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ATTUALITÀ | L’omaggio alla Basilicata di Silvio Giordano vince il premio internazionale di videoarte IAR

Il regista lucano Silvio Giordano si aggiudica il premio IAR (International Artist Residency) grazie a un personalissimo omaggio alla sua terra natìa, la Basilicata.

Ad aggiudicarsi il premo come miglior video di arte internazionale è il suo Portrait of a land, un viaggio artistico attraverso i luoghi simbolo della Basilicata.

«La Basilicata non è soltanto un insieme di paesaggi naturalistici e di panorami bellissimi», dichiara Giordano. «È un’idea antropomorfa, una storia di comunità scolpita su un volto seducente e iconico come fosse pietra». È questa l’idea alla base del video che ha vinto il premio IAR alla sua prima edizione, un progetto ideato e curato da Francesco Ciotola e Raffaele Loffredo che ha aperto una call per artisti invitati ad esprimersi attraverso il linguaggio della videoarte sulla tematica delle “dinamiche contemporanee di trasformazione urbana”.

I partecipanti

Gli artisti partecipanti alla call hanno inviato un lavoro inerente al tema che è stato valutato da un comitato scientifico internazionale. Nella giuria vi erano professionisti appartenenti al mondo della cultura e delle arti visive.

La premiazione si è svolta in data 17 giugno 2021 presso il Palazzo Fondi, Napoli. A Silvio Giordano sarà attribuita anche una residenza d’arte di quattro giorni presso Gradoni Chiaia Contemporary Art & Bed; avrà inoltre la possibilità di utilizzare Lo Stato dell’Arte come studio temporaneo a Napoli.

Portrait of a land

Al video di Giordano hanno contribuito diversi professionisti. Effenove srls, società di computer grafica di Potenza, si è occupata della scansione tridimensionale dei volti presenti nel video, della scultura digitale e dell’animazione. Inoltre Gianluca Sanza ha curato il sound design e  composto le musiche del video, accompagnate dalla voce narrante dell’attore Erminio Truncellito, sul testo di Silvio Giordano.

Finanziato nel 2017 dall’Agenzia per la Promozione Turistica della Regione Basilicata, Portrait of Land vuole trasmettere quindi un’immagine inedita e originale della Basilicata. La Regione non viene rappresentata, dunque, con una sequenza di paesaggi tipica di un documentario, ma attraverso un videoart di 3 minuti.
L’opera mostra una serie di volti iconici che raccontano altrettanti paesi della Basilicata in modo nuovo. I volti, modellati in 3D attraverso la tecnica della scultura digitale, sono fusi con i simboli caratteristici e riconoscibili di Brienza, Melfi, Satriano di Lucania, Brindisi di Montagna, Venosa, Senise, Metaponto, Irsina, Potenza, Matera.

Silvio Giordano
Metaponto dal video

Un percorso che fa immergere lo spettatore in un clima dal sapore autentico e senza tempo, tra chiese, castelli e natura. Emerge la dirompente forza dei colori lucani, scuri, densi di vita ed energia, tra antichi vasi a figure nere e testimonianze di un contesto storico ricco e prezioso. Il tutto è arricchito dalla più attuale estetica digitale.

«Sono soprattutto i dettagli invisibili e immateriali a permanere nel ricordo del turista che attraversa la Basilicata», spiega Silvio Giordano. «L’atmosfera accogliente,  i sapori,  l’eredità leggendaria e la sensazione di tornare molto indietro nel tempo. La Basilicata è  un viaggio all’origine del mondo, tra mito e realtà». Di seguito il video vincitore.

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NEWS | Riapre il Parco di Pompei con il “Laboratorio per il paesaggio vesuviano”

Il Parco archeologico di Pompei ha riaperto il 27 aprile 2021 nelle modalità già attuate precedentemente. Accesso consentito dal martedì alla domenica tra le 9.00 e le 19.00 (ultimo ingresso alle 17.30) e con unico giorno di chiusura il lunedì, fino al 7 giugno 2021. Sabato e domenica l’ingresso avviene solo con prenotazione online tramite il sito di TicketOne. Lapp MyPompeii ha il compito di facilitare la visita che, dal varco di Piazza Anfiteatro, prosegue fino a Piazza Esedra.

