musica

News

NEWS | “Note di archeologia”, l’evento dalla cattedrale di Isernia

A seguito del successo dei due eventi del 21 e del 28 novembre, ritorna sabato 5 dicembre l’appuntamento con Note di archeologia.

Il progetto, realizzato e condiviso dal Quartetto Bagus e dall’Associazione Isernia – archeologia e cultura ISARC, ha ottenuto un grandissimo riscontro di fan e followers in rete con migliaia di visualizzazioni in poche ore.

Il quartetto è composto da Erika Castiello al flauto, Marika Paoliello al violoncello, Francesca Cimino e Mattia Izzi come primo e secondo violino.

Il Quartetto Bagus nell’area archeologica sottostante la cattedrale di Isernia

Si tratta di un originale progetto di divulgazione dei Beni Storici e Archeologici della città di Isernia realizzato nell’Area Sacra della Colonia Latina di AESERNIA del III sec. a.C. Un’atmosfera suggestiva quella dell’area archeologica sottostante la cattedrale di Isernia, in cui risuonano grandi classici della musica e, anche, della cultura cinematografica. Tra i brani proposti La Vie en Rose, di Edith Piaf, e Gabriel’s Oboe, dal film Mission, per rendere omaggio al grande Ennio Morricone.

L’evento, nato per far conoscere l’importanza e il valore del patrimonio storico archeologico del borgo antico della città di Isernia, sarà riproposto sabato 5 dicembre alle ore 21, in diretta sulle pagine Facebook del quartetto e dell’ISARC.

News

NEWS | Al Teatro di Taormina un concerto live sul sito Ansa

Il teatro di Taormina domenica 15 ospiterà un concerto live gratuito in collaborazione con Ansa, Fondazione Taoarte Sicilia e Taormina Film Fest

Al teatro di Taormina, presso il Parco Archeologico Naxos Taormina, ci sarà un concerto gratuito domenica 15 a mezzogiorno. Il concerto avrà la durata di 45 minuti circa. L’agenzia Ansa consentirà alla grande platea del web di godere della bellezza della musica e dei siti d’arte in questi giorni difficili. Il progetto vede la sinergia del Parco Archeologico Naxos Taormina, della Fondazione Taoarte Sicilia, del Taormina Film Fest e la partecipazione come partner tecnologico di Videobank, produttore di spettacolari riprese aeree, che saranno effettuate sul Teatro Antico di Taormina e realizzate con droni  all’avanguardia.  

Scatto delle prove dell’Orchestra a Plettro al Teatro antico di Taormina, giugno 2020
L’Orchestra a Plettro

Questo è un evento straordinario che, per la platea virtuale del web e dei social, spalancherà lo sguardo su uno dei panorami più belli al mondo: il Teatro antico di Taormina. La bella vista sarà accompagnata dalla bellezza delle note di musiche da film, eseguite dalla storica Orchestra a Plettro Città di Taormina. L’Orchestra, fondata agli inizi del 1900, è formata da musicisti che usano solo strumenti a plettro (mandolino, mandola, mandoloncello, chitarra e contrabbasso).

Scatto del teatro di due settimane fa (quando il sito era ancora aperto al pubblico)
Le musiche del concerto

Dopo le note del celebre Intermezzo dalla “Cavalleria Rusticana” di Mascagni, i musicisti  eseguiranno una selezione di colonne sonore cinematografiche: spiccano capolavori di Morricone (C’era una volta il West), Rota (Il Gattopardo, Il Padrino), Piovani (La vita è bella), Bacalov (Il postino) e Piazzolla (Libertango). 

Una risposta al duro colpo del Covid

Il concerto trasmesso in streaming dal Teatro antico di Taormina è una proposta del direttore dell’Ansa, Luigi Contu. Questa è una forte risposta al duro colpo del Covid, che ha causato la chiusura di cinema, teatri e sale da concerto in tutta Italia. Spiegano i vertici dei tre enti, Gabriella Tigano (Parco Naxos Taormina), Bernardo Campo (TaoArte) e Lino Chiechio (organizzatore del Taormina Film Fest):

“Sarà un eccezionale momento di divulgazione, promozione e intrattenimento di qualità, condivisibile anche sui social, che, grazie all’ospitalità dell’Ansa, consentirà a chi è costretto in casa per le misure anti-covid, di ascoltare gratis un concerto dal vivo tramite gli schermi di smartphone, tablet e computer e, contemporaneamente, di ammirare nella luce del giorno uno dei siti d’arte divenuto nei secoli “icona” della Sicilia, il Teatro antico di Taormina”. 

News

News | Il coro del Maurolico trionfa a Sanremo

Le straordinarie voci del Coro del Liceo Classico “Francesco Maurolico” hanno incantato la giuria della XXI edizione del Gef- Festival Mondiale della Creatività nella Scuola. La manifestazione canora, patrocinata dal Comune di Sanremo e dall’Unicef, si è tenuta dall’1 al 4 Maggio al Teatro Ariston di Sanremo, tempio indiscusso della musica italiana, e ha coinvolto diversi gruppi scolastici di varie nazionalità.

