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NEWS | I nuraghi si candidano a diventare patrimonio Unesco

L’associazione “La Sardegna verso l’Unesco” ha recentemente sottoposto un’istanza per candidare i monumenti della civiltà nuragica come patrimonio Unesco. Ieri c’è stata la conferenza stampa di presentazione del protocollo d’intesa tra il Centro di ricerca regionale e l’associazione La Sardegna verso l’Unesco.  Il 31 marzo 2021 si conoscerà l’esito dell’istanza. Per incentivarne l’esito positivo, è stata attivata l’operazione di mappatura e digitalizzazione di tutto il patrimonio archeologico e culturale della Sardegna. Infatti, attualmente l’unico monumento sardo incluso nella lista del Patrimonio Unesco è il complesso archeologico di Su Nuraxi a Barumini.

Un territorio ricco di storia
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Il sito archeologico Su Nuraxi di Barumini (Fonte: Wikipedia).

Il nuraghe di Barumini domina la pianura della Sardegna centrale e rappresenta un importantissimo esempio di complessi difensivi dell’Età del Bronzo, i cosiddetti nuraghi. Costruito nel secondo millennio a.C. e occupato fino al terzo secolo d.C., il nuraghe di Barumini è composto di una torre centrale a tronco di cono, originariamente alta più di 18 metri, fatta di pietre disposte a secco in cerchi concentrici sovrapposti che si stringono verso la sommità.

Tuttavia, la Sardegna è molto più di questo: l’isola vanta più di 6000 siti archeologici. Tutta l’isola è costellata da questi edifici dell’età del Bronzo, i nuraghi. Ecco che il progetto vuole far riconoscere come patrimonio dell’umanità tutti, nessuno escluso, i monumenti nuragici. La Sardegna, quindi, non solo merita l’istanza per l’inserimento alla nomina quale Patrimonio Unesco, ma ha buone probabilità di ottenere questo riconoscimento.

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La mappatura dei siti archeologici dal geoportale Nurnet

Questi siti archeologici e tutti i nuraghi sono stati già mappati nel geoportale Nurnet, realizzato nel 2013. Attraverso il portale è possibile visualizzare la lista degli elementi presenti nella mappa, consultare le informazioni relative agli elementi selezionati, modificare le informazioni presenti (per utenti accreditati) e inserire nuovi elementi (nuraghi, menhir, etc.).

Questo riconoscimento permetterebbe alla Sardegna di fare un salto di qualità, di spiccare per la sua preziosità a livello archeologico. Inoltre, il successo darebbe sicuramente incentivi a livello economico e turistico.