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NEWS | Milano tra arte e riqualificazione urbana

Il Palazzo Lombardia ha ospitato oggi gli studenti che hanno preso parte al progetto Il Contorno Decorato, evento conclusivo sostenuto da Regione Lombardia e Comune di Cologno Monzese (MI). L’iniziativa è finalizzata alla riqualificazione e valorizzazione dell’ambiente urbano con l’obiettivo di riappropriarsi delle superfici vandalizzate. 

Presentazione di Contorno Decorato presso Palazzo Lombardia (immagine via La Milano)
L’iniziativa

Nel corso dell’appuntamento sono stati proiettati i dipinti murali New Liberty realizzati a Cologno Monzese dagli oltre 400 allievi dei licei artistici di Milano e provincia. Un progetto innovativo – ha detto l’assessore regionale all’Autonomia e Cultura in un messaggio inviato a organizzatori e relatori – che risponde in modo originale a una criticità diffusa nel tessuto urbano delle nostre città: il sistematico inquinamento visivo di case, portoni, mura per mezzo di graffiti vandalici. L’assessore ha ringraziato i relatori e tutti gli studenti-artisti, i veri protagonisti dell’iniziativa, la Giunta di Cologno Monzese, il Presidente della Commissione Ambiente e Protezione Civile del Consiglio Regionale della Lombardia ed Enrico Olmari, ideatore e responsabile organizzativo del progetto.

Gli studenti a lavoro sulla realizzazione dei murales (immagine via Lombardia Notizie Online)

Il “Contorno Decorato” ha un duplice merito, sottolinea Stefano Galli, l’Assessore alla Cultura. Da un lato, continua, ha sottratto un’importante superficie cittadina, un muro lungo cento metri per due metri e mezzo di altezza, a un’anonima e grigia esistenza facile preda di vandalismi. Dall’altro, ha salvato questo ‘bordo’ di città coinvolgendo gli studenti e i docenti dei licei artistici e delle scuole d’arte di Milano e provincia“.

In copertina Palazzo Lombardia.

 

 

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NEWS | PAN Parco Amphitheatrum Naturae, a Milano in mostra i primi reperti

In occasione della manifestazione Museocity, che si è tenuta a Milano il 4/5/6 marzo scorso, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano ha aperto al pubblico la mostra “PAN Parco Amphitheatrum Naturae. L’anfiteatro di Mediolanum: lavori in corso. I primi reperti dagli scavi archeologici”.

©PAN Parco Amphitheatrum Naturae

Il progetto PAN

Lo scopo del progetto è quello di dare vita al più esteso parco archeologico della città metropolitana di Milano. I lavori, in accordo con il Comune di Milano, sono finanziati dal MiC, il Ministero della Cultura, insieme ai contributi di sponsor privati, tra cui TMC pubblicità, Prelios, Italia Nostra e Unipol Assicurazioni.

L’anfiteatro, secondo il progetto dell’architetto Attilio Stocchi, verrà ricostruito in bassorilievo rispettando la pianta dell’antica arena, avrà all’interno un viridiarum con 1.700 mq di siepi di bosso, ligustro e mirto, posto tra sculture e uccelli associati alla tradizione romana.

Il progetto di scavo ha rivelato interi settori delle fondazioni dell’anfiteatro. Gli archeologi, infatti, hanno riportato alla luce le gallerie sotterranee dell’anfiteatro di Mediolanum, lunghi tunnel che si sviluppavano sotto il piano dell’arena facilitando l’organizzazione dei giochi. Queste scoperte hanno permesso di conoscere (e dunque ricostruire) nuovi elementi della complessa struttura di uno tra i più imponenti monumenti da spettacolo costruiti in età romana. 

Per quanto riguarda i manufatti ceramici, è stato rinvenuto un ricco deposito di ceramiche di tradizione celtica databile al IV secolo a.C.

L’anfiteatro doveva dare il benvenuto all’antico insediamento celtico di Medhelan, conquistato dai romani nel 222 a.C.

Secondo gli archeologi è una possibile testimonianza della presenza, nel contesto di scavo, di un’area sacra più antica dell’insediamento di età età romana. 

©PAN Parco Amphitheatrum Naturae

Reperti in mostra

L’esposizione si concentra su di una prima selezione di reperti tra quelli recuperati nel corso delle indagini archeologiche propedeutiche alla realizzazione del Progetto PAN (Parco Amphitheatrum Naturae) tra il 2019 e il 2021. 

