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CULTORES ARTIUM | Al via il progetto “Il Cammino della Regina Camilla” nei Borghi della Valle dell’Amaseno

 

Nasce nel Lazio il progetto per la costruzione del Cammino della Regina Camilla. Esso nasce come un “cammino sociale” di circa 130 chilometri, suddiviso in diverse tappe che attraversano tutti i Borghi della Valle del fiume Amaseno: si tratta di un territorio straordinario dal punto di vista culturale e naturalistico, situato nel Lazio meridionale, tra le province di Latina e Frosinone.

Chi è la Regina Camilla?

          Camilla e Turno 

La Regina Camilla è la capostipite del popolo Ciociaro, figlia di Re Metabo, tiranno di Privernum,una delle città dei Volsci.

Il Re Metabo venne, però, cacciato per il suo modo spietato di governare e, durante la fuga, portò con sé la piccola Camilla, ancora in fasce.

Inseguito da bande di cittadini inferociti, giunse sulle rive del fiume Amaseno, in piena per le troppe piogge; il sovrano avvolse, quindi, la bambina con una corteccia di albero e la legò alla sua lancia, per gettarla oltre il fiume.

Incalzato dai nemici, si tuffò, così, in quelle acque, per raggiungere la figlioletta che, nel frattempo, era rimasta incolume poiché, secondo la leggenda, già consacrata da Metabo alla Dea Diana.

Camilla crebbe in queste terre come una principessa guerriera, imparando l’arte bellica, difendendo la sua terra anche a costo della vita.

Viene citata nella Divina Commedia di Dante e, prima ancora, nel libro XI dell’Eneide.

Il Progetto

L’idea nasce alcuni anni fa all’interno di un progetto di ricerca condotto e seguito dalla Dott.ssa Sara Carallo, ricercatrice dell’Università di Roma Tre, che ha portato alla realizzazione di un portale web dedicato alla Valle dell’Amaseno (www.valledellamaseno.it).

È proprio dall’esperienza di incontro di questi luoghi e delle sue comunità che questa idea ha iniziato a conquistare gli abitanti e a trasformarsi in un progetto originale e ambizioso.

Suo obiettivo è promuovere e rendere fruibile il patrimonio materiale e immateriale della Valle dell’Amaseno, attraverso modalità di turismo sostenibile, a bassissimo impatto ambientale e ben integrate con le potenzialità dell’area.

Un momento della conferenza del Progetto di inizio del “Cammino della Regina Camilla”

Il Progetto del Cammino della Regina Camilla vede attualmente il coinvolgimento e l’adesione de:

  • Il Gruppo di ricerca Terre Alte del Club Alpino Italiano, sezioni di Frosinone, Sora, Cassino, San Donato Val Comino.
  • Delle Associazioni culturali “A piedi liberi” e “Cultores Artium”, che saranno coinvolte come gruppo di coordinamento insieme alla XIII Comunità Montana dei monti Lepini Ausoni, alla Compagnia dei Lepini, a numerose altre associazioni locali e a liberi cittadini della Valle.

Si tratta di un progetto partecipativo ed è, quindi, aperto all’adesione di chiunque volesse offrire il proprio contributo.

L’itinerario

L’itinerario è dedicato alla Regina dei Volsci Camilla ed è volto a favorire processi di inclusione socio-spaziale tra le popolazioni, a rafforzare la loro consapevolezza identitaria e il legame con il territorio.

Le recenti esperienze di successo di altri cammini in Italia (come, ad esempio, la Via degli Dei da Bologna a Firenze o il Cammino di San Benedetto) mostrano quanto tali percorsi saino in grado di generare processi virtuosi di sviluppo e crescita economica, sociale e ambientale.

Proprio per questo, il progetto di Cammino della Regina Camilla sosterrà le realtà ricettive, enogastronomiche e commerciali locali, attraverso un coinvolgimento diretto.

Il percorso ad anello partirà dalla stazione ferroviaria di Priverno-Fossanova, per favorire il più possibile una mobilità sostenibile; attraverserà tutti i borghi della Valle:

Abbazia di Fossanova, Priverno, Roccagorga, Maenza, Prossedi, Giuliano di Roma, Villa Santo Stefano, Castro dei Volsci, Vallecorsa, Amaseno, Pisterzo, Roccasecca dei Volsci, Sonnino.

Il territorio è costituito da importanti evidenze storico culturali e naturalistiche, da aree di rilevante interesse speleologico e altri geositi, nonché da Zone di Protezione Speciale e Siti di Importanza Comunitaria. Si tratta, dunque, di un insieme paesistico tra i più caratteristici del Lazio meridionale.

