parco archeologico naxos – taormina

News

NEWS | Taormina si rifà il look: al via il restauro delle gradinate del Teatro Antico

Primo intervento al Teatro Antico di Taormina, dopo quello storico del 1959 diretto da Luigi Bernabò Brea. Sessantadue anni fa, il grande archeologo consegnò il monumento alla fruizione combinata di viaggiatori di giorno e spettatori la sera.

taormina teatro antico
Ricostruzione del manto terroso della cavea, 1939
Il primo di una serie di interventi di restauro per il Teatro Antico

Sono cominciati in questi giorni, nel Teatro antico di Taormina, i lavori di restauro della gradinata, l’emiciclo che abbraccia con un solo sguardo la scena, il mare e l’Etna e che nel 1787 fece dire a Goethe che “mai, forse, il pubblico di un teatro ha avuto innanzi a sé uno spettacolo simile”.

Si tratta del primo di una serie di interventi programmati dal Parco Archeologico Naxos Taormina, diretto dall’archeologa Gabriella Tigano. Tali interventi interesseranno, in vari periodi di bassa stagione, più parti del grande complesso monumentale senza compromettere la fruizione da parte dei visitatori. La ditta di restauri procede infatti per piccoli lotti, perimetrando il cantiere di lavoro e dunque non intralciando le consuete attività di visitatori e guide turistiche. Entro maggio saranno ultimati gli interventi sulle gradinate per dar corso al montaggio degli allestimenti per la stagione degli spettacoli. 

taormina teatro antico
Operai al lavoro al Teatro Antico
I primi interventi, indispensabili dopo sessant’anni di turismo di massa

“Sono interventi assolutamente improcrastinabili per garantire la conservazione del monumento – spiega la direttrice Tigano – e sono i primi a sessant’anni di distanza dallo storico restauro del grande archeologo Luigi Bernabò Brea, che consentì l’avvio della doppia fruizione del Teatro Antico, sia come sito archeologico che come contenitore di eventi in uno scenario unico al mondo. Ma non solo: ci consentiranno di mettere in sicurezza e ripristinare le sedute della cavea, reduci dai sessant’anni più intensi e faticosi nella millenaria storia del monumento. Anni che coincidono con l’inizio del turismo di massa e con l’avvio delle stagioni di spettacoli ed eventi estivi”.

taormina teatro antico
Sopralluogo della direttrice Gabriella Tigano

“La manutenzione e la buona tenuta del patrimonio monumentale regionale – sottolinea l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samoná – è un obiettivo che stiamo cercando di portare avanti con grande impegno, nella consapevolezza che è il presupposto indispensabile per programmare una compiuta valorizzazione della nostra Isola”.

Mappatura digitale e laser scanner serviranno per il restauro della scenae frons

Più complesso e impegnativo l’intervento di restauro che dovrà interessare la scena (scenae frons). Fondamentale la mappatura digitale realizzata con drone e laser scanner nello scorso mese di dicembre: rappresenta il primo passaggio propedeutico che, dopo l’elaborazione dei dati, consegnerà alla direzione del Parco una radiografia completa dei resti monumentali, ma soprattutto un report aggiornato dello stato di degrado con precisione millimetrica.

“Il successivo progetto di restauro dello scenae frons – conclude la Tigano – sarà elaborato con formula interdisciplinare, e sarà oggetto di approfondimenti da parte di un’equipe di professionisti (archeologi, restauratori, architetti, ingegneri) nel quale si farà tesoro anche degli studi preliminari svolti all’inizio del nuovo millennio dal Centro Regionale per la Progettazione e  il Restauro, che per primo monitorò lo stress e i danni causati al monumento dalle vibrazioni sonore degli spettacoli. Un impegno che è e sarà tra gli obiettivi del Parco nei prossimi anni per garantire il miglior equilibrio tra conservazione e salvaguardia del monumento, e un suo uso “moderno” e sostenibile”.

taormina teatro antico
Teatro Antico, anni ’30.
Cortesia dell’Archivio Storico Antonino Castorina
News

