NEWS | Nuovi reperti all’ombra del Castello Estense di Ferrara
Gli scavi ai piedi del Castello Estense rivelano nuovi tesori databili 1200, che tanto ci dicono sulla vita quotidiana dell’uomo nel pieno medioevo.
La scoperta
Negli ultimi decenni il sottosuolo di Ferrara ha restituito un’antica vasca di scarico risalente al XIII secolo. Gli archeologi di Phoenix Archeologia, impegnati nei lavori di ripavimentazione della piazza, hanno estratto, a circa due metri e mezzo, numerosi oggetti che rivelano molto sulla quotidianità medievale. Si tratta di utensili d’epoca, antiche maioliche, frammenti di vasi e persino residui di cibo (semi, castagne, gusci d’uovo). Un insieme di reperti che ci descrivono gli usi, i costumi, la dieta e la quotidianità dei ferraresi all’epoca precedente alla costruzione del castello.
Nuove prospettive
Chiara Guarneri, coordinatrice del gruppo di lavoro, afferma come gli scavi stiano mettendo in luce strutture imponenti, corrispondenti a una precedente sistemazione urbanistica del quartiere. Proprio alle spalle della statua del Savonarola è riemerso, a circa due metri, un muro di grandi dimensioni, risalente al XIII secolo. Scavando a ritroso nel tempo s’intende dunque arrivare alla prima fase di urbanizzazione di Borgo Nuovo, nome antico del quartiere, ed è su questi primi insediamenti che si concentreranno le prossime indagini. Intanto, gli archeologi stanno documentando e catalogando ogni ritrovamento, al fine di ricostruire in una mappa 3D l’evoluzione degli insediamenti prima del 1385.
Si spera di poter rendere al più presto disponibili al pubblico le novità emerse.