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Accadde oggi

Una vita a colori: Walt Disney, il sogno diventato realtà

L’evento 

Walt Disney moriva a Burbank, una cittadina della California, il 15 dicembre 1966, a causa di un tumore ai polmoni. Egli fu uno dei più grandi imprenditori, registi e produttori cinematografici della storia del cinema, nonché colui che fondò la Walt Disney Company. Inoltre, Walt Disney rappresentò il mito americano dell’uomo che si forma da zero.

Walt Disney insieme alle sue creazioni

Cenni biografici

Walter Elias Disney nacque a Chicago il 5 dicembre 1901 da genitori di origini europee. Egli, insieme ai fratelli, crebbe in una fattoria nel Missouri, lavorando insieme al padre. Fin dalla giovinezza dimostrò una certa attitudine al disegno, nonostante all’inizio abbia ricevuto molteplici rifiuti come fumettista. Nel 1918 si arruolò nell’esercito durante la Prima guerra mondiale. Il suo più grande sogno, tuttavia, era quello di realizzare film di successo.  

Carriera 

Egli incominciò a produrre delle animazioni, a cui lavorò nel garage di suo zio con una vecchia cinepresa. Il suo scopo era quello di animare dei pezzi di cartone, aggiungendo il tocco del sonoro. Nel frattempo, fu fondamentale l’incontro con il disegnatore  Ub Iwerks. Costui, infatti, disegnò, sotto le direttive di Walt Disney, Topolino: il simbolo della Disney. Mickey Mouse nacque verso la metà degli anni Venti del Novecento, da un abbozzo chiamato Oswald il coniglio fortunato, che però era il frutto di una precedente collaborazione con la Universal e che gli apparteneva legalmente, avendone lui i diritti. Il design fu riadattato e Topolino, alla fine, fece il suo debutto il 18 novembre 1928 nel cortometraggio con l’audio prodotto dalla Pat Powers, Steambot Willie, anche se prima era già comparso in L’aereo impazzito (Plane Crazy) e in Topolino gaucho.

 

La prima comparsa di Topolino il 18 novembre 1928, nel film Steamboat Willie
L’evoluzione di Topolino

Walt Disney Company 

Questa data segna la nascita del successo di Walt Disney che, insieme a Ub e al fratello Roy, cambiò il nome della Walt Disney Studio (prima chiamata Disney Brothers Cartoons Studio nel 1923) in Walt Disney Productions, nel 1929. Grazie alla geniale creazione di Topolino, riuscì ad approdare a Hollywood e, nel 1931, il topo più famoso del mondo comparve in una dozzina di film. Oltre a Topolino, ben presto comparvero sul grande schermo anche i suoi amici: Paperino, Paperina, Minnie, Pippo e Pluto. Tutti questi compariranno, in seguito, anche in versione fumetto; ancora oggi, infatti, i fumetti di Topolino sono apprezzati e amati dal pubblico.

Biancaneve e i sette nani, tratto da una fiaba, fu il primo vero film di successo targato Walt Disney company, uscito nelle sale nel 1937. Tra gli altri film prodotti mentre egli era in vita si ricordano:

Pinocchio (1940), Fantasia (1940), Dumbo (1941), Bambi (1942), Cenerentola (1950), Alice nel paese delle meraviglie (progettato già negli anni ’20, all’inizio si rivelò in un fiasco e venne riprodotto solo nel 1951), Le avventure di Peter Pan (1953), Lilli e il vagabondo (1959), La bella addormentata nel bosco (1959). 

Biancaneve durante una scena del film
Controversie 

Sulla luminosa carriera di Walt Disney aleggiarono sempre delle accuse di razzismo, antisemitismo e, addirittura, filonazismo. Infatti, nonostante le smentite della famiglia e dei suoi più stretti collaboratori, rimase questa macchia sulla sua persona. Molti avrebbero visto stereotipi razzisti e antisemiti usati dal produttore, come ad esempio l’abbigliamento del lupo cattivo nel film I tre porcellini. L’accusa della sua presunta vicinanza al nazismo è dovuta alla sua adesione a un’organizzazione di stampo conservatore: la Motion picture alliance for the preservation of American ideals, da cui, in realtà, prese le distanze negli anni Cinquanta. Ad oggi rimangono ancora delle accuse prive di fondamento. Infatti, proprio Walt Disney produsse vari film anti-nazisti, tra cui Donald Duck in Nutziland