ATTUALITÀ | “Augustus”, i siti archeologici della Sicilia protagonisti di un videogame

Che un videogame, oltre all’aspetto ludico e ricreativo, possa rivelarsi un buon insegnante lo sappiamo già. Chi non ha imparato nulla sulla famiglia Medici, o su Leonardo da Vinci, o sui Vichinghi o su molti altri argomenti di storia grazie ad Assassin’s creed, non è stato un player attento! E se Lara Croft, in Tomb Rider ci ha portati nei siti archeologici di tutto il mondo, “Augustus” ci porterà alla scoperta dei siti archeologici più importanti della Sicilia.

augustus siti archeologici sicilia

Cos’è Augustus, il nuovo videogame che ha lo scopo di promuovere i luoghi della cultura italiana

Augustus è l’acronimo di AUgmented Game for Sicilian ToUrism marketing Solutions, un progetto finanziato attraverso l’Azione 1.1.5 del Pon fesr sicilia 2014-2020. Augustus è anche il nome del protagonista del gioco. Stiamo parlando proprio del primo imperatore di Roma, Augusto, che, in veste di “cultore delle arti”, chiederà al giocatore di aiutarlo ad arricchire la propria collezione con pezzi di valore storico-artistico, attraverso una serie di minigiochi ed enigmi, basati su avvenimenti storici reali, nei quali verranno esplorati i siti archeologici di tutta la Sicilia.

augustus siti archeologici sicilia
La Valle dei Templi, Agrigento. Uno dei siti archeologici più famosi della Sicilia.
Quali siti ritroveremo nel videogame

Nel gioco saranno presenti luoghi appartenenti a diverse epoche storiche, con un particolare riguardo ai siti che hanno visto la frequentazione della cultura greca e quella romana. In particolare, i siti già in progetto sono: il Parco Archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi (Agrigento), il Parco Archeologico di Morgantina e della Villa Romana del Casale – Piazza Armerina (Enna), il Parco Archeologico di Naxos – Taormina (Messina) e il Complesso monumentale di Santa Caterina d’Alessandria (Palermo).

augustus siti archeologici sicilia
Il teatro greco di Taormina, una delle location di “Augustus”
Lo scopo è quello della promozione culturale

Una grafica straordinaria ed effetti visivi di ultima generazione.

“L’ambientazione realistica, la dinamicità del 3D nonché il coinvolgimento emozionale permetteranno di approfondire la storia e conoscere e apprezzare più a fondo il prezioso patrimonio siciliano attraverso Augustus”.

Con queste parole gli ideatori del gioco sottolineano come sia proprio l’importanza della promozione del nostro territorio, il vero motore che anima il gioco.

News

NEWS | Riapre Isola Bella (ME) puntando tutto sulla bioarchitettura

Ci siamo! Dal 3 luglio 2021 riapre Isola Bella (Taormina, ME). I visitatori potranno scoprire nuovi ambienti sinora preclusi agli itinerari per ragioni di sicurezza.

Con le sue porte segrete in pietra perfettamente mimetizzate nella roccia, i sentieri immersi nel verde di essenze arboree di pregio, le sedute sospese sull’azzurro del mare, le finestre stondate con vetri giallo cattedrale per filtrare l’oro della luce del sole, Villa Bosurgi a Isola Bella (ME) è probabilmente uno dei primi esempi di bioarchitettura ante-litteram del secolo scorso.

isola bella
L’ex “piscina coperta” di Isola Bella (ME) con la scenografica finestra sul mare – foto: Malamedia
isola bella
La piscina di Villa Bosurgi (Isola Bella, ME) messa in sicurezza – foto: Malamedia
Le parole della direttrice del Parco Archeologico di Naxos Taormina

Lo annuncia Gabriella Tigano, direttrice del Parco Archeologico Naxos Taormina, che spiega: «Abbiamo avviato questi lavori durante la bassa stagione, anche approfittando delle limitazioni imposte dalla pandemia. Gli interventi, resi indispensabili e non più procrastinabili per la natura stessa del monumento, circondato dal mare ed esposto ai danni di salsedine e mareggiate, non sono conclusi del tutto e riprenderanno in autunno. Ma intanto apriamo con nuovi percorsi inediti: nel programmare gli interventi, infatti, abbiamo dato infatti la precedenza al recupero di alcuni ambienti che, per ragioni di sicurezza, negli ultimi anni non erano stati accessibili ai visitatori».

