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STORIA | Monte Giove (PU), un nome pagano per un luogo cristiano

Posto in cima a verdi colline, l’Eremo di Monte Giove domina dall’alto la città di Fano, con una splendida vista sul mare. Costruito nel 1628, il monastero è tutt’ora occupato dai monaci camaldolesi, che lo edificarono e che lo custodiscono da oltre 400 anni. L’eremo fu da subito oggetto di grande interesse,  tanto da richiamare anche “turisti illustri”, come la regina di Svezia, Cristina Alessandra Maria. Nel 1741, a causa di danni dovuti all’instabilità del terreno, il complesso fu completamente ristrutturato dall’architetto riminese Gian Francesco Buonamici. Per chi volesse provare l’esperienza unica di fuggire dal mondo e ritrovare se stesso in un eremo può farlo qui a Monte Giove: infatti, nel complesso monastico è presente una foresteria aperta al pubblico.

HISTORY | Monte Giove (PU), a pagan name for a Christian place

Located on top of green hills, the Hermitage of Monte Giove overlooks the city of Fano and enjoys a splendid view of the sea. The Monastery is still occupied by the Camaldolese monks, who built it in 1628 and kept it for over 400 years. The Hermitage immediately aroused such a great interest that it also attracted ‘eminent tourists’, such as Queen Christina of Sweden. In 1741, due to the damage caused by instability of the ground, the complex was completely renovated by architect from Rimini Gian Francesco Buonamici. For those wishing to try the unique experience of escaping from the world and finding themselves in a hermitage, you can do it here in Monte Giove: in fact, there is a guesthouse in the monastic complex that is open to the public.

Article translated by Cristina Carloni.