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Sebastiano Tusa: chi era l’Uomo che la Sicilia piange

Lo scorso 10 Marzo 2019 il mondo della cultura è stato scosso dalla scomparsa di uno dei suoi più illustri esponenti: il Prof. Sebastiano Tusa. Nato a Palermo il 2 Agosto 1952, Tusa è divenuto un archeologo di fama internazionale e un paladino della difesa dei beni culturali.

La carriera

Figlio di Vincenzo Tusa, anch’egli illustre archeologo, si laurea in Lettere e si specializza in Paletnologia. Già negli anni ’90 la sua carriera è divisa tra gli incarichi dirigenziali e il lavoro sul campo: è stato responsabile della sezione archeologica del Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro BB. CC. di Palermo e ha diretto gli scavi di Pantelleria rinvenendo, tra i tanti reperti, tre ritratti imperiali romani. Inoltre, ha insegnato Archeologia Marina presso le Università di Palermo, Napoli, Bologna e, negli ultimi anni, anche presso l’Università di Marburg in Germania.

 

L’esperienza nelle Soprintendenze 

Gli anni 2000 lo vedono sempre più interessato alla protezione e all’amministrazione dei beni culturali, trascurando l’amato lavoro sul campo. Inizialmente guida la Sovrintendenza di Trapani poi, nel 2004, diventa primo sovrintendente della neonata Sovrintendenza del Mare. Nonostante le grandi responsabilità derivanti da questi incarichi riesce a trovare il modo di non perdere le proprie radici di archeologo da campo e continua a organizzare missioni archeologiche in Italia e all’estero (Pakistan, Iraq e Iran).

 

Tusa e la ricerca a Mozia

Nel 2005 è anche responsabile degli scavi hanno interessato le strutture adiacenti la strada sommersa che collega l’isola di Mozia alla città di Marsala. In quest’occasione non è potuto mancare l’incontro e la collaborazione con Lorenzo Nigro, anche lui archeologo di fama internazionale e docente di Archeologia Orientale dell’Università di Roma La Sapienza, che recentemente sui social ha espresso il proprio cordoglio ricordando Tusa come uno studioso straordinario, un archeologo, un amico, un siciliano vero.

Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci con Sebastiano Tusa

 

L’impegno politico di Tusa

Divenuto socio onorario dell’Associazione Nazionale Archeologi, nel 2012 torna a dirigere la Sovrintendenza del Mare della Regione Sicilia, posto che non lascia fino al 2018 quando, ormai entrato in contatto con il mondo della politica, viene nominato Assessore regionale dei Beni Culturali e dell’identita siciliana dal presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, prendendo il posto di Vittorio Sgarbi.  

Vittorio Sgarbi e Sebastiano Tusa

 

La tragedia dell’Ethiopian Airlines

Tusa è stato un uomo dalla grande tempra morale che non si è lasciato sconfiggere nemmeno dal brutto male ai polmoni che aveva combattuto e vinto. Solo una inaspettata e tragica fatalità, che non poteva essere evitata, lo ha potuto distogliere dai suoi obiettivi e lo ha allontanato dai suoi cari: Sebastiano Tusa perde la vita a Bishoftu (clicca qui), 60 km a sud-est di Adid Abeba, il 10 Marzo 2019 alle 8:44 del mattino. L’aereo su cui viaggiava e che lo avrebbe portato a presenziare alla conferenza UNESCO organizzata a Malindi si è schiantato al suolo poco tempo dopo il decollo (clicca qui per i dettagli e le indagini).

 

Il cordoglio per la scomparsa di Tusa

Sono stati in molti a ricordare Tusa; spiccano i nomi di Alberto Angela, Nello Musumeci (clicca qui per il cordoglio del Presidente e della Regione Siciliana) e Vittorio Sgarbi.

Sebastiano Tusa è stato un amante della sua terra e del suo lavoro e un amante dell’arte e dell’archeologia. Oggi si piange la perdita di un Siciliano Doc che aveva un senso profondo del dovere e che vedeva all’archeologia come messaggio di pace, cemento fra i popoli e le loro storie: con queste parole la moglie Valeria Patrizia Li Vigni descrive il marito alla stampa dopo il tragico incidente. 

Nel Pantheon degli Illustri di Sicilia, nella Chiesa di San Domenico a Palermo, riposano adesso anche le spoglie di Sebastiano Tusa.

 

 

SITOGRAFIA

https://www.tgcom24.mediaset.it/2019/video/incidente-aereo-in-etiopia-chi-era-sebastiano-tusa_3102931.shtml

https://www.corriere.it/cronache/19_marzo_10/tusa-racconto-moglie-avevo-presentimenti-che-beffa-era-felice-perche-era-guarito-69718e18-437d-11e9-9709-cc10f0c9377f.shtml

http://www.sebastianotusa.it/

http://pti.regione.sicilia.it/portal/page/portal/PIR_PORTALE/PIR_LaStrutturaRegionale/PIR_AssBeniCulturali/PIR_Assessore/PIR_Biografia

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News | La statua di Baal fa ritorno a Mozia

Da anni l’equipe archeologica dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza, guidata da Lorenzo Nigro, docente di Archeologia del Vicino Oriente Antico, porta avanti una campagna di scavo sull’isola di Mozia. Ultimo prodotto delle preziose ricerche condotte su questo sito archeologico è la ricostruzione della statua di Baal, divinità astrale venerata dai Fenici.

Il monumento in questione risulta essere uno dei primi colossi nella storia del Mediterraneo e la sua riproduzione sta per essere ricollocata al centro del Kothon, la piscina sacra collegata al tempio dedicato alla divinità. L’evento avrà luogo il 7 e l’8 Settembre e, data la spettacolarità del momento, sarà riservato a un numero massimo di 150 partecipanti, i quali saranno guidati dal prof. Lorenzo Nigro e dal suo staff, che presenteranno l’opera dietro la suggestiva cornice dagli ultimi raggi solari. Durante la manifestazione, sarà possibile anche degustare prodotti e vini locali.

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News | “Gerico – La Rivoluzione della Preistoria”, un romanzo archeologico sulle origini della nostra civiltà

L’emozione di precipitare indietro nel tempo fa rabbrividire e risveglia la coscienza nel romanzo appassionato e coinvolgente dell’archeologo Lorenzo Nigro, che da venti anni scava a Gerico, in Palestina. Le scoperte della missione archeologica, narrate in presa diretta, inducono a riflettere sulle conquiste di un lontano passato meravigliosamente attuale: il rapporto con l’ambiente, le prime invenzioni, il ruolo della donna, il senso della vita e della morte.

Con il suo primo romanzo, pubblicato da Il Vomere storico editore di Marsala, l’autore ci conduce nella città più antica del mondo, situata nei pressi di una rigogliosa sorgente che sgorga dalla collina del Sultano.

In questo luogo magico della terra, circa 12.000 anni fa, un’intraprendente comunità umana diede vita alla prima rivoluzione della storia. La mano, l’occhio e il cuore dell’archeologo ce ne svelano l’immensa portata storica. “La Preistoria – afferma l’autore – è come il Sud della Storia, è il luogo dove imparare chi siamo veramente”.
La domesticazione di piante e animali, la prima casa e la più antica città, la ruota, il mattone, la tecnologia del fuoco, ma anche le idee, la società e i valori del Neolitico sono narrati e illustrati (105 figure) con scientifica leggerezza all’interno di un romanzo avvincente che ci fa vivere con gli archeologi, pone domande attuali e restituisce speranza. Scritto in modo avvincente, il libro cattura il lettore e lo porta a conoscere i meccanismi della ricerca e i suoi più interessanti risultati.

Eventi di presentazione

  • Il romanzo sarà presentato il 31 agosto alle 18 presso l’Isola di Mozia, Marsala, dove l’autore discuterà con il Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.

  • Il 14 settembre l’autore sarà presente a Camogli, al Festival Della Comunicazione (quest’anno è dedicato al tema “Civiltà”) insieme a Guido Barbujani e Duccio Cavalieri per un intervento dal titolo emblematico: Homo Sapiens, Vivere insieme.

  • Il 18 settembre il romanzo sarà presentato nella prestigiosa sede del Museo Archeologico Regionale Salinas di Palermo.

L’autore

L’autore del romanzo, il Prof. Lorenzo Nigro

L’autore, Lorenzo Nigro, È un archeologo con 30 anni di esperienza sul campo sia nel Vicino Oriente che nel Mediterraneo. I suoi primi scavi sono stati ad Ebla dove ha scavato dal 1989 al 1997. La Missione archeologica in Palestina e Giordania da lui fondata ha scavato a Tell es-Sultan (antica Gerico), nei siti pre-classici di Betlemme e Tell Abu Zarad in Palestina; in Giordania ha riportato alla luce la città di Khirbet al-Batrawy, un sito del III millennio a.C. prima sconosciuto e i siti di Jamaan e Rujum al-Jamus. Dal 2002 è Direttore della Missione archeologica sull’isola di Mozia, colonia fenicia in Sicilia Occidentale, di fronte Marsala. Ha scritto numerosi saggi, monografie, rapporti di scavo e più di 200 articoli scientifici su riviste internazionali. È considerato uno degli archeologi più esperti del Levante e del Mediterraneo preclassici.

L’editore

Il Vomere è il più antico periodico siciliano, fondato a Marsala da Vito Rubino, il 12 luglio del 1896. L’attività editoriale accompagna la storia della testata dagli anni Settanta del secolo scorso ed ha visto la pubblicazione di importanti titoli legati alla promozione e alla valorizzazione della cultura e dell’identità locale.

Contatti:
Lorenzo Nigro lorenzo.nigro@uniroma1.it
Alessandra Intraversato scavareeilmiopeccato@gmail.com; alessandra.intraversato@gmail.com