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NEWS | Scavi Populonia-Venturina Terme, una sfida anti Covid

Trust Sostratos e la Soprintendenza archeologica per le province di Pisa e Livorno aprono le iscrizioni alla campagna di scavo 2021 per Populonia-Venturina Terme.

L’impossibilità di una vita sociale con almeno la parvenza di normalità, ha condotto all’immobilismo individuale recidendo bruscamente la coltivazione delle passioni che alimentano il nostro animo; stupirebbe molto, pertanto, la scelta di avviare una campagna di scavo archeologico in tempi di COVID-19. Trust Sostratos Onlus e la Soprintendenza archeologica per le province di Pisa e Livorno, invece, sfidano il virus ed aprono ufficialmente le iscrizioni alla campagna di scavo 2021 per Populonia-Venturina Terme.

Populonia-Venturina
Necropoli delle grotte, Populonia

Dal 6 aprile al 27 agosto, o studenti, armatevi di trowels e scarpe antinfortunistiche! Dalle ore 08:00 alle 16:00 scavo, rilievo e documentazione di due necropoli (etrusca e romana). Ça va sans dire, nel pieno rispetto delle normative anti Covid vigenti e previa effettuazione di test sierologico o tampone. 

Una scelta coraggiosa dunque, un azzardo probabilmente, ma al contempo un barlume di speranza ed apparente normalità per i trowels addicted che, oltretutto, saranno calorosamente abbracciati dal suggestivo panorama che la Maremma Livornese e Grossetana possono vantare in piena Val di Cornia.

Di seguito i turni: 6-16 Aprile; 19-30 Aprile; 3-15 Maggio; 17-29 Maggio; 31 Maggio – 18 Giugno; 21 Giugno – 2 Luglio; 5-17 Luglio; 19-30 Luglio; 2-14 Agosto; 16-27 Agosto.

Per info ed iscrizioni: scavoporcareccia@libero.it o alessandro.viesti@sostratos.it

 

 

 

 

 

 

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NEWS | Il Carro “celeste” di Populonia in mostra al Museo delle Navi Antiche di Pisa

Il Carro cerimoniale trovato a Populonia è eccezionalmente esposto al Museo fino al 1 novembre

Il museo delle Navi Antiche di Pisa, fiore all’occhiello della città toscana, lo ospiterà dal 15 ottobre al 1 novembre. Successivamente il reperto verrà trasferito nella sua sede definitiva, presso il Museo Archeologico del Territorio di Populonia a Piombino.

La scoperta

Nel 1955 a Populonia gli archeologi scoprirono una fossa, contenente gli scheletri di due cavalli, i loro finimenti metallici e un carro cerimoniale etrusco. Dalla foto a sinistra (A. CAMMILLI, M. MAIOLI 2020) è ben chiara la ricostruzione degli avvenimenti: la rimozione delle scorie che coprivano il tumulo lo ha fatto collassare. Successivamente, del sito monumentale è rimasta solo la fossa.

Il carro celeste: la ricostruzione del manufatto

Lo studio degli elementi metallici del rivestimento del carro cerimoniale è andato di pari passo con il loro restauro. Il funzionario Alfredo De Agostino aveva interpretato il carro cerimoniale come biga; da allora in poi il luogo di rinvenimento venne ribattezzato “fossa della biga”.

“Iniziato lo scavo archeologico, vennero scoperti, assieme alle ossa di due cavalli, le parti metalliche, in ferro e in bronzo, di una biga. ” (A. De Agostino, 1955) 

Un attento riesame dell’iconografia antica ha portato oggi a ricostruire la forma originaria del carro. Il carro era caratterizzato da una cassa semplice, decorata da placche e terminali in bronzo applicati direttamente sul legno. Se il legno non si è conservato, gli elementi in metallo sì.

Gli elementi bronzei applicati sulla riproduzione del carro sono molti, tra cui diverse piastre e lamine, collegate tra loro mediante chiodi ribattuti. Di altissima qualità è il timone a forma di testa di ariete. Il timone unisce la praticità all’estetica, ma il carro cerimoniale, che appartiene alla tipologia delle carrozze monoposto, è strettamente connesso all’aldilà, e per questo può definirsi «celeste»: le piastre a forma “semilunata” del carro rimandano all’ideologia del viaggio nell’aldilà. 

BIBLIOGRAFIA

A. CAMMILLI, M. MAIOLI (a cura di), Il carro “celeste” di Populonia, Pisa 2020.