L’evento è finalizzato all’esaltazione dei progetti artistico-creativi che si svolgono nelle scuole e ha visto coinvolta una giuria di alto livello, capeggiata da Franco Fasano.
Sotto il vigile e professionale sguardo di Agnese Carrubba, il coro messinese si è esibito con i brani Misirlou, tratto dalla tradizione greca, e un medley di Adele, arrangiato dalla stessa direttrice, incantando e conquistando il palco dell’Ariston.

Gli applausi e i complimenti si sono profusi e tramutati nella classificazione al primo posto e nella vittoria dell’ambito Delfino d’Argento, ottenuto “per la capacità di comunicare musicalmente nel presente, proiettandosi nel futuro e traendo forza e nutrimento dal passato” così recita la motivazione del Premio.

Lo stesso Franco Fasano ha molto apprezzato la tangibile passione espressa da tutti i giovani componenti del Coro e il grande lavoro che ha portato all’armonica unione fra ritmi e voci. L’esecuzione canora, infatti, è stata aiutata e magistralmente esaltata dall’accompagnamento strumentale dal vivo del pianoforte, suonato abilmente da Fortunato Marchetti, e delle percussioni di Noemi Nicolosi.

Ricordiamo che questa è la seconda volta che il Coro Maurolico si presenta al Gef e vince il Delfino; anche nella precedente occasione, avvenuta nel 2003, il gruppo è stato motivato e guidato dall’organizzatrice del Laboratorio, la prof.ssa Silvana Salandra, la quale sostiene che “Il coro nella scuola è, un’attività divertente e nello stesso tempo serissima anche per imparare a stare insieme e per crescere con un forte senso di responsabilità e di collaborazione. Queste esperienze, poi, sono indimenticabili e danno ai ragazzi una carica di entusiasmo che contamina tutta la scuola”.

Insomma, siamo orgogliosi di poter dire che i cantanti liceali più bravi sono nostri, sono messinesi e hanno tutti tra i 13 e i 19 anni.

News

Illustri Siciliani | Franco Battiato, un artista a tuttotondo

Francesco Battiato, cantautore e compositore, è nato a Jonia (Catania) il 23 Marzo 1945. Il suo stile eclettico e personale lo ha portato a diventare un’icona della musica italiana molto apprezzata e, al contempo, molto criticata: dal pop al rock aggressivo passando dalla musica leggera, cimentandosi addirittura nell’etnica, elettronica e nell’opera lirica.  

Dopo aver conseguito il diploma presso il Liceo scientifico Archimede di Acireale si trasferisce prima a Roma e poi a Milano dove comincia a esibirsi in un cabaret alla presenza di Enzo Jannacci, Renato Pozzetto, Paolo Poli e Giorgio Gaber, con il quale inizia una splendida amicizia. La passione per la musica è tale che Francesco abbandona gli studi e vi dedica tutto il suo tempo, cominciando a scrivere testi.

Nel 1967, con il compaesano Gregorio Alicata, forma il duo Gli Ambulanti, esibendosi davanti le scuole con testi di protesta. Purtroppo il duo ha vita breve poiché mentre stanno registrando il loro primo disco, dopo che l’amico Giorgio Gaber aveva proposto i loro brani ad una casa discografica, i due hanno diverse incomprensioni che portano allo scioglimento. 

Francesco decide allora di continuare la sua carriera da solista per la casa discografica Jolly, incidendo i primi due singoli ufficiali: La torre e Le reazioni. Nello stesso anno l’artista fa la sua prima comparsa in televisione in un programma condotto da Gaber che, in questa occasione, propone all’amico di cambiare il nome da Francesco a Franco.    

Durante la sua carriera musicale si è avvalso dell’aiuto di numerosi collaboratori tra cui filosofi e violinisti che, insieme ai suoi numerosi interessi, hanno influenzato la sua musica e i suoi testi. Basti ricordare il famoso violinista Giusto Pio che per tanti anni gli impartì lezioni di violino e con il quale Franco ha stretto una bella amicizia.

Agli anni ’80 appartengono i primi grandi successi, pubblicati dalla EMI Italiana. Tra questi vi è l’album La voce del Padrone, che sosta al vertice delle classifiche italiane per oltre un anno e vende oltre un milione di copie. Alla fine degli anni ’80 appartiene anche la sua prima opera lirica: Genesi.

Negli anni ’90 Battiato si dedica nuovamente alla musica pop e incide l’album Come un cammello in una grondaia che, nel 1991, vince il premio Miglior Disco dell’Anno. Franco continua a scrivere opere liriche come Gilgamesh, dimostrando il suo interesse anche per le culture antiche, e Il Cavaliere dell’Intelletto, rappresentata in occasione dell’ottavo centenario della nascita di Federico II di Svevia.