Nella mostra, allestita presso l’Antiquarium “Alda Levi”, troviamo alcune ceramiche di tradizione celtica ed oggetti d’uso quotidiano. È possibile ammirare frammenti della decorazione architettonica e scultorea dell’anfiteatro scampati allo spoglio sistematico del monumento fin dall’età antica.

L’esposizione costituisce la prima occasione per poter osservare questi reperti aggiungendo nuovi tasselli per la ricostruzione della storia di Mediolanum. Per ragioni di sicurezza, legate ai lavori attualmente in corso presso il cantiere, non è previsto al momento l’accesso agli scavi.

La mostra invece resterà aperta dal 4 marzo al 31 dicembre di quest’anno, visionabile dal martedì al sabato tra le ore 10.00 e le 15.00.

L’ingresso è gratuito ma è necessaria la prenotazione.

Per maggiori informazioni è possibile contattare la Segreteria organizzativa.

Locandina ©PAN Parco Amphitheatrum Naturae
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NEWS | Le recenti scoperte dall’anfiteatro romano di Milano: la conferenza online

In occasione delle Giornate europee  del patrimonio,  la Soprintendenza organizza  una conferenza online dedicata alle più recenti scoperte emerse nel corso degli scavi presso l’area dell’Anfiteatro romano di Milano dove è in corso la realizzazione del PAN (Parco Amphitheatrum naturae),  il più vasto parco archeologico di Milano, situato nel cuore della città.

Progetto PAN, una ricostruzione


I lavori, promossi e diretti dalla Soprintendente Antonella Ranaldi, in accordo con il Comune di Milano, sono realizzati con finanziamenti del Ministero della Cultura e grazie ai contributi di sponsorizzazioni private.

Durante la conferenza online del 25 settembre alle ore 15.00 interverranno: Antonella Ranaldi, Soprintendente ABAP per la città metropolitana di Milano; la dottoressa Anna Maria Fedeli, Responsabile dell’area archeologia della Soprintendenza e la dottoressa Francesca Roncoroni, funzionario archeologo.


In apertura sarà inoltre proiettato il video del regista John Bandieramonte che racconta gli scavi, commissionato dallo Sponsor TMC pubblicità.

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NEWS | Proseguono i lavori nell’Anfiteatro romano di Milano: l’apertura straordinaria

In occasione della Design Week, dal 6 al 10 settembre 2021, la Soprintendenza di Milano aprirà al pubblico uno dei cantieri archeologici più estesi e ricchi di rinvenimenti degli ultimi anni: l’area dell’Anfiteatro romano. È lì in corso la realizzazione di PAN – Parco Amphitheatrum naturae, il più vasto parco archeologico di Milano, situato nel cuore della città.

I lavori, promossi e diretti dalla Soprintendente Antonella Ranaldi in accordo con il Comune di Milano, sono realizzati con finanziamenti del MiC e grazie ai contributi di sponsorizzazioni private: TMC pubblicità, Prelios SGR e, per gli scavi archeologici, Italia Nostra.

Ricostruzione dell’Anfiteatro romano di Milano secondo il progetto PAN – Parco Amphitheatrum naturae

Per partecipare all’evento è obbligatoria la prenotazione tramite mail a sabap-mi.eventi@beniculturali.it e per l’accesso è necessario esibire la certificazione verde Covid19 (esclusi bambini fino a 12 anni e soggetti esenti con certificazione medica).

In copertina: i resti dell’anfiteatro romano di Milano (foto: Milanoevents.it).

Accadde oggi

ACCADDE OGGI | Anna Iberti, il volto simbolo della nascita della Repubblica Italiana

Correva il 15 giugno del 1946 quando questa foto, ritraente il volto di una ragazza sorridente che sbuca da un giornale, apparve nella copertina del settimanale Tempo. Da allora sono trascorsi circa 70 anni e il sorriso di questa ragazza ci accompagna ogni qualvolta ricorre la Festa della Repubblica.
Il suo sorriso, ormai diventato un’icona, rappresenta l’immagine della Repubblica e un simbolo di speranza per gli italiani. Un Paese appena nato che voleva andare avanti e cancellare gli anni di Mussolini, del fascismo, della guerra e della resistenza.

Fu una vera e propria svolta epocale per tutti, arrivando a concedere, tramite il suffragio universale, il diritto di voto alle donne. Per la prima volta, infatti, poterono votare alle urne per il referendum che decideva tra Repubblica e Monarchia e, anche per questo motivo, questa foto viene ricordata con molta emozione. Infatti, quel giorno del 1946 la presenza femminile nei seggi elettorali superava di gran lunga quella maschile, con circa 13 milioni di elettrici. La ragazza in foto rappresenta, difatti, tutte quelle donne che per anni erano state bistrattate e che erano viste come se fossero un gradino in basso rispetto agli uomini.

