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GEMMOLOGIA | La moldavite, il vetro conosciuto come “pietra” formatosi 15 milioni di anni fa

Quindici milioni di anni fa, una meteorite ha colpito la Terra, in Germania, nell’attuale cittadina di Nördlingen, insediamento medievale costruito proprio nella depressione che andremo ad analizzare, e il risultato dell’impatto è ancora visibile oggi: diversa conformazione del terreno e presenza di materiale di risulta.

Cittadina di Nördlingen- Germania

 

Da un punto di vista mineralogico la formazione di gemme ci offre la possibilità di effettuare, oggi, esami specifici e capire quanto avvenuto in un passato così lontano.
Calore e pressione, ecco la fucina della Madre Terra ma, in questo caso specifico, l’impatto al suolo della meteorite che, con velocità stimata di 70.000 km/h e una temperatura di 25.000 °C, ricreò le condizioni di creazione: si formarono microscopici diamanti che impolverarono la zona e una moltitudine di formazioni vetrose che vennero scagliate a centinaia di chilometri di distanza in un viaggio unidirezionale, dovuto alla traiettoria obliqua della meteorite, giù, fino alla valle del fiume Moldava, nell’attuale Repubblica Ceca.

Moldavite al microscopio gemmologico

La confluenza della Moldava con l’Elba alimenta antiche credenze e originali racconti.
Infatti l’incontro dei due grandi fiumi ha maturato nel tempo e nella tradizione la metafora dell’incrocio delle due componenti, femminile e maschile.
Nella fantasia popolare la Moldava simboleggia la luna, l’Elba il sole.
E il momento irripetibile della loro confluenza è interpretato come un evento magico in cui si sprigionano energia e calore.
Una storia molto particolare che ha influenzato con la sua popolarità la creazione di legami esoterici con il territorio stesso della Repubblica Ceca”.
(Enrico Cirone)

Sì, la Moldavite è un vetro, ma non pasta vitrea prodotta dall’uomo, e non ossidiana (vetro naturale vulcanico), la cui formazione è dovuta al rapido raffreddamento della lava.
La Moldavite è materiale terrestre fuso per impatto meteoritico.
Il suo colore è il verde e la superficie corrugata è dovuta alla frizione con l’atmosfera e alla velocità di raffreddamento.