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ACCADDE OGGI | Festa della Repubblica, la storia della Giornata

Il 2 giugno ricorre la Giornata Nazionale dedita ai festeggiamenti per la nascita della Repubblica Italiana.

Le prime celebrazioni

Le prime celebrazioni avvennero nei due anni seguenti alla proclamazione della Repubblica nel 1946; il 2 giugno, però, diventa data ufficiale per la Festa solo nel 1949.

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Celebrazione del 69° anniversario dalla nascita della Repubblica Italiana, 2 giugno 2015 (foto: Ministero della Difesa)

La prima manifestazione ufficiale avvenne in piazza Venezia di fronte al Vittoriano; dopo la deposizione della corona di d’alloro al Milite Ignoto da parte del presidente della Repubblica Luigi Einaudi, gli stendardi delle forze armate salirono la scalinata del monumento e resero omaggio al presidente con un inchino.

Il presidente Luigi Einaudi durante la parata militare per la festa della Repubblica (foto: Portale storico della Presidenza della Repubblica)
Dalla mobilità alla data definitiva

Nel 1961 la sede dei festeggiamenti venne spostata a Torino per celebrare la prima capitale del d’Italia. Nel 1965 alla parata parteciparono anche gli stendardi delle unità militari soppresse che presero parte alla Prima Guerra Mondiale, come commemorazione per il 50° anniversario dall’entrata in guerra dell’Italia; la stessa unione d’intenti avvenne nel 2018 per il 100° anniversario dalla fine della Prima Guerra Mondiale.

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Sfilata di carri armati davanti alla tribuna delle autorità, in via dei Fori Imperiali a Roma, durante la parata militare del 2 giugno 1951 – foto: Archivio Luce

Dal 1977 al 2001 la Festa subì cambiamenti di date e ridimensionamenti a causa di crisi economiche e sociali, ma, alla fine, grazie al presidente Carlo Azeglio Ciampi la festa ritornò ad essere celebrata il 2 giugno, abbandonando lo status di festa mobile.

Il presidente Carlo Azeglio Ciampi
La Festa al tempo del COVID-19

Nel 2020, a causa della pandemia per il Coronavirus, la Festa la celebrazione venne tenuta a Codogno (LO) dove si registrò il primo focolaio italiano.

Deposizione della Corona d’alloro dal presidente Mattarella il 2 giugno 2020 a Codogno (LO) – foto: la Repubblica

 

News

NEWS | UNICT, l’Associazione Italiana di Vulcanologia ha un nuovo presidente

Il prof. Marco Viccaro è il nuovo presidente dell’Associazione Italiana di Vulcanologia, la comunità vulcanologica nazionale che riunisce università ed enti di ricerca. Il docente di Geochimica e Vulcanologia del Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali dell’Università di Catania è stato eletto, dunque, nei giorni scorsi alla guida della Società per il triennio 2021-2023.

«L’Associazione Italiana di Vulcanologia ha come obiettivo il perseguimento di finalità culturali e sociali tramite attività mirate alla promozione e alla valorizzazione della cultura vulcanologica e del territorio. La presenza di vulcani attivi e la conseguente natura vulcanica di una parte significativa del territorio italiano rendono il nostro Paese una palestra naturale per lo svolgimento di tali attività» – spiega il prof. Viccaro.

Cosa avrà in serbo l’Associazione di Vulcanologia per il nuovo triennio?

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Il prof. Marco Viccaro

Tra gli obiettivi della Società vi è anche l’organizzazione e promozione di convegni ed escursioni, finalizzati all’approfondimento delle conoscenze vulcanologiche; fanno riflettere anche le problematiche collegate alla tutela del patrimonio naturale, alle risorse e al rischio vulcanico. L’Associazione è impegnata a migliorare anche l’insegnamento e la formazione nel campo della vulcanologia e per affermarne le valenze didattiche, educative e professionali; il tutto pure mediante l’organizzazione di scuole rivolte a studenti universitari di vario livello e giovani ricercatori. L’ultima grande iniziativa dell’Associazione è stata la Conferenza Rittmann che si è svolta nel febbraio del 2020 al Monastero dei Benedettini.