TEATRO | Il Politeama di Palermo, prestigioso “teatro del popolo”
A Palermo, Piazza Ruggero Settimo è stata ribattezzata dai cittadini come Piazza Politeama. Qui, a metà tra la città vecchia e quella nuova, si trova il Teatro Politeama Garibaldi, tra i monumenti più amati della città. Una passeggiata a Palermo può iniziare sicuramente da questa piazza, dominata dall’imponente struttura che si ispira al Colosseo di Roma.
I lavori di costruzione del Politeama di Palermo
Il progetto iniziale prevedeva la costruzione di un grande anfiteatro diurno all’aperto; perciò, nel 1865 fu stipulato il contratto con l’impresa Galland e i lavori iniziarono due anni più tardi. Nel 1868 arrivò l’idea di creare una copertura, in modo da trasformarlo in una sala teatrale per ampliare l’offerta anche con spettacoli di musica e prosa.
Il 7 giugno 1874 il Politeama venne inaugurato, sebbene fosse ancora sprovvisto della copertura, mettendo in scena I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini. Nel novembre del 1877 venne finalmente realizzata la copertura in metallo, ad opera della Fonderia Oretea.
Nel 1882, dopo la morte di Garibaldi, il teatro cambiò il nome in Politeama Garibaldi. Il termine “politeama” indicava un teatro che offre una programmazione variegata, spaziando fra vari tipi di spettacoli. Infine, nel 1891 fu arricchito con ulteriori lavori, realizzati in occasione della grande “Esposizione Nazionale” che si teneva a Palermo. In quell’anno ci fu l’apertura ufficiale in presenza di re Umberto e della regina Margherita, che poterono assistere all'”Otello” di Verdi.
Nel 2000, per il G8 tenutosi in città, vennero restaurate le decorazioni policrome pompeiane dei loggiati. Dal 2001 il Politeama può vantarsi di essere sede dell’Orchestra Sinfonica Siciliana.
La struttura del Politeama
L’ingresso del Politeama è costituito da un arco di trionfo in stile neoclassico e da un colonnato su un doppio piano, che ricorda l’aspetto del Colosseo. Sopra l’arco si erge il “Trionfo di Apollo ed Euterpe”, una quadriga in bronzo fiancheggiata da una coppia di cavalli e cavalieri che rappresentano i giochi olimpici. L’intero gruppo scultoreo è in bronzo.
A differenza del Teatro Massimo, caratterizzato da uno stile elegante e maestoso, nonchè destinato a un pubblico più aristocratico e alla rappresentazione prevalentemente di opere liriche, il Politeama possiede uno stile meno sfarzoso. Infatti, fu concepito per un pubblico più popolare, che non disdegna operette, concerti di musica contemporanea, leggera e spettacoli comici. A tal proposito, la sala presenta una forma a ferro di cavallo, che in origine aveva una capienza di 5.000 spettatori, un numero così elevato per esaltare la funzione sociale di “teatro del popolo” con la quale fu concepito.
Dopo aver ammirato l’esterno, non rimane che assistere ad uno dei numerosi spettacoli in stagione o, in alternativa, ammirare gli interni delle sale e la platea attraverso una delle tante visite guidate organizzate e proposte durante tutto l’anno.