La direttrice Gabriella Tigano a Isola Bella (ME) – foto: Malamedia

Continua: «Dal 3 luglio, oltre alle due sale con le spettacolari terrazze sul mare – una delle quali ospita il piccolo museo di Isola Bella, con i reperti provenienti dalle acque della baia e la mostra documentale sulla storia del sito – i visitatori potranno scoprire finalmente la piscina di Villa Bosurgi. Recuperato alle visite anche un affascinante locale destinato al barbecue: un ambiente circolare con finestre quasi “ricamate” nella roccia che sembrano quadri sulla baia. Ristrutturata anche la cosiddetta “piscina coperta”, un ampio spazio al pian terreno, con uno scenografico finestrone sul mare dove, come Parco Naxos Taormina, abbiamo in programma di ospitare eventi culturali per arricchire l’offerta di svago sia per i numerosi turisti attesi quest’anno in Sicilia che per i residenti».

La preparazione delle esposizioni nel piccolo museo di Isola Bella (ME) – foto: Malamedia
Dettagli delle finestre di Villa Bosurgi (Isola Bella, ME) – foto: Malamedia
News

NEWS | Riapre al pubblico il Teatro Antico di Taormina (ME) con un’esposizione unica (PHOTOGALLERY)

Come annunciato dall’assessore ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana Alberto Samonà, il Parco Archeologico Naxos Taormina (ME) riapre oggi, 17 maggio 2021. Oggi ricorre anche il centenario della nascita dell’artista siciliano Pietro Consagra e, per l’occasione, è stata allestita un’esposizione all’interno del Teatro. Una selezione di opere dell’artista, realizzate tra il 1964 e il 2003, intrecciano un inedito dialogo con le memorie del Teatro Antico di Taormina e con il paesaggio circostante, in un percorso en plein air aniconico e atemporale.

esposizione
Pietro Consagra, Ferro e Fuoco (1997) – fotografia di Fabrizio Villa ©Pietro Consagra, by SIAE 2021
esposizione
Pietro Consagra, Oracolo di Tebe (1988) – fotografia di Fabrizio Villa ©Pietro Consagra, by SIAE 2021

«Oggi la poetica di Consagra – sottolinea Gabriella Tigano, direttrice Parco Archeologico Naxos Taormina (ME) – approda qui, nel Teatro Antico di Taormina, spazio scenico che da millenni accoglie e consacra – in un unicum fra natura, architettura e paesaggio – il verbo dell’arte, declinato in infinite pluralità di linguaggio. Lo accogliamo con gioia certi che il dialogo ravvicinato fra archeologia e arte contemporanea sarà per i visitatori una nuova e vibrante esperienza di viaggio e di conoscenza in Sicilia».

esposizione
Pietro Consagra, Ferro trasparente rosso (1965) – fotografia di Fabrizio Villa ©Pietro Consagra, by SIAE 2021
esposizione
Pietro Consagra, Controluce n. 2 (1976) – fotografia di Fabrizio Villa ©Pietro Consagra, by SIAE 2021
Il percorso espositivo