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Il murale con Anna Iberti svelato oggi a Milano

Per omaggiare Anna Iberti (così si chiamava la famosa ragazza della foto) oggi, 2 giugno 2021, a Milano le è stato dedicato un murale in cui, oltre all’iconico volto sorridente, sono ritratte anche le staffette partigiane e i bambini.

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ATTUALITÀ | L’arte è viva: le animazioni 3D di Monet

L’arte è viva nelle città italiane. A Milano, nella sala delle esposizioni «Mario Tapia Radic» in piazza Vittoria, gli amanti dell’arte potranno riavvicinarsi ai grandi capolavori; la tecnica del video mapping riprodurrà le fantastiche opere del pittore francese Monet attraverso l’animazione 3D.

Milano e l’arte

La mostra precedente (ottobre 2020), dedicata a Van Gogh, registrò un buon numero di visitatori nonostante l’interruzione improvvisa causata dalle regole sanitarie per prevenire la diffusione del Covid-19. La seguente iniziativa rientra nel piano di rilancio culturale della città e che durerà fino al 6 giugno. La mostra sarà formata da 10 opere dell’artista che permetteranno un excursus tra le indagini sulla natura e le tecniche pittoriche dell’autore.

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Lo stagno delle ninfee, armonia verde, 1899 (foto: Musée d’Orsay, Parigi)
Ideatore della mostra

Un ringraziamento per questa mostra va sicuramente allo studio di Luca Agnani e al suo team di esperti nella creazione di animazioni 3D. Lo studio è stato avviato nel 2010 e ha subito ottenuto un gran successo nel mondo della digital artNel 2013, oltre ad ottenere il terzo posto al concorso di video mapping Circle of Light di Mosca, produsse un video contenente l’animazione di 13 opere del pittore olandese Van Gogh chiamato Van Gogh Shadow.

Orari della mostra

La mostra è gratuita e aperta tutti i giorni:

  • da lunedì a sabato: 9 – 12, 14 – 18;
  • domenica: 14:30 – 18:30.

Per il sabato e la domenica sarà obbligatorio prenotarsi, mentre per i restanti giorni della settimana l’accesso sarà libero, ma sempre nel rispetto delle regole per il controllo della diffusione del virus (ingressi contingentati).

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NEWS | Milano, in via Zecca Vecchia riemerge una zona archeologica di 3800mq

A due passi dalla Biblioteca Ambrosiana di Milano è venuta alla luce una grande area di interesse archeologico. Si trova in via Zecca Vecchia, una zona circondata da palazzine in cui erano stati avviati dei lavori di edificazione di un albergo. In questo spazio, infatti, sede dell’ex garage/rimessa Sanremo e da poco demolito, la ditta ha interrotto le attività per indagare meglio il sito rinvenuto.

Quest’area è molto vicina alla zona di piazza San Sepolcro, dove si trovava il Foro romano di Mediolanum. Alla luce di ciò, gli archeologi prevedono uno scavo difficile e importante al medesimo tempo, atto a comprendere qualcosa in più riguardo la stratigrafia dell’area e ad identificare, quindi, le fasi di transizione. La Soprintendenza di Milano è già sul campo per coordinare le operazioni: Annamaria Fedeli ha ottenuto la direzione scientifica dello scavo; l’obiettivo è indagare non solo le preesistenze romane, ma anche le probabili tracce del periodo precedente. Purtroppo, le operazioni richiederanno tempo e l’impresa sarà abbastanza delicata: questa parte del centro milanese, soprattutto nel periodo fascista, ha subito opere di abbattimento e riedificazione.

via Zecca Vecchia
Via Zecca Vecchia (MI) vista dall’alto

(Immagine di copertina dal Corriere della Sera)

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NEWS | “AnthroDay”, arrivano i giorni dell’Antropologia pubblica a Milano

Dal 18 al 20 febbraio 2021, torna con oltre 40 appuntamenti virtuali “AnthroDay”, il World Anthropology DayAntropologia pubblica a Milano, l’edizione milanese dell’evento che celebra il sapere antropologico e le sue interazioni con gli ambiti più diversi della nostra società, organizzata dall’Università di Milano-Bicocca.

La rassegna prenderà il via il 18 febbraio, alle 14.30, con la conferenza online “Antropologia per non-antropologi. L’insegnamento dell’antropologia nella formazione delle figure professionali”. Dagli operatori sanitari, agli assistenti sociali, dagli artisti ai militari: nel corso dell’incontro si dialogherà su come il sapere antropologico contribuisca a formare professionisti in diversi campi.       

Dopo le performance dal vivo di New York, San Pietroburgo e Tel Aviv, sabato 20 febbraio alle 19.30, chiude l’AnthroDay 2021 l’anteprima mondiale del Live Grid MilanoUn progetto nato all’interno dell’opera partecipativa globale Human Signs, creata dall’artista Yuval Avital, in collaborazione con la coreografa e danzatrice Stefania Ballone, durante il periodo di confinamento per l’emergenza Covid-19. L’edizione milanese del Live Grid vedrà 16 grandi artisti riuniti negli spazi della “Casa degli artisti” per dare voce e corpo alle emozioni più intime e nascoste nate durante il periodo della pandemia. Una conversazione tra Yuval Avital e Stefania Ballone, moderata da Ivan Bargna (antropologo dell’Università di Milano-Bicocca) precederà lo spettacolo (ore 19).

“AnthroDay” promette un ricco programma

Incontri, workshop e mostre virtuali, gratuiti e aperti a tutti, completano il ricco programma di quest’anno. Eccone alcuni. Due appuntamenti si concentreranno sulla pratica dell’hacking, inteso come intervento di alterazione. Con il laboratorio “Hacking monuments” (19 febbraio) si andrà alla scoperta della relazione tra tre monumenti che sono stati oggetto di hackeraggio da parte di artisti e attivisiti (le statue di Cavour e di Montanelli a Milano e la statua del Nilo a Napoli) e i luoghi della città in cui sono inseriti. Nel corso del workshop “La barbie hackerata” (19 febbraio), attraverso la manipolazione di un corpo di plastica – quello della nota bambola- si analizzeranno le azioni che quotidianamente rivolgiamo ai nostri corpi e che diamo per scontate, osservandole con occhi diversi.

Con il Covid-19, anche i suoni del quotidiano e il nostro modo di ascoltarli sono cambiati. Esiste un input sonoro che ha contraddistinto, colpito o accompagnato la nostra esperienza pandemica? Il progetto Milano Suona propone un workshop auto-biografico (20 febbraio) per narrarsi partendo dai suoni di Milano. Ai partecipanti viene chiesto di presentarsi con una traccia sonora che sia legata al vissuto di questa pandemia. Società multietnica, cittadinanza e razzismo saranno i temi dell’incontro “Noi italiani neri. Conversazione sulla vita di chi indossa la pelle nera in Italia” (20 febbraio): una narrazione a 360 gradi che guardi, come fa l’antropologia, a tutto ciò che ci unisce e contrappone e agli effetti indotti da questi modi di relazione.

L’iscrizione alle singole attività è gratuita e obbligatoria entro il 16 febbraio al seguente link, dove sono disponibili anche i link per partecipare agli eventi di apertura e chiusura.

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NEWS | Anfiteatro di Milano, al lavoro per un enorme Parco

Per le Giornate del Patrimonio, il 10 e l’11 ottobre 2020, la Soprintendenza di Milano ha aperto alle visite il cantiere del Parco archeologico dell’Anfiteatro di Milano, dove sono in corso lavori di scavo e valorizzazione. Per la festività dei Lupercalia del 15 febbraio 2021 la Soprintendenza presenterà l’anteprima del video che racconta i rinvenimenti e il progetto “PAN Parco Amphitheatrum naturae”.

“Amphitheatrum Naturae”, Archeologia green a Milano

Ampliata l’area (da 12.000 a 22.300 mq) con l’annessione delle aree limitrofe degradate (10.000 mq) il Parco si estende ora all’intero sedime dell’antico dell’Anfiteatro. L’area di proprietà del Comune di Milano è stata destinata alla realizzazione di “PAN Parco Amphitheatrum Naturae“: un progetto di archeologia green di valorizzazione dell’area in un viridarium che con il verde ricalca e completa la pianta dell’antico Anfiteatro. Gli scavi eseguiti dalla Soprintendenza hanno riportato in luce le fondazione dell’Anfiteatro romano: ben 14 setti radiali delle gradinate intorno all’arena, la possibile Porta Triumphalis, l’orientamento, le dimensioni, il numero di arcate dell’Anfiteatro romano. Sarà questo, al temine dei lavori previsto entro il 2022, il più vasto parco archeologico di Milano, situato nel cuore della città con l’anfiteatro vegetale del Colosseo verde di Milano: PAN Parco Amphitheatrum Naturae, vicino alla fermata della M4 De Amicis-Anfiteatro.

La prospettiva è poi di crearne il fulcro di una passeggiata storico, archeologica, artistica nel verde dall’Anfiteatro; aggiungendo la visita agli ipogei di Sant’Aquilino, dove è possibile ammirare le pietre dell’Anfiteatro prelevate per costruire il mausoleo tardo antico, ultimamente restaurato. Per proseguire attraverso il parco delle Basiliche fino a Sant’Eustorgio in un unico parco di 10 ettari.

Milano
Il progetto di ricostruzione dell’Anfiteatro di Milano
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NEWS | Milano, a Palazzo Reale una mostra tutta al femminile

Il Palazzo Reale di Milano ospiterà dal 5 febbraio al 6 giugno 2021 la mostra Le signore dell’arte. Storie di donne tra ’500 e ’600

Sarà il Palazzo Reale di Milano a ospitare la mostra Le signore dell’arte. Storie di donne tra ’500 e ’600. L’evento è fissato dal 5 febbraio al 6 giugno 2021. Qui sarà possibile ammirare alcune tra le più grandi opere di ben trentaquattro artiste vissute tra il Cinquecento e il Seicento.  Saranno in totale centocinquanta le opere presentate alla mostra. Molte saranno più note, quali i quadri della pittrice Artemisia Gentileschi; altre pittrici, così come i loro quadri, sono meno conosciute: un esempio è la nobile romana Claudia del Bufalo. La mostra non solo è interessante perché ha come principale obiettivo quello di testimoniare la ricca e proficua vitalità intellettiva e artistica di molte donne, ma anche perché alcuni dipinti saranno esposti per la prima volta.

Un progetto ambizioso, con opere da ogni parte del mondo

Le opere esposte provengono da sessantasette prestigiose sedi museali, sia italiane sia internazionali, quali le Gallerie degli Uffizi, il Museo di Capodimonte, la Pinacoteca di Brera, il Castello Sforzesco, la Galleria Nazionale dell’Umbria, la Galleria Borghese, i Musei Reali di Torino, la Pinacoteca Nazionale di Bologna, il Musée des Beaux Arts di Marsiglia e il Muzeum Narodowe di Poznan in Polonia.  L’esposizione si inserisce nell’ambito del palinsesto I talenti delle donne, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, che fino ad aprile 2021 intende focalizzare l’attenzione sulle donne, sulle loro opere e le loro capacità. Il progetto espositivo è realizzato con il sostegno di Fondazione Bracco, principale sponsor della mostra. 

Artemisia Gentileschi, Giuditta che decapita Oloferne (1620 ca.)

 
Artemisia Gentileschi, una vita nelle sue tele

Tra tutte le pittrici che saranno presenti tra le sale di Palazzo Reale, sicuramente la stella più luminosa sarà Artemisia Gentileschi.

Figlia del pittore Orazio Gentileschi, è nata a Roma nel 1593. Artista e imprenditrice, è diventata celebre per i suoi meravigliosi dipinti ma anche, purtroppo, per le tristi vicende biografiche di cui è stata protagonista. Suo padre crebbe la sua passione verso quest’arte, fino a fare con lei alcune collaborazioni nel suo atelier. Artemisia apprese quindi l’arte della pittura dal padre, perché non poteva accedere agli atelier come gli altri uomini. È evidente dai suoi quadri l’influenza di Caravaggio,  in particolar modo per l’utilizzo della luce.

Altre pittrici che saranno presenti nella mostra

 Molte sono le pittrici che tra il Cinquecento e il Seicento hanno dato sfoggio della loro maestria, Sofonisba Anguissola, nata a Cremona dal nobile Amilcare, amatore d’arte, e da Bianca Ponzone. Ella visse oltre dieci anni alla corte di Filippo II a Madrid, per poi spostarsi in Sicilia. Celebri sono le sue opere come la Partita e scacchi (1555) e la Pala della Madonna dell’Itria (1578).

Una pittrice bolognese è invece Lavinia Fontana, figlia del pittore manierista Prospero Fontana. Di lei saranno in mostra quattordici opere, tra cui l’Autoritratto nello studio (1579) e la Consacrazione alla Vergine (1599). Degne di nota sono anche la pittrice bolognese Elisabetta Sirani e le pittrici Ginevra Cantofoli, Fede Galizia, con l’iconica Giuditta con la testa di Oloferne (1596) e, infine, Giovanna Garzoni.