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NEWS | Nuove scoperte dallo scavo archeologico di Palù di Livenza (PN)

E’ uscito ieri il comunicato stampa della Soprintendenza del Friuli Venzia Giulia relativo alle indagini archeologiche fatte a Palù di Livenza. Dagli scavi, durati un mese e mezzo, gli archeologi hanno riportato alla luce ben tre villaggi palafitticoli e interessanti manufatti neolitici.

L’area archeologica di Palù

Il Palù di Livenza si estende in un bacino naturale alle pendici dell’altopiano del Cansiglio. Nell’Ottocento, oltre agli interventi di bonifica, ci furono i primi rinvenimenti di pali lignei e, durante lo scavo del Canal Maggiore nel 1965, fu scoperto un insediamento preistorico di notevole rilevanza archeologica.

A partire dai primi anni ’80 iniziarono le ricerche sistematiche, che portarono alla luce una parte del villaggio palafitticolo. L’area è parte dei Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO dal 27 giugno 2011. Dopo una lunga interruzione, gli archeologi hanno ripreso le indagini nel 2013,  proseguendo con due campagne nel 2016 e nel 2018, per poi continuare con l’attuale scavo.

Una panoramica di Palù di Livenza (Archivio fotograico SABAP FVG). Da MICHELI 2017.

I villaggi palafitticoli sono infatti monumenti importanti per la comprensione della più antica civiltà agricola europea e delle forme di adattamento alle aree umide della regione alpina praticate dai gruppi preistorici.         Michele Bassetti

Lo scavo archeologico del settore 3

Agli scavi ha partecipato la Società Archeologica CORA srl di Trento, sotto la direzione del Funzionario archeologo dott. Roberto Micheli. Per il progetto è stata essenziale la collaborazione dei Comuni di Caneva, Polcenigo e Aviano e il supporto del Gruppo Archeologico di Polcenigo.  L’obiettivo era quello di  scavare gli strati più antichi del Settore 3. Gli archeologi avevano ripreso le ricerche di questo settore già dal 2013, continuando anche nel 2018: la scelta dell’area è dovuta a un miglior stato di conservazione del deposito e alla vicinanza a strutture lignee dell’abitato neolitico. 

Scavo del settore 3 nel 2018. Da MICHELI 2017.
Settore 3 (2020).
Un ostacolo alla ricerca: la pioggia

L’area del Palù di Livenza è nota per le frequenti piogge e per l’umidità, ed è molto difficile prevedere gli improvvisi cambiamenti del tempo. Lo scavo è stato quindi rallentato molto dalle intense precipitazioni, che hanno interessato l’area dell’alto pordenonese. Spesso le indagini sono state sospese completamente, nonostante la presenza di un sistema di drenaggio.

I reperti archeologici

Negli scavi neolitici sono sempre numerosi i resti ossei di animali, i frammenti ceramici e gli strumenti di selce. Nel settore 3 si rilevano negli strati più profondi numerose mele selvatiche carbonizzate, oltre che abbondanti resti combusti di corniolo, ghiande di quercia e semi di farro, che suggeriscono la presenza di scorte alimentari bruciate.

A Palù gli archeologi, quest’anno, hanno raccolto due frammenti di asce in pietra levigata. Questi strumenti erano fondamentali per la trasformazione del legno e la produzione di manufatti in un periodo in cui non vi sono prove della lavorazione del metallo. Anche in questa campagna di scavo, così come negli scavi precedenti del settore 3, gli archeologi hanno scoperto numerse pintadere. Frequenti nelle culture neolitiche dei Balcani e dell’Europa centrale, sono stampi di terracotta che recano linee decorative incise o in rilievo, di vario genere: curvilinee, lineari, a zig zag e a reticolo.

Alcune pintadere rinvenute nel deposito tardoneolitico di Palù dallo scavo del 2016. Da MICHELI 2017.

  

Stupisce infine il ritrovamento di un cucchiaio di legno, perfettamente integro: questo dimostra le grandi capacità degli artigiani neolitici nella lavorazione del legno.

Il cucchiaio integro trovato nel settore 3 di Palù di Livenza.

 

Un grande progetto all’orizzonte

La campagna di scavo si conclude oggi, ma non finiscono le ricerche. Gli archeologi sperano di poter riprendere l’anno prossimo gli scavi e aspettano nuovi finanziamenti. L’obiettivo della Soprintendenza è quello di finire il prima possibile le indagini del settore 3, ultimo pezzo del puzzle. Tutti i dati raccolti dall’inizio delle indagini nel 2013 fino al completamento del settore 3 saranno poi oggetto di studio per ricostruire l’articolata storia dei diversi abitati individuati in questo sito.

 

Bibliografia

Micheli R. (ed.) 2017. Il Palù di Livenza e le palafitte del sito UNESCO: nuovi studi e ricerche, Pagine dall’ecomuseo 17 – Percorso acqua. Maniago (PN).

Micheli, R. et alii 2018. Nuove ricerche al Palù di Livenza: lo scavo del Settore 3. In Borgna, E., Cassola Guida, P. & S. Corazza (eds.), Preistoria e Protostoria del Caput Adriae, Studi di Preistoria e Protostoria 5: 481-490. Firenze: IIPP.