La scultura da cui muove il percorso espositivo è Piano sospeso bianco del 1964, una rottura semantica netta realizzata dall’artista siciliano nella sua carriera, dirompente rispetto alle opere precedenti; l’opera è sospesa su una delle due pàrodoi del Teatro, frontale alla cavea e agli spettatori. Attraverso la poetica della frontalità, Consagra ha infatti instaurato le condizioni di un dialogo immediato, con un osservatore libero e a sua volta reattivo, creando le premesse dell’arte “partecipata”. Quest’opera appartiene allo stesso momento di svolta dei Giardini e dei Ferri trasparenti del 1964-66, opere tutte monocrome, bianche, rosa, violette, blu, carminio, lilla, nere, che si incurvano, si frammentano e si gonfiano come sul punto di levitare, ponendosi agli occhi dello spettatore come oggetti sensitivi mobili dalla doppia frontalità, in un allentamento liberatorio della tensione morale.

esposizione
Pietro Consagra, Piano sospeso bianco (1964), opera sospesa su una delle due pàrodoi del Teatro – fotografia di Fabrizio Villa ©Pietro Consagra, by SIAE 2021

Come sarà possibile vedere in mostra anche con il Giardino bianco del 1966, il colore assume una tale intensità e uniformità da cancellare il materiale da cui è invisibilmente supportato, esprimendo la nuova apertura di Consagra a una felicità individuale. Nuove dinamiche dello sguardo e del corpo saranno attivate anche dal Matacubo esposto, scultura dalle forme tondeggianti e sensuali che attirerà il visitatore a sedersi sopra. La voce, in dialetto siciliano, definisce oggetti molto compatti e spesso ingombranti, ma viene utilizzata dall’artista come termine “paradossale” per indicare opere ludiche, realizzate in marmo e in ferro dipinto, proposte in alternativa alle panchine, costituite comunemente da rigide sbarre di ferro e legno, considerate dall’artista “repressive”.

esposizione
Pietro Consagra, Giardino bianco (1966) – fotografia di Fabrizio Villa ©Pietro Consagra, by SIAE 2021
Pietro Consagra, Metacubo (1985) – fotografia di Fabrizio Villa ©Pietro Consagra, by SIAE 2021
Il messaggio dell’esposizione

Il confronto diretto, faccia a faccia, con le opere di Consagra, strategicamente disposte negli spazi del Teatro sarà un’esperienza emozionante: l’artista stesso non escludeva che si potesse alleviare la sofferenza umana con il piacere della bellezza, con la forza di un artificio intelligente, nella consapevolezza che ci può essere una essenzialità, un rigore, un pensiero anche nell’aspetto leggiadro di una scultura. E l’opera di Consagra continua a essere un messaggio di speranza perché proprio oggi l’arte sia nuovamente «la salvezza della spiritualità collettiva e della fiducia in crisi».
La mostra è accompagnata da una pubblicazione edita da Electa.

Pietro Consagra, Ferro rosso (2003) – fotografia di Fabrizio Villa ©Pietro Consagra, by SIAE 2021
Pietro Consagra, Nero del Belgio e diaspro rosso (1990) – fotografia di Fabrizio Villa ©Pietro Consagra, by SIAE 2021

In copertina: le opere viste dalla cavea del Teatro Antico di Taormina (ME) – fotografia di Fabrizio Villa ©Pietro Consagra, by SIAE 2021.

News

NEWS | Parco di Naxos Taormina (ME), buoni propositi per il nuovo anno

Tra cantieri di recupero di edifici monumentali – come il Castello di Schisò a Naxos, Villa Bosurgi a Isola Bella e il Monastero basiliano di Casalvecchio Siculo (ME) – e campagne di scavo aperte al pubblico, dove poter seguire “in diretta” il lavoro degli archeologi, l’anno nuovo per il Parco Archeologico Naxos Taormina sarà denso di impegni in tutti i siti. Alcuni nel segno dell’inclusione sociale, come al Teatro Antico di Taormina, dove la ristrutturazione dell’edificio ex Semaforo e la realizzazione di nuovi servizi, oltre ad aumentare gli standard qualitativi del sito, finalmente commisurati agli imponenti flussi di turisti, renderanno possibile la fruizione del Belvedere anche ai disabili, sinora esclusi dalla visita di quest’area panoramica.

Mission accomplished: superare il 2020!

