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NEWS | Rivive la Casa delle Vestali: il nuovo percorso del ParCo

Dal 6 luglio il Parco Archeologico del Colosseo apre al pubblico un nuovo percorso di visita. Dopo il restauro del santuario di Vesta, torna a rivivere il complesso della Casa delle Vestali.

Grazie a un lungo percorso di recupero conservativo e di studio, avviato nel 2013 da Patrizia Fortini e Maria Maddalena Scoccianti e proseguito da Irma Della Giovampaola, riaprono al pubblico, arricchiti da un nuovo allestimento museale, gli ambienti della casa delle vergini sacerdotesse incaricate della custodia del focolare sacro della città e di altri riti, tutti strettamente connessi con il culto domestico.

Casa delle Vestali
La Casa delle Vestali – foto: ParCo
Il percorso

Agli occhi dei visitatori si disveleranno gli appartamenti residenziali delle sacerdotesse, scelti per divenire spazi di un “museo diffuso”, con la ricontestualizzazione di alcune pregevoli sculture rinvenute nel corso degli scavi condotti nel Foro Romano alla fine del XIX secolo.

Oltre ad alcuni ritratti, vengono riposizionati nella loro collocazione originaria la statua che, secondo alcuni studiosi, raffigura probabilmente Numa Pompilio (secondo re di Roma, cui è attribuita l’istituzione del culto del fuoco e la creazione del sacerdozio delle vergini sacre) e una statua di Vestale esposta recentemente in una mostra a Tivoli (dove si conserva l’unica sepoltura nota di Vestale nel mondo romano) e ora finalmente restituita alla piena fruizione.

Casa delle Vestali
Il cortile della Casa delle Vestali – foto: ParCo

Tra gli ambienti oggetto del recente restauro si segnala la stanza della macina in pietra lavica, dove – stando alla tradizione e in attesa di ulteriori verifiche – le sacerdotesse di Vesta confezionavano la mola salsa, la focaccia sacra offerta alla divinità in occasione delle principali festività e, secondo alcuni, distribuita in piccoli pezzi ai credenti, quale atto di purificazione,  o, secondo altri, utilizzata per cospargere gli animali destinati al sacrificio, da cui il verbo “immolare”.

«Si tratta del primo passo di un complesso programma di ricerca e di restauro» – commenta Alfonsina Russo, direttore del Parco Archeologico del Colosseo – «che, oltre all’apertura al pubblico dell’intera Casa delle Vestali, prevede di ampliare l’offerta culturale con nuovi percorsi e spazi informativi diffusi in tutta l’area del Parco Archeologico del Colosseo, per coinvolgere il pubblico in una visita sempre più consapevole alla riscoperta di monumenti straordinari, patrimonio dell’Umanità, inseriti in un contesto naturale di rara suggestione».

Alfonsina Russo, direttrice del Parco Archeologico del Colosseo

La presentazione del nuovo percorso, alla presenza di Massimo Osanna, direttore generale Musei, è in programma per le ore 19.30 di oggi, 5 luglio 2021, con ingresso da via della Salara Vecchia a partire dalle ore 19.00.

Il cortile della Casa delle Vestali – foto: ParCo
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NEWS | Finanziati i lavori nel Parco di Leontinoi e nell’Antiquario di Megara (SR), Samonà: «Il governo sta orientando molte risorse»

Stanziato l’importo di 1.426.000,00 euro per il progetto relativo agli interventi di sistemazione dell’Antiquario di Megara Hyblaea e di miglioramento dell’area archeologica di Leontinoi. A essere coinvolte anche le aree di Monte San Basilio nel Museo Archeologico di Lentini (SR) dove è prevista la realizzazione di un laboratorio di conservazione e restauro.

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L’area di Megara Hyblaea (foto da Alberto Samonà)
Il progetto

Il progetto esecutivo, curato dal Dipartimento Tecnico dell’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, è stato affidato a un team di professionisti, architetti e ingegneri di varie regioni d’Italia. Il gruppo ha svolto già dei sopralluoghi insieme al direttore del Parco Lorenzo Guzzardi e ai tecnici, nonché agli archeologi della missione francese: si prevede manutenzione ordinaria e straordinaria. I lavori interesseranno  l’area archeologica di Megara Hyblaea e l’Antiquario, l’area archeologica Leontinoi, il Museo archeologico di Lentini, l’area archeologica di Monte San Basilio (SR). Le operazioni saranno dedicate al ripristino dei camminamenti e delle passerelle; inoltre, saranno messe a punto delle recinzioni e degli impianti di illuminazione. Si procederà poi con l’installazione degli impianti di video-sorveglianza e antincendio

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Una parte dell’esposizione dell’Antiquario (foto da Alberto Samonà)
Le parole dell’assessore Samonà e del direttore Guzzardi

«Con il completamento dei lavori dell’Antiquarium si potrà, finalmente, riaprire ai visitatori l’importante struttura nel complesso del Faro Cantera sulla rada di Augusta. Il percorso di visita includerà sia l’esposizione di reperti archeologici degli scavi della città e delle necropoli, sia la fruizione dei resti messi in luce all’interno dello stesso edificio museale. Si tratta di un’altra importante opera che valorizza il contenuto dell’area archeologica di Megara e arricchisce la complessiva offerta culturale della Sicilia. Un intervento che rientra tra le opere di ammodernamento e miglioramento dell’offerta dei musei e dei parchi della Sicilia, su cui il Governo Musumeci sta orientando molte delle proprie risorse». Commenta così l’assessore ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana Alberto Samonà.