A Pompei è possibile visitare tutti i siti: la Palestra grande, l’Anfiteatro, i Praedia di Giulia Felici, le domus di via dell’Abbondanza. Inoltre, si può accedere anche alla necropoli di Porta Nocera, all’Orto dei Fuggiaschi, al Foro Triangolare e all’area dei teatri; nonché al foro con gli edifici pubblici e religiosi, allo spazio esterno delle Terme Stabiane e infine alla Casa di Leda e il Cigno. Si può visitare anche la mostra Venustas. Grazie e Bellezza a Pompei. Si consiglia anche una visita all’Antiquarium di Pompei con il nuovo allestimento, da poco inaugurato.

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I primi visitatori del Parco archeologico di Pompei alla riapertura (foto: Parco archeologico di Pompei)

Il “Laboratorio per il paesaggio vesuviano”

Partirà a breve il Laboratorio per il paesaggio vesuviano. Si tratta di un progetto che vede la collaborazione tra i Parchi archeologici di Pompei ed Ercolano, l’Area archeologica di Torre Annunziata e l’”Unità Grande Pompei e gli istituti scolastici dell’area vesuviana. L’obiettivo è quello di avvicinare i giovani al patrimonio culturale, cercando di sviluppare e accrescere in loro il senso di appartenenza e di identità al territorio. Il tutto è svolto nel solco della Convenzione di Faro, che promuove la cultura come strumento di coinvolgimento e sviluppo locale, nell’idea di quella che dovrebbe essere una heritage community.

Si avvieranno quindi iniziative culturali e progetti didattici da svolgere con gli studenti delle scuole nel corso dell’anno scolastico. Gli eventi termineranno con un festival finale in cui saranno previsti anche spettacoli, concerti, mostre archeologiche e artistiche da svolgere tra Pompei, Ercolano e gli altri siti archeologici dell’area vesuviana. In questo modo i ragazzi potranno capire quali sono le varie professionalità che agiscono nel settore culturale e artistico. Il tutto sarà fruibile ai visitatori.

Le strade di Pompei alla riapertura (foto: Parco archeologico di Pompei)
Le parole delle figure coinvolte

«Il messaggio che vogliamo trasmettere a bambini e ragazzi della Buffer Zone è che vivono in un territorio eccezionale grazie al suo patrimonio e alla sua storia e che la cultura, per avere un futuro, ha bisogno di loro». Così ha dichiarato Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco archeologico di Pompei (clicca qui per leggere l’intervista al direttore Zuchtriegel). «Vogliamo offrire ai bambini e ai ragazzi della Buffer Zone un’opportunità di essere protagonisti in progetti culturali che a tutti gli effetti rientreranno nella programmazione culturale del Parco, per farli sentire parte di un comprensorio unico al mondo quale quello del paesaggio vesuviano intorno ai siti sepolti dall’eruzione del 79 d.C. e dal 1997 iscritti alla lista del patrimonio UNESCO».

Anche Francesco Sirano, direttore del Parco archeologico di Ercolano, ha espresso la sua partecipazione: «Crediamo fortemente nella rete con le scuole, i giovani rappresentano il nostro futuro e va coltivato in loro l’amore per il proprio territorio che deve esprimersi nei modi più liberi e innovativi possibili». 

«Esprimo grande soddisfazione per la firma di questo protocollo di intesa. Ci accingiamo a mettere in campo trasversalità significative per valorizzare territori ricchi di storia e di cultura e competenze formative». Ha dichiarato così Luisa Franzese, direttore generale dell’USR per la Campania, e continua: «L’orizzonte ampio di questa iniziativa è l’educazione alla bellezza e alla sensibilità. Vogliamo creare un ponte tra il territorio in cui vivono e le famiglie e i ragazzi delle nostre scuole, partendo dalla consapevolezza che i parchi archeologici non sono dei musei a cielo aperto, siti di una cultura senza più vita, ma luoghi di umanità».

Il “Laboratorio del paesaggio vesuviano” con le scuole secondarie

Immagine di copertina: foto di Made in Pompei.