Eredità 

Nonostante le ombre sulla sua figura, una cosa è certa: i suoi lavori fecero e fanno sognare ancora oggi intere generazioni non solo di bambini ma anche di adulti, che fanno vedere ai propri figli film che hanno segnato in positivo la loro infanzia e finché qualcuno guarderà i classici Disney, la sua eredità sarà sempre presente. Egli adattò per il cinema le fiabe più famose, creò personaggi come Topolino e la sua famiglia, al fine di far sognare e fantasticare in tempi duri come quelli tra le due Guerre Mondiali. Inoltre, nel 1955 egli fondò a Orlando, in Florida, il primo parco a tema: Disneyland; in seguito, anche a Tokyo e a Parigi sorsero parchi a tema. La magia che regna in questi luoghi riesce a far scordare la realtà e a far immergere milioni di turisti in un mondo fantastico dove tutto è possibile. D’altronde, come diceva uno slogan coniato negli anni 80 dai successori di Walt Disney, “Se puoi sognarlo, puoi farlo”.

Disneyland Paris di notte (immagine da Disneylandparis.com)

 

 

Accadde oggi

ACCADDE OGGI | Il popolo contro il governo, la “Révolution” per la “Liberté”

Era il 14 luglio 1789, precisamente 232 anni fa, quando a Parigi vigeva l’Ancien Régime, ovvero la monarchia dei Valois e dei Borboni di Francia. Tra il feudalesimo e il capitalismo, l’aristocrazia di corte e la nascente borghesia, la monarchia assoluta difendeva le prerogative del clero e dell’aristocrazia.

bastiglia
La presa della Bastiglia, 14 luglio 1789

Simbolo assoluto del regime, per la sua imponenza e indistruttibilità, fu la Bastiglia: grande fortezza eretta entro le mura di Parigi al fine di rafforzare le mura della città; durante il regno di Luigi XI fu usata occasionalmente anche come prigione. L’avvenimento storico è senz’altro il manifesto di «Liberté, Égalité, Fraternité».

Eugène Delacroix, La Libertà che guida il popolo, olio su tela, 1830


Il 14 luglio 1789 gli insorti contro il Régime decisero di assaltare la prigione-fortezza della Bastiglia per approvvigionarsi di polvere da sparo e cartucce e fare occupazione. Dopo invani tentativi di mediazione tra assedianti e presidianti della fortezza, sia la guarnigione che gli insorti aprirono il fuoco, causando quasi cento morti e più di sessanta feriti. Solo un morto e tre feriti tra i difensori che, ben protetti, sparavano da scappatoie e merli. La folla scatenata tirò colpi di fucile isolati per circa quattro ore.

Un momento della Presa della Bastiglia, 14 luglio 1789

Fu l’intervento di un gruppo di 61 guardie francesi disertrici, che si trascinarono dietro sei cannoni presi dalla propria caserma, a cambiare le sorti. Non potendo resistere, dopo una serie di peripezie, venne aperta la porta, abbassato il ponte levatoio e consegnata la fortezza agli insorti.

La Presa della Bastiglia fu, dunque, l’esito di un tradimento. Un ammutinamento forse, invasa e conquistata dai ribelli solo perché il governatore, devoto al sovrano, venne abbandonato dalle sue truppe.

News

News | In fiamme Notre Dame: crollano tetto e guglia

Un impressionante incendio si è sviluppato qualche ora fa nella capitale francese. La Chiesa di Notre Dame, da sempre simbolo della città parigina, insieme all’ottocentesca Tour Eiffel, viene avviluppata dalle fiamme nel tardo pomeriggio di oggi. 

Il terrificante episodio trova origine da un’impalcatura, installata per lavori di consolidamento e restauro, dalla quale inizialmente si sarebbe sollevata una minacciosa colonna di fumo. 

All’improvviso il disastro: intorno alle ore 20 le fiamme si impennano e avanzano verso la guglia, travolgendola completamente. I cittadini e i turisti, che hanno assistito impotenti alla scena, raccontano uno scenario irreale, vissuto davanti ad uno dei monumenti più antichi e preziosi della nostra cultura.

 Secondo una prima stima dei danni, risulterebbe del tutto compromesso il tetto e crollata la guglia, mentre avrebbe trovato scampo la facciata principale della Chiesa con le due torri annesse. Almeno per il momento.

Seguono aggiornamenti

Notre Dame, veduta posteriore con guglia e tetto in fiamme. Foto da Repubblica.it