Della sua vita privata si sa davvero poco in quanto Battiato non ha mai amato la vita mondana. Molto legato alla madre Grazia, scomparsa nel 1994, preferisce condurre una vita ritirata che essere sotto le luci del gossip; passa molto tempo nella sua abitazione di Milo, alle pendici dell’Etna, dove esercita una vita che rasenta l’eremitaggio. È un fervente vegetariano che, rivela in una puntata di Che tempo che fa, si alza alle cinque e trenta del mattino per ascoltare musica classica prima di cominciare a lavorare. Battiato ammette anche di non amare molto i programmi televisivi, preferisce i programmi di musica classica, i concerti sinfonici e le barzellette: sono un grande narratore e ascoltatore di burle.

Uno dei suoi più celebri successi è il brano La Cura che fa parte dell’album L’imboscata, pubblicato dalla etichetta discografica Polygram nel 1996. Questo brano vende più di 30.000 copie e viene certificato il  disco di platino. Ancora oggi, dopo oltre vent’anni dalla sua uscita, viene dedicato da genitori e innamorati a figli e amanti; nato per augurare la guarigione ad una persona cara, oggi viene utilizzato anche come espressione e promessa di immenso affetto.  

L’eclettismo di Franco Battiato non si ferma certo alla musica; egli infatti si è dedicato anche al cinema, vincendo il Nastro d’Argento come miglior regista italiano esordiente, all’opera lirica, componendo diverse opere, molte delle quali con libretto del filosofo Manlio Sgalambroalla pittura e, persino,alla politica, operando come assessore alla cultura sotto l’amministrazione del Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta.

 

 

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI 

AA.VV. Franco Battiato, a cura di Pier Giuseppe Caporale, Roma, Edizioni Antropos, 1983.
A. VERONI Franco Battiato: le canzoni, il personaggio, la musica, Roma, Edizioni Antropos, 1983.
AA.VV. NUOVE EFFEMERIDI Franco Battiato, Palermo, Ed. Guida, 1999.
FRANCO PULCINI Franco Battiato. Tecnica mista su tappeto, Torino, EDT, 1992.
MAURIZIO MACALE Franco Battiato. Centro di gravità permanente. Storia di una ricerca della verità, Foggia, Ed. Bastoni, 1994.
MAURIZIO MACALE Franco Battiato. Centro di gravità permanente. Storia di una ricerca della verità, Foggia, Ed. Bastoni, 1994.
GIUSEPPE PULINA La cura. Anche tu sei un essere speciale. Ed. Zona 2010.
News

Mario Aspa, un compositore poco celebrato

Mario Aspa nacque a Messina il 18 Ottobre 1795; compositore eccezionale, rappresenta a pieno la definizione di talento naturale, in quanto fin da subito, mostrò di avere grande predisposizione verso l’ arte musicale, componendo la sua prima opera “Federico II Re di Prussia”, grazie solamente ad  un massiccio studio e uno straordinario talento , senza la consulenza di maestri, costruendo partiture da lui stesso musicate, con un’abilità riconosciuta solo a pochi musicisti nella storia.

L’accoglienza che questo spartito ricevette a Messina fu clamorosa, il giovane Aspa ne rimase colpito, decidendo così di proseguire gli studi, recandosi a Napoli per perfezionarsi presso il maestro Iba (allievo del contrappuntista Platone). A Napoli, Aspa non dovette aspettare molto per farsi apprezzare, tanto che il noto impresario Barbaja offrì la carica di Direttore dei reali Teatri di S. Carlo e Fondo. Forte di questa nuova carica, scrisse un gran numero di pregiate opere, quali il Carcere d’ Ildegonda, i Due Forzati, il Deportato di Cajenna, l’Hallan ed i Due Savojardi, tutte opere che gli procurarono l’amicizia ed il rispetto di grandissimi artisti del calibro di Bellini, Rossini, Donizetti e Mercadante.

In seguito scrisse il “Proscritto” e “Paolo e Virginia”, entrambi considerati come i suoi capolavori, riconosciuti tali dal pubblico e dalla critica, garantendogli un grande successo sia a Napoli, che al teatro Apollo di Roma, dove quest’ultima opera gli valse un autentico trionfo, venendo replicata per ben quindici sere. Dopo il 1847, a causa delle sue idee liberali e della sua parentela con i Pispisa e gli Aspa di Messina (famiglie di patrioti), fu visto con ostilità dalla polizia napoletana e destituito da Direttore dei Regi Teatri.

Tornato a Messina, nel 1859 insegnò canto in una scuola comunale. Morì nella città peloritana il 14 dicembre 1868, lasciando un vasto patrimonio musicale, opera di un talento immenso e probabilmente poco impresso nell’immaginario collettivo di tutti gli amanti di questa stupenda arte, fatta eccezione per alcuni suoi concittadini, come quelli di Piraino, che ne 2017 gli  hanno intitolato la Scuola locale Civica di Musica.