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NEWS | Incarichi di collaborazione, ANA chiede chiarimenti alla Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio

L’Associazione Nazionale Archeologi (ANA) a gennaio 2021 ha evidenziato criticità e sollevato dubbi in merito al bando della Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, avente per oggetto “Conferimento di incarichi di collaborazione, ai sensi dell’art. 7, comma 6, D. Lgs. 165/2001” da svolgersi presso varie soprintendenze.

In questi giorni leggiamo tante critiche conseguenti alla pubblicazione delle graduatorie del bando stesso. A gennaio, rispetto ai requisiti del bando, evidenziavamo che:

  1. Non esiste alcun criterio legislativo o tecnico-scientifico che stabilisca l’obbligo di aver esercitato l’attività archeologica per una durata di anni 15 o 10 per svolgere alcuna mansione specifica. Requisito che appariva escludente verso un gran numero di professionisti, peraltro senza alcuna valida motivazione.
  2. Sembra del tutto incoerente il reclutamento di professionalità in affiancamento al lavoro dei funzionari dello Stato, per i quali i criteri di assunzione tramite concorso pubblico da parte dello Stato sono inferiori a quelli richiesti in questo bando.
  3. In una gara pubblica criteri di selezione particolarmente rigorosi e stringenti rispetto agli standard normativi per le figure ricercate (che per gli archeologi sono costituiti dall’Allegato 2 del DM 244/2019) devono trovare una valida ed esplicita motivazione in esigenze specifiche di specializzazione.
  4. Per il principio di adeguatezza e proporzionalità nell’azione amministrativa, le credenziali e le qualificazioni pregresse devono essere congrue rispetto all’oggetto del contratto.
  5. Paradossale l’assenza, tra i requisiti di selezione, di qualsiasi riferimento alle specificità delle figure ricercate come indicato dall’art. 9-bis del Codice dei Beni Culturali (D. Lgs. 42/2004) e suo decreto attuativo DM 244/2019.
  6. Si ravvisava inoltre “la necessità di una maggiore trasparenza rispetto ai criteri di selezione per i soggetti che riceveranno l’incarico, affinché non vi siano margini di opacità che possano portare ad antipatiche contestazioni e dubbi su un eccessivo arbitrio nelle scelte effettuate”.

Come è evidente, né l’auspicio di revisione dei criteri di selezione, né quello di annullamento del procedimento sono stati accolti. E purtroppo oggi il l’allarme sulla mancanza di trasparenza, lanciato a monte della selezione, trova una triste eco nelle proteste che in questi giorni accompagnano la pubblicazione delle graduatorie del concorso, che presentano qualche evidente anomalia. 

Riceviamo e pubblichiamo la richiesta dell’Associazione Nazionale Archeologi: l’ANA chiede alla Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di fornire chiarimenti in merito ai criteri utilizzati per la valutazione di titoli ed esperienza al fine della composizione della graduatoria finale della selezione.

ANA

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NEWS | 14 marzo, la Giornata Nazionale del Paesaggio

Il 14 marzo 2021 si celebrerà la Giornata Nazionale del Paesaggio italiano. L’evento nasce per Decreto del Ministero Beni Culturali e del Turismo il 7 Ottobre 2016, in linea con la Convenzione Europea del Paesaggio.

La Giornata ha lo scopo di diffondere la cultura paesaggistica italiana per valorizzare il nostro territorio e sensibilizzare i cittadini alla sua tutela. Durante queste 24 ore di celebrazione gli enti pubblici e privati provvederanno all’organizzazione di eventi e manifestazioni in tema. Quest’anno le attività, consultabili nella sezione “Eventi culturali” del Ministero, seguiranno le normative sanitarie vigenti. Dopo l’annullamento della Giornata dell’anno scorso causa pandemia, il Governo ritiene necessario il suo recupero e svolgimento per poter riportare in auge le meraviglie dei paesaggi nostrani. 

Inoltre, contemporaneamente alla Giornata, si svolgerà la consegna del Premio Nazionale del Paesaggio. Il Premio, giunto alla sua VII edizione e promosso dal Ministero, prevede l’assegnazione di un riconoscimento agli enti che attuano pratiche economiche sostenibili, con lo scopo di divulgare i valori etici e culturali del territorio italiano. infine, l’attribuzione del premio biennale costituisce la candidatura italiana al Premio del Paesaggio del Consiglio Europeo.

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Manifesto del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa