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NEWS | “Le geografie magiche di Harry Potter” in arrivo al Museo di Geografia dell’UNIPD

La proposta del Museo di Geografia dell’Università di Padova è rivolta a bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado (e alle loro famiglie) e prevede diverse prove ispirate alla leggendaria saga scritta dall’autrice J. K. Rowling. I partecipanti saranno catapultati in un mondo fantastico dove, tra pietre filosofali, indovinelli e mappe, riusciranno a svelare alcuni dei segreti geografici custoditi presso il Museo. In chiusura sarà possibile costruirsi la propria bacchetta magica personalizzata.

Costi e prenotazioni

Le esperienze al Museo durano 90 minuti e si rivolgono a gruppi già composti (fino ad un massimo di 10 persone tra bambini, ragazzi e adulti). Gli orari in cui è possibile svolgere le esperienze sono: al mattino (turni alle 9:30 e alle 11:00); al pomeriggio (turni alle 15 e alle 16:30).

Il costo è di 75,00 euro a gruppo. Il prezzo include l’ingresso al Museo di Geografia, la guida di un educatore o educatrice museale e il materiale messo a disposizione. Per prenotare è necessario scrivere una email all’indirizzo museo.geografia@unipd.it indicando i giorni e gli orari a cui si è interessati.

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NEWS | L’Abatellis (PA) riapre ai visitatori con nuove mostre ed esposizioni

La Galleria di Palazzo Abatellis, Palazzo Mirto e l’Oratorio dei Bianchi di Palermo riaprono le porte ai visitatori. Sono state infatti avviate tre iniziative atte a valorizzare le collezioni dei tre edifici. Il Palazzo Abatellis ha il prestigio di poter ospitare una ricca e preziosa collezione grafica, come ha annunciato Evelina de Castro, direttrice della Galleria di Palazzo Abatellis. Ricordiamo che è custodito al suo interno il disegno di una Madonna inginocchiata in preghiera, opera che, secondo gli specialisti, è da ricondurre al grande artista fiorentino Andrea Verrocchio. Verrocchio, secondo le fonti, sarebbe stato il maestro di Leonardo da Vinci.

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Palazzo Abatellis (PA)

Questo stesso disegno ha aperto la mostra di Leonardo al Louvre svoltasi nel 2019, in occasione del centenario della morte. Nello stesso anno Firenze e poi Washington celebravano Verrocchio. Non a caso il disegno che si trova a Palazzo Abatellis apre la sezione grafica del catalogo di Washington. La Galleria ha infatti di recente ospitato uno dei maggiori esperti di disegno leonardesco, Johannes Nathan, il quale ha tenuto una lectio sul disegno dell’Abatellis, confermandone l’attribuzione e illustrandone i caratteri predominanti. Proprio per questo l‘opera non può essere esposta alla luce se non per brevi periodi. In occasione della riapertura del Palazzo si ha l’opportunità di ammirarla nella saletta cinquecentesca, nelle vicinanze della grande sala del Trionfo della Morte.

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Trionfo della Morte – Galleria di Palazzo Abatellis (PA)

Ma, in occasione di queste riaperture, il visitatore avrà modo di apprezzare anche i reperti custoditi presso Palazzo Mirto. Lì si trovano infatti delle lucerne antropomorfe da Caltagirone, la cui creazione è frutto delle grandissime abilità dei maestri ceramisti che abitano ancora quell’area della Sicilia. Inoltre, alcune delle lucerne antropomorfe recano in mano uno strumento o un animale, mentre altre sono figure virili a cavalcioni su animali fantastici e mitologici. Si trovano altresì esposte statuette raffiguranti tipi e costumi popolari dell’epoca.

Una stanza di Palazzo Mirto (PA) – foto: Italian Ways
Le lucerne antropomorfe di Caltagirone (CT)
L’attività durante la chiusura

«Durante la fase di chiusura – sottolinea l’assessore dei Beni Cuturali e dell’Identità Siciliana Alberto Samonà – l’attività di conservazione, ricerca e riordino all’interno dei parchi e dei musei siciliani non si è mai interrotta grazie al lavoro delle professionalità interne che hanno provveduto alla cura delle raccolte, quelle esposte e quelle dei depositi. Le iniziative proposte dalla Galleria Abatellis e dalle sedi di Palazzo Mirto e Oratorio dei Bianchi ne sono una pratica espressione che offre, a quanti ben conoscono i tre siti, una rinnovata occasione di visita».

Orari di apertura

Palazzo Abatellis – Palazzo Mirto: dal martedì al sabato ore 9 – 19; domenica e festivi ore 9 – 13.30.
Oratorio dei Bianchi: dal martedì alla domenica e festivi ore 10 -18.

Sarà possibile accedere ai tre luoghi previa prenotazione su questo sito, selezionando giorno e fascia oraria prescelta in accordo con gli orari sopra indicati.

In copertina: cortile e loggiato ottocentesco di Palazzo Abatellis (PA) – foto: Galleria di Palazzo Abatellis.

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NEWS | Riapre il Museo Archeologico di Chiavari (GE)

Oggi, 13 maggio 2021, l’archeologia riparte a Chiavari (GE). Dopo un lungo restauro durato 14 mesi, riapre quindi il Museo Archeologico di Chiavari.

La città
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Chiavari (GE) – foto: Assessorato al Turismo del Comune di Chiavari

Chiavari è un comune della riviera ligure, parte della provincia di Genova. Si pensa sia stata fondata tra l’VIII e il VII secolo a.C.: ipotesi avvalorata dal ritrovamento di resti di una necropoli datata in quel periodo. La città ebbe un ruolo fondamentale per il territorio del Tigullio dai tempi della Repubblica di Roma fino ai giorni nostri; la grande espansione urbanistica avvenne quindi tra il XII e il XIII secolo sotto il controllo della Repubblica di Genova.

Il Museo e i reperti esposti

Il Museo venne inaugurato nel 1985, ospitato nei locali di Palazzo Rocca (XVII secolo), un tempo adibiti a scuderie. L’allestimento espone i reperti ritrovati nelle indagini del 1959 effettuate in Corso Millo.

Tre settori del sepolcreto di Chiavari (GE) – foto: del Ministero della Cultura – Direzione Regionale Musei della Liguria

Il sepolcreto ritrovato si articola in tre settori, nei quali si trovano dei recinti circolari o rettangolari con 126 tombe “a cassette”. All’interno delle sepolture vi sono corredi alquanto numerosi con reperti da ornamento o armi in bronzo, oro e argento. Numerosi erano anche i reperti ceramici di vario genere, forme vascolari da libagione usate durante i riti funebri.

Reperti di corredo dalla necropoli di Chiavari (GE) – foto: Ministero della Cultura – Direzione Regionale Musei della Liguria

Al di sotto della necropoli sono stati trovati resti di grandi contenitori ceramici, databili tra il XIII e il X secolo a.C.: il sito era quindi un approdo nautico, conosciuto anche prima della creazione del borgo.

La mostra è completata dalla biblioteca specialistica di argomento archeologico che offre supporto a ricercatori e studenti con oltre 3000 volumi.

Riapertura

Oggi, 13 maggio 2021, il Museo riapre al pubblico dopo un restauro durato 14 mesi, grazie al quale sono state create due sale in più. Questo è stato reso possibile grazie al lavoro del personale del Ministero della CulturaDirezione Regionale Musei della Liguria e della Facoltà di Architettura dell’Università di Genova. Con questo ampliamento è stato dunque messo in mostra molto materiale che, per il poco spazio a disposizione, era rimasto chiuso nei magazzini.

Il Museo sarà visitabile dal martedì al sabato, dalle ore 9:00 alle 14:00, e la prima domenica del mese sempre dalle 9:00 alle 14:00. La prenotazione è consigliabile durante gli infrasettimanali, mentre è obbligatoria nel fine settimana; è possibile prenotare tramite il sito o telefonando a questo numero.

Alcune esposizioni del Museo di Chiavari (GE) – foto: La Mia Liguria
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NEWS | In programma l’escursione tanto attesa attorno all’abbazia di Mili (ME)

Nonostante un primo rinvio, l’escursione culturale attorno all’abbazia normanna di Mili (ME) – la chiesa normanna più antica di Sicilia è alle porte! Lo comunicano i vertici del Coordinamento associativo per la tutela della chiesa: la passeggiata avverrà sabato 15 maggio 2021. È bene riportare qualche informazione utile.

Mili
Chiesa di S. Maria di Mili (ME) – foto di Carmelo Romeo
  • Luogo e ora del raduno: chiesa di S. Maria di Mili (ME), ore 9;
  • percorso e durata prevista: partenza dalla chiesa di Mili (ME) per raggiungere la parrocchia di Mili – S. Pietro (ME); si proseguirà lungo un’antica e suggestiva mulattiera per arrivare alla chiesa medievale di San Giorgio (ME). Il pranzo sarà preparato dal Rifugio «Sant’Eustochia» e consumato nelle aree esterne, sarà altresì possibile acquistare prodotti tipici in loco. Nel pomeriggio si potrà ammirare il panorama dal Forte Cavalli (ME) e, quindi, terminare qui l’escursione, rientrando in sede con mezzi propri, o tornare insieme al punto di raduno (rientro previsto per le ore 18);
  • lunghezza: 6,5 chilometri (3,25 con rientro autonomo);
  • difficoltà: media, è necessario dotarsi di abbigliamento adeguato e scarpe da trekking;
  • quota di partecipazione: 10 euro.
Panorama da Forte Cavalli (ME) – foto: Normanno.com

Affrettatevi: la partecipazione è limitata a 20 persone per garantire il rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid. Prenotarsi è semplice: basta inviare un messaggio entro il 12 maggio 2021 alla pagina del Coordinamento per la tutela della chiesa.

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NEWS | Al Palacultura (ME) parte il laboratorio di restauro di libri antichi

Abbiamo ricevuto una nota stampa diramata dal Comune di Messina sul laboratorio di restauro ospitato al Palazzo della Cultura della città.

La Biblioteca Comunale, in collaborazione con il Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro e per le scienze applicate ai Beni Culturali della Regione Siciliana e la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Messina, ha avviato, nella sede istituzionale del Palacultura «Antonello», un laboratorio di restauro “a cantiere aperto” di due libri antichi appartenenti al fondo dell’Archivio Storico.

A comunicarlo è l’Assessore alla Cultura Enzo Caruso. Le due edizioni selezionate sono Le gare de’ disperati opera famosissima rappresentata nel Regio Palazzo di questa nobile città di Messina di Matteo Rocca e Per la statua di bronzo inalzata al suo sovrano Ferdinando IV di Borbone dalla città di Messina componimenti della reale accademia dei Pericolanti de’ Dissonanti di Modena recitati il giorno 27 maggio 1793… di Giuseppe Di Stefano. I due libri antichi, scelti per il loro carattere di rarità, sono fortemente danneggiati e necessitano di interventi di lavaggio e ricucitura.

Ad occuparsi del restauro e del racconto delle operazioni necessarie per rimettere a nuovo i libri, sarà la dott.ssa Gloria Bonanno del Centro Regionale Progettazione e Restauro di Palermo mediante un laboratorio a “cantiere aperto”, che darà la possibilità a chiunque di assistere a tutte le fasi del lavoro.

Prenotazioni e orari

Il cantiere al Palacultura (ME) sarà visitabile solo su prenotazione a singoli cittadini o piccoli gruppi di visitatori composti da un massimo di dieci persone da mercoledì 5 a venerdì 7; da lunedì 10 a venerdì 14; da lunedì 24 a venerdì 28; e dal 7 all’11 giugno. Sempre dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle 12, e il martedì e giovedì anche dalle 15 alle 16.

Per prenotare le visite è necessario inviare una email esclusivamente a biblioteca.cannizzaro@comune.messina.it indicando nella prenotazione i nominativi, data e l’orario scelto. Le varie fasi del restauro si concluderanno a metà giugno.

Palacultura

In copertina: Palacultura di Messina, sede del laboratorio di restauro.