Archiviato lo storico record 2019 con oltre 1 milione di visitatori (1.033.656) e ingoiato il boccone amaro del 2020 nel segno della pandemia, che ha drammaticamente ridotto le presenze del 70%, il Parco Naxos Taormina è già proiettato nel 2021. 

“Abbiamo in cantiere numerosi interventi – spiega la direttrice, l’archeologa Gabriella Tigano – pensati per valorizzare e migliorare la fruizione dei siti, aprendola in alcuni casi anche a categorie fragili come i disabili. La forzata chiusura di questi mesi non ci ha mai fermato: chi in smart working chi fisicamente nei siti, abbiamo continuato a lavorare tutti e, in linea con la nostra mission di studiosi, conservatori e custodi di beni archeologici e monumentali, principale attrattore turistico e motore economico del comprensorio, abbiamo anche avviato nuovi programmi scientifici di ricerca e restauro, senza trascurare il patrimonio paesaggistico, cornice naturale dei siti”.

Anno nuovo, vita nuova!

Si parte a gennaio da Naxos, con i primi lavori di recupero delle coperture del Castello Schisò (ME), dove in primavera, nel solco assai popolare e graditissimo della cosiddetta “archeologia pubblica”, i visitatori potranno seguire dal vivo gli archeologi alle prese con la campagna di scavo che precede il recupero dell’edificio, futuro Museo archeologico e spazio polifunzionale; cantieri aperti anche per il restauro di tre àncore di ferro, d’epoca romana, provenienti dalla baia di Naxos e destinate alla sezione di archeologia subacquea. All’interno del sito sono previsti alcuni interventi tecnici per perfezionare la fruizione della nuova tribunetta e l’apertura al pubblico della zona demaniale sul mare (Spiaggia dei Greci); mentre una ditta specializzata provvederà a trattare le palme aggredite dal punteruolo rosso, primo intervento di un programma più ambizioso di riqualificazione del patrimonio arboreo, polmone verde della moderna Giardini Naxos (ME).

anno
Il Castello Schisò di Giardini Naxos (ME)

Interventi di risanamento, restauro e consolidamento interesseranno a Isola Bella alcuni padiglioni della storica Villa Bosurgi: ambienti fortemente esposti, creati all’interno di ingrottamenti e quindi molto danneggiati dalla salsedine.

“Lo scopo – spiega la Tigano – è di ampliare i percorsi di visita. Seguirà un progetto di musealizzazione con itinerari inediti e molto ambiti dai visitatori più curiosi di conoscere la storia segreta di questo sito che, dopo il Teatro, è tappa obbligata per chi viene a Taormina”.

anno
Isola Bella (Taormina; ME)

Anche il M.A.FRA ha un anno in più

Sempre sul Belvedere, in arrivo nello storico edificio “Ex Semaforo” la piccola caffetteria dedicata ai soli visitatori, per una pausa di ristoro dal lungo percorso di visita del complesso monumentale. In programma anche mostre di arte contemporanea, sia nel giardino del Teatro che a Palazzo Ciampoli, dove a seguire sarà allestita anche un’esposizione di reperti archeologici dell’antica Tauromenium. A Casalvecchio Siculo (ME) sono già in corso alcuni interventi di manutenzione straordinaria, elaborati dai tecnici del Parco e propedeutici alla musealizzazione, nel Monastero annesso alla Basilica dei SS. Pietro e Paolo. Mentre a Francavilla di Sicilia (ME), dove a fine ottobre è stato inaugurato il Museo archeologico M.A.FRA, il Parco Naxos Taormina sta progettando una sala didattica con postazioni multimediali per giochi interattivi e quiz a tema archeologico dedicati ai piccoli visitatori e alle scolaresche.

News

NEWS | Nuovo Dpcm, “dietro le quinte” del Parco di Naxos e Taormina

Dal 6 novembre fino al 3 dicembre 2020 il Parco Archeologico Naxos e Taormina chiude al pubblico tutti i suoi siti di Taormina (Teatro Antico e Isola Bella), Naxos (Museo e Area Archeologica), Francavilla di Sicilia (Museo M.A.FRA) e Casalvecchio Siculo (Basilica dei SS. Pietro e Paolo).

Il Parco lavora a porte chiuse

Chiuse temporaneamente le porte ai visitatori, il Parco lavora “dietro le quinte” del Teatro e dei vari siti.

“Non ci fermiamo mai: il personale dell’area amministrativa prosegue in modalità smart working le attività ordinarie e straordinarie. Al Teatro Antico, approfittiamo dell’assenza dei visitatori per procedere al restyling e alla messa in sicurezza delle grandi scalinate di accesso alla cavea. In ambito scientifico stiamo lavorando alla valorizzazione del patrimonio, sia programmando nuovi scavi all’interno del Parco sia con il riordino dei depositi di Naxos e Taormina per restituire questi reperti al pubblico” 

Gabriella Tigano, direttrice del Parco archeologico di Naxos e Taormina (ME)

E infine restano operativi i canali social del Parco, che alimentano l’interesse dei crescenti seguaci verso il mondo antico e l’archeologia della Sicilia. Un dialogo virtuale già sperimentato positivamente durante il precedente lockdown.

News

NEWS | 4 mila visitatori al Parco Naxos Taormina per la domenica gratis di settembre




Con la presenza complessiva di 4.006 visitatori – e fra loro numerose comitive di giovani – nei tre siti
del Teatro Antico, Isola Bella e Naxos per la consueta prima domenica del mese con ingresso gratuito, si è concluso un weekend denso di appuntamenti per il Parco Naxos Taormina. I dati di domenica 6 settembre, forniti da Aditus, includono anche i 543 ingressi della fascia serale al Teatro Antico, ossia dalle 19 fino alle 24. Con il mese di settembre, infatti riprende a Taormina il progetto “A riveder le stelle”, con apertura continuata dalle 9 a mezzanotte (ultimo ingresso alle 23) nei seguenti giorni: martedì 8, dal 13 al 18 e dal 21 e al 30 settembre.



In occasione della tre giorni del Premio Comunicare l’Antico, organizzato dal Parco insieme con NaxosLegge, sono state consegnate al pubblico due
novità all’interno dell’area archeologica di Naxos: la Torre Vignazza, riaperta con la mostra di Alessandro Motta, “Di fronte ai classici”, visitabile fino al 30 settembre; e l’inaugurazione della tribunetta all’aperto, uno spazio completo di palco e con oltre 200 posti a sedere: una nuova agorà, un nuovo spazio di dialogo dedicato alla comunità locale voluto dalla direttrice del Parco, Gabriella Tigano, con l’obiettivo di innovare funzione e fruizione dei beni monumentali e la cui messa in funzione ha subìto qualche mese di ritardo in seguito all’emergenza covid.



All’inaugurazione della mostra di La Motta, insieme alla direttrice del Parco, l’archeologa Gabriella Tigano, hanno preso parte l’Assessore Regionale dei Beni Culturali Alberto Samonà; il deputato del parlamento greco, Andreas Nikolakopoulos; Mariangela Preta, archeologa e consulente dell’Assessorato dei Beni Culturali della Regione Calabria; Andrea Cerra, presidente di Cultura Aetnae; Fulvia Toscano, direttore artistico di NaxosLegge e Gianluca Furnari, poeta e filologo classico. La visita è inclusa nel biglietto di ingresso al Parco di Naxos (orari 9.30-12.30/15.30-18.30).

