NEWS | Nuova scoperta a Baia, gioiello del mare
Sensazionale l’ultima scoperta fatta nel Parco Archeologico Sommerso di Baia. Si tratta probabilmente di un altro piccolo stabilimento termale – dichiara il Parco Archeologico dei Campi Flegrei – di cui Baia in età romana era costellata: il Lacus Baianus. Gli archeologi del Parco hanno individuato tre nuovi ambienti, con la collaborazione del nucleo subacqueo dei Carabinieri e la società Naumacos Underwater Archaeology and Technology.
Il Mosaico delle acque
Un nuovo mosaico è stato scoperto nella zona di Baia Sommersa, in prossimità di Punta Epitaffio. Delfini, ricci, murene e, forse, tonni, resi con tessere bianche e nere, “nuotano” tra sottili onde stilizzate, sul pavimento di un piccolo cortile, databile, in prima ipotesi, al III secolo d.C.
Il mosaico è parte di un nuovo, interessantissimo settore che stiamo esplorando lungo il perimetro del Lacus Baianus, vicino alla Villa c.d. con ingresso a protiro – si legge in una nota diramata dal Parco Archeologico dei Campi Flegrei – Prima di renderlo visitabile, c’è sicuramente bisogno di un intervento di restauro, che speriamo di poter presto mettere in atto insieme all’équipe dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il restauro coordinata da Barbara Davidde.
Si tratta probabilmente di un altro piccolo stabilimento termale, di cui Baia in età romana era costellata: abbiamo riconosciuto il corridoio di accesso, una stanza absidata e una grande vasca – continua la nota del Parco Archeologico dei Campi Flegrei.
Tutte le lastre in marmo utilizzate provengono da precedenti edifici e sono state qui reimpiegate per sollevare il livello dei pavimenti che, come abbiamo verificato nelle vicine Terme del Lacus, risentivano, già a partire dalla fine del III sec. d.C., dei primi effetti del bradisismo. Il nuovo percorso di visita partirà da questo nuovo complesso per poi continuare verso i resti sommersi antistanti il balneum Solis et Lunae, conclude la nota.