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L’assessore Alberto Samonà in visita all’Antiquario di Megara Hyblaea (SR)

Il direttore del Parco Lorenzo Guzzardi stupisce svelando un punto di forza del progetto: «Il percorso museale di Megara comprenderà anche una sala multimediale che introdurrà i visitatori a una migliore comprensione dell’area archeologica e alla più compiuta fruizione delle sale espositive».

Il direttore del Parco di Leontinoi (SR) Lorenzo Guzzardi
L’assessore Alberto Samonà e i membri del Parco presenti nell’area interessata (foto da Alberto Samonà)
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NEWS | Il Parco archeologico del Colosseo riapre al pubblico

Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato stampa del Parco archeologico del Colosseo.

Il Parco archeologico del Colosseo riapre al pubblico da lunedì 26 aprile 2021 tutti i giorni della settimana dalle ore 10.30 alle ore 19.15 (con ultimo accesso alle ore 18.15). Con le nuove disposizioni governative in fascia gialla l’apertura del Colosseo, del Foro Romano e del Palatino è adesso estesa anche al sabato e alla domenica. Le vendite dei biglietti, con prenotazione obbligatoria della fascia oraria, saranno aperte settimanalmente, dal lunedì alla domenica, a partire da oggi, sabato 24 aprile.

Il biglietto ordinario d’ingresso è di 16€, ridotto 2€, e acquistabile online sul sito ufficiale o tramite l’App scaricabile anche in situ. Sarà attivo l’info point sulla piazza del Colosseo-tempio di Venere e Roma per garantire la necessaria assistenza al pubblico. Il biglietto, con orario d’ingresso predeterminato per la visita al Colosseo, così da garantire il necessario distanziamento dei visitatori, è collegato all’App gratuita ParcoColosseo che contiene le mappe dei percorsi, i contenuti storici e tutte le informazioni utili alla visita.

Si applicheranno le misure di sicurezza già adottate e sperimentate con successo nelle precedenti riaperture: i visitatori, preventivamente dotati di mascherina, all’ingresso si sottoporranno alla misurazione della temperatura mediante termo-scanner e sarà fatta rispettare la distanza di sicurezza sul percorso di visita.

La visita

Il percorso, al Colosseo, seguirà un tracciato a senso unico dall’ingresso sotto il cosiddetto Sperone Valadier fino all’uscita, senza possibilità di interferenze tra il pubblico. L’accessibilità è sempre assicurata con l’assistenza ai pubblici fragili e l’utilizzo degli ascensori, con interventi sistematici di igienizzazione.

La visita del I ordine dell’anfiteatro – senza passaggio sull’arena – e con affaccio ai sotterranei porta al II ordine attraversando gli spazi dell’esposizione permanente in cui è raccontata la storia del monumento in 11 tappe, e prosegue attraverso la mostra Pompei 79 d.C. Una storia romana. La mostra illustra in maniera emblematica il dialogo tra i due centri, Roma e Pompei, facendo emergere il progressivo allineamento di Pompei ai modelli culturali che si impongono a Roma nel corso della formazione del suo dominio mediterraneo. La visita, poi, prosegue fino alla terrazza Valadier con il suggestivo affaccio sulla piazza del Colosseo e il percorso dell’intero anello interno dell’anfiteatro. Lungo il percorso d’uscita è visibile il dipinto murale che rappresenta Gerusalemme ideale, oggetto di un recente restauro.

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La vista da terrazza Valadier – “Casina Valadier”

La visita al Foro Romano e al Palatino, spazio aperto e assimilabile a parchi e giardini, sarà aperta con un unico ingresso dalla via Sacra/arco di Tito, con orario libero, ma mantenendo il costante controllo dei flussi. L’uscita sarà consentita dall’arco di Tito, da via del Foro Romano e da largo Salara Vecchia. Al Foro Romano il percorso sarà indicato da apposita segnaletica per evitare le zone di cantiere lungo la Via Sacra e invitando il pubblico ad entrare nella Casa delle Vestali, per poi raggiungere l’area dell’Arco di Settimio Severo dove è in corso un cantiere recintato da teli didattici con contenuti testuali e multimediali.

Durante le chiusure di questi mesi l’attività di manutenzione ordinaria e straordinaria del Parco è rimasta costante. “Monitoraggio, cura e conservazione del patrimonio monumentale e del verde non si sono mai fermati – dice Alfonsina RussoDirettore del Parco archeologico del Colosseo – Un intenso lavoro di cura del patrimonio che entro l’anno consentirà anche di aprire nuovi spazi di visita chiusi da decenni, come la Domus Tiberiana”. Un’attività che viene settimanalmente condivisa con il pubblico attraverso dirette sui canali social del Parco, in cui funzionari e restauratori condividono i progressi e le novità dei cantieri in corso.

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Il cantiere dell’arco di Settimio Severo (foto: Parco archeologico del Colosseo)

Al Palatino l’intera area sarà percorribile: dall’arco di Tito fino ai rinnovati Horti Farnesiani, dalle cosiddette terme di Elagabalo alla Vigna Barberini, attraversando la Domus Augustana e la Domus Flavia con il sempre suggestivo affaccio sullo Stadio Palatino. In questa prima fase di riapertura non saranno ancora accessibili gli spazi chiusi del PArCo: Santa Maria Antiqua, Rampa Domizianea, Museo Palatino, Casa di Augusto e Casa di Livia, Criptoportico Neroniano e Aula Isiaca e Domus Aurea. La loro fruizione è infatti vincolata all’andamento della situazione sanitaria generale.

Stadio Palatino (foto: Parco archeologico del Colosseo)

In copertina: veduta del Foro Romano dal Palatino (foto: Parco archeologico del Colosseo).