News

NEWS | Dal 4 al 6 settembre Naxos ospita la III edizione del Premio Comunicare L’Antico

Organizzato dal Parco Naxos Taormina insieme con NaxosLegge L’evento coincide con l’apertura al pubblico di due spazi: la Torre Vignazza (che ospiterà la mostra di Alessandro La Motta) e la tribunetta di fronte al mare, dove si svolgerà la cerimonia di premiazione, avviando un nuovo corso di fruizione del sito archeologico da parte dei visitatori e soprattutto dei residenti. Domenica convegno trilaterale a Casalvecchio Siculo alla presenza di personalità della cultura della Sicilia, della Calabria e della Grecia per esplorare e valorizzare le comuni radici mediterranee

Per l’occasione, insieme alla mostra che riapre al pubblico la storica Torre Vignazza, torre-vedetta sul mare a difesa dell’antica cittadina dalle invasioni dal mare, la direttrice del Parco Naxos Taormina, Gabriella Tigano, consegnerà alla fruizione del pubblico la tribunetta allestita nel giardino del parco archeologico e destinata ad ospitare spettacoli, convegni ed eventi all’aria aperta che arricchiranno l’offerta culturale dello storico comune marinaro; domenica 6, infine, sempre con il coordinamento di NaxosLegge diretto da Fulvia Toscano, la Chiesa basiliana di Casalvecchio siculo sarà il monumentale scenario architettonico per un incontro culturale trilaterale fra Sicilia, Calabria e Grecia, comunità dalle identiche radici, sulla necessità della memoria
per raccontare la Bellezza.

A ricevere il “Premio Comunicare l’Antico” sabato 5 settembre (Parco di Naxos, ore 19.30), saranno: Massimo Osanna, neo Direttore generale dei Musei al Mibact; Carmelo Malacrino, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria; Ugo Picarelli, Direttore della Borsa del Turismo archeologico di Paestum; Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele, per la Rassegna del Documentario e della Comunicazione archeologica di Licodia Eubea; Lorenzo Reina, creatore del Teatro Andromeda; Anna Ricciardi (Tindari Festival); Raffaele Schiavo, musicista, performer e ricercatore e l’artista Alessandro La Motta. Alla premiazione interverranno l’assessore regionale dei Beni Culturali Alberto Samonà, il suo omologo calabrese Nino Spirli e Andreas Nikolakopoulos, deputato del Parlamento greco. In omaggio al 2600° compleanno della città di Agrigento, l’attore Elio Crifò leggerà i versi del poeta Empedocle dedicati a quella che Pindaro definì “la più bella città dei mortali”.

News

NEWS | Grande affluenza nel primo weekend di riapertura del Parco Naxos Taormina

Oltre 1100 visitatori nel primo weekend di apertura del Parco Archeologico Naxos Taormina: 563 soltanto ieri, domenica 31 maggio al Teatro Antico, dove all’imbrunire – fra il canto dei merli e il frullio d’ali delle tortore – molte coppie e piccole famigliesedute in gradinata si sono fermate per ammirare il silenzioso ed emozionante spettacolo del tramonto con l’accensione delle luci del Tricolore; sempre ieri circa 300 persone a Naxos, per visitare il Museo e passeggiare tra gli scavi della prima polis greca in Sicilia; sold out da due giorni Isola Bella dove il sistema di prenotazioni di Aditus, concessionario della biglietteria del Parco, a tutela della salute di lavoratori e visitatori consente solo 116 ingressi al giorno (8 persone ogni 45’) e per i rossi di calendario ha già tutto prenotato.

“Siamo felici di questo riscontro della gente: è un piccolo passo verso il ritorno alla vita del nostro Paese e al naturale desiderio di bellezza dell’essere umano”, dice Gabriella Tigano, direttrice del Parco Archeologico Naxos Taormina, in riferimento all’operazione #Laculturariparte voluta dal neo assessore ai Beni Culturali Alberto Samonà. L’assessore, per inaugurare questo evento diffuso su tutta l’isola accomunando il network di musei e parchi archeologici con uno straordinario ingresso gratuito dal 30 maggio al 7 giugno, ha cominciato il suo “Grand Tour” sabato scorso, a mezzogiorno, proprio a Taormina, nell’abbraccio millenario del Teatro Antico. Ad accoglierlo, insieme alla Tigano che ha illustrato i lavori in corso nell’area archeologica per migliorare l’offerta dei servizi ai visitatori, anche il sindaco della città, Mauro Bolognari.