Il cammino si collegherà agli altri cammini già esistenti sul territorio (come la Via Francigena nel Sud); seguirà, inoltre,  antichi percorsi di transumanza e mulattiere per dare valore a tutto il patrimonio già esistente nella Valle.

Potrà essere percorso a piedi, in mountain bike o a cavallo.

Sabato 21 dicembre sarà inaugurata la prima tappa:

dalla Stazione di Priverno-Fossanova a Roccagorga (passando per Priverno).

Nei mesi successivi, verranno presentate le altre tappe attraverso l’organizzazione di escursioni ed eventi pubblici. È prevista anche la pubblicazione di una guida in cui saranno inserite tutte le informazioni tecniche e logistiche per poter svolgere l’itinerario, insieme ad approfondimenti culturali sulla storia del territorio e sulle comunità che lo abitano.

Per maggiori informazioni potete rivolgervi a:

Sara Carallo, responsabile scientifico del progetto

camminoreginacamilla@gmail.com – 3496480272

Sito web: http://www.valledellamaseno.it/valle/cammino-regina-camilla/

Pagina Facebook: Cammino della Regina Camilla

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CULTORES ARTIUM| Amaseno: nei luoghi dell’antica contea De Ceccano

Amaseno, piccolo borgo medievale della provincia di Frosinone, conta una popolazione di 4300 abitanti; la sua posizione strategica si colloca tra i Monti Ausoni, a est-sud-ovest, e i

Colleggiata di Santa Maria Assunta – si ringrazia il sito www.amasenoonline.it per le foto

Monti Lepini, a nord.  Intorno a esso, sorgono il Monte Rotondo, che raggiunge i 546 metri, e il Monte delle Fate, che tocca, invece, i 1090 metri di altezza.

Amaseno, inseme ad altri borghi, apparteneva, un tempo, alla contea De Ceccano. Si trova in una valle storicamente e culturalmente importante, già nota in antico per il mito di Camilla, regina delle Amazzoni e dei Volsci, capostipite del popolo ciociaro, le cui gesta vengono citate sia dal poeta latino Virgilio che da Dante, nel canto I dell’Inferno: qui, è lo stesso Alighieri a interrogare la sua guida  sulla donna che, insieme ad altri personaggi, grazie alle vicende di cui si era resa protagonista, avrebbe fornito un importante esempio da seguire lungo il cammino di redenzione.

Il nome attuale del borgo, Amaseno, deriva dall’omonimo fiume che bagna questa terra; è stato assegnato alla località solo nel 1872, in luogo del precedente San Lorenzo, già adottato in sostituzione di Castum Sanctu Laurentii, risalente a epoche più remote.

L’ampolla del sangue di S.Lorenzo Martire esistente in Amaseno, si conserva nella Collegiata di S.Maria Assunta _ si ringrazia il sito www.amasenoonline.it per le foto

L’origine medievale di Amaseno è da collocare intorno all’anno 800: il paese, originariamente, si sviluppava nei pressi di un’antica abbazia di monaci, le cui prime notizie risalgono soltanto all’anno 1000, quando il borgo aveva ancora il nome di San Lorenzo, situato nell’omonima valle.

Il centro storico mantiene il carattere medievale: sul punto più alto del colle, spicca la mole massiccia del Castello Feudale, mentre, in prossimità dell’ingresso principale del paese, la cosiddetta Porta Santa Maria, si trova l’omonima chiesa. Essa può ritenersi il primo monumento nazionale di architettura gotica, introdotta in Italia dai cistercensi francesi.

La reliquia più preziosa qui custodita è l’ampolla contenente il sangue di San Lorenzo, pregiata teca, realizzata da maestranze romane nel 1739 in argento sbalzato, riposta, dal 1970, in una custodia di rame..

Questo sangue, che normalmente troviamo solidificato, è formato da massa sanguigna mista a grasso, ceneri e a un brandello di pelle. Ogni anno si verifica il miracolo, in occasione della celebrazione del Santo (9-10 agosto), quando il sangue si liquefa, assumendo il colore rosso rubino e lasciando, così, trasparire tutti gli elementi. Abbiamo notizia che tale prodigio abbia avuto luogo, per la prima volta, nel 1600.

Ancora, ad Amaseno, risultano di singolare interesse la collegiata di Santa Maria Assunta, riconosciuta monumento nazionale, e il museo civico diocesano, ospitato nell’edificio che, un tempo, fu anche il Castello dei Conti De Ceccano.

Sul portale www.valledellamaseno.it è possibile scoprire  un virtuoso progetto ideato per la valorizzazione e fruizione sostenibile del patrimonio territoriale di questa meravigliosa terra, promosso dalla Dott.ssa Sara Carallo, ricercatrice dell’Università Roma3.