrir

Un corteo in processione con lanterne, tamburi e costumi antico-egiziani precede i carri da parata in viaggio verso la nuova sede permanente dei sovrani. Difatti, Il tragitto da piazza Tahrir ad al-Fustat nella Cairo vecchia è relativamente breve, circa venti minuti.

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Il corteo reale

Durante il tragitto, però, lo spettacolo non si è limitato alla parata. Infatti, una straordinaria orchestra, affiancata da grandi voci, ha accompagnato il viaggio faraonico, sulle note di un mondo esotico. Al contempo, questa cerimonia dal sapore antico ha preso vita grazie a un eccezionale corpo di ballo, ai costumi e alle location davvero uniche. Infine, protagonista anche il fiume Nilo sulle cui acque si è svolto uno spettacolo musicale.

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La cerimonia sul Nilo

Inoltre, danze e giochi di luci sono stati eseguiti ai piedi delle piramidi della piana di Giza e al tempio funerario di Hatshepsut presso Deir el-Bahari. Una visione per lo spettatore immersiva, un viaggio indietro nel tempo nella gloria faraonica millenaria, che persiste inesorabilmente.

Arte e cultura per omaggiare la civiltà egizia

“Oggi l’Egitto – dice il Ministero delle Antichità – ha presentato una celebrazione culturale e artistica che evidenzia il suo interesse e l’orgoglio per i suoi antichi monumenti e la sua storia. L’obiettivo principale di questo evento era quello di mostrare il nostro rispetto per i nostri antenati, che hanno scritto la storia dell’umanità, per confermare il prestigio degli antichi egizi e il nostro rispetto per le mummie, che sono considerate le figure egiziane più famose nel corso dei secoli.”

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Inizio del corteo

Ed è proprio questo il clima che si percepisce assistendo alla cerimonia, seppur dietro a uno schermo: regalità, rispetto, orgoglio e reverenza nei confronti di chi, ancora dopo millenni, viene ricordato per aver reso grande l’Egitto. Una parata svoltasi in continuità con quello che era il pensiero egiziano antico, incentrato sul concetto di eternità.

L’evento è ancora disponibile su YouTube, sul canale del Ministero del Turismo e delle Antichità egiziano, in arabo, e sul canale Experience Egypt, con commento in lingua inglese.