“Per Taormina e il suo teatro – ha detto l’assessore Samonà – sarà un’estate con le necessarie misure sanitarie. Non ci saranno i grandi spettacoli, i grandi eventi, però d’intesa con tutti gli interlocutori stiamo pensando a organizzare qualcosa di qualità. Qualcosa che comunque possa garantire il distanziamento sociale. Parliamo di iniziative per le quali il silenzio non diventi occasione di chiusura ma di apertura. Ascoltare il silenzio, un concerto, una parola o una narrazione può diventare un unicum. Bisogna ripartire da questo”.

Confermate le due diverse fasce orarie per visitare i monumenti del Parco. Per Isola Bella e Naxos dalle 9 alle 19. Per il Teatro Antico, interessato da due cantieri di lavori, dalle 17 alle 22: alle 20 l’attesa accensione dell’impianto di illuminazione artistica del monumento che prevede anche il fascio di luci tricolore in omaggio al Paese sull’iconico frons scenae che guarda il mare e l’Etna.

News

NEWS | Il Teatro Antico di Taormina illuminato dalle luci del Tricolore d’Italia

Giardini Naxos (Me), 15 marzo 2020 – “Coraggio Italia!”.  E’ il messaggio che arriva dalla Sicilia, dove il Parco Archeologico Naxos Taormina, ieri sera sabato 14 marzo, ha acceso il Teatro Antico con le luci del Tricolore sullo sfondo dell’Etna. “Nell’ora più buia – ha detto il direttore del Parco, l’archeologa Gabriella Tigano – un invito alla speranza da uno dei monumenti simbolo dell’arte e dell’ingegno dell’Umanità”.

Definito da Goethe “il più bel palcoscenico del mondo”, il Teatro Antico di Taormina nei mesi scorsi ha registrato, insieme agli altri siti del Parco (Museo di Naxos e Isola Bella) un consistente aumento di visitatori: quasi 21mila a febbraio (+57% rispetto al 2019, quando si fermarono a 13.266, fonte Aditus). Un trend positivo interrotto solo dallo stop dell’emergenza
sanitaria che ha azzerato il turismo su scala globale.

Chiusi i siti e il museo – disinfestati e sanificati in questi giorni– il Parco Archeologico Naxos Taormina continua a raccontare i suoi monumenti attraverso i social, con focus giornalieri sui reperti del museo e sulla storia dei singoli siti archeologici.

Parco Archeologico Naxos – Taormina

Il Parco archeologico Naxos–Taormina è stato istituito nel 2007 e gode di autonomia scientifica e di ricerca, organizzativa, amministrativa e finanziaria. Dal 2013 al Parco Archeologico di Naxos-Taormina è stata affidata la gestione di alcuni siti monumentali e paesaggistici della
provincia di Messina: il Museo Archeologico di Naxos e delle sue collezioni; del Teatro Antico di Taormina; di Villa Caronia (sede amministrativa del Parco); del Museo naturalistico di Isolabella, delle aree archeologiche di Taormina e Francavilla. Dal 2019 sono gestiti dal Parco anche Palazzo Ciampoli e Odèon (Taormina) e la Chiesa Basiliana dei Santi Pietro e Paolo (Casalvecchio Siculo). Dal giugno 2019 è diretto dall’archeologa Gabriella Tigano. Fra i grandi eventi gestiti dal Parco e che hanno visto in protagonista il Teatro Antico di Taormina – secondo sito più visitato in Sicilia dopo la Valle dei Templi, mentre il sito di Naxos è sesto nella classifica italiana – figurano il G7 del maggio 2017 e la visita del Dalai Lama nel settembre dello stesso anno. Nel corso del 2018 i siti gestiti dal Parco Naxos Taormina hanno registrato complessivamente 993.668 visitatori (esclusi gli oltre 150.000 spettatori degli eventi serali nel Teatro Antico di Taormina nel periodo tra giugno e settembre).