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NEWS | “ParCo Green”, il lato verde del Parco archeologico del Colosseo

In occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio, che ricorre domenica 14 marzo, il Parco archeologico del Colosseo presenta il progetto “Parco Green”.


Dal 14 marzo, sarà online la pagina “ParCo Green“, curata da Francesca Boldrighini, con tutte le informazioni sulle attività. Si tratterà di iniziative con lo scopo di valorizzare l’ambiente naturale del Parco e di dare un contributo all’economia sostenibile.

“Il Parco archeologico del Colosseo ha un patrimonio verde unico al mondo” dichiara la Direttrice Alfonsina Russo. Per questo, da sempre, ci impegniamo al massimo per proteggerlo e valorizzarlo; tutto attraverso il nostro contributo alla crescita di un’economia sostenibile in senso più ampio: infondendo nel nostro pubblico la consapevolezza che la tutela dell’ambiente è compito di ognuno di noi“.

Logo del “PArCo Green”

 

Un ParCo naturale

Il Parco del Colosseo, infatti, non è solo un sito archeologico, ma anche una grande area verde che comprende il Foro Romano ed il Palatino; si estende per ben 40 ettari nel cuore della città di Roma. Un “parco naturale” in cui la vegetazione spontanea convive con i grandi alberi, allo scopo di far rivivere lo spirito dei giardini imperiali e dei rinascimentali Horti Farnesiani. Quest’area verde è inoltre stata scelta come habitat da una nutrita fauna di piccoli mammiferi; vi abitano rettili, insetti e uccelli. Per questo il Parco ha cercato di tutelare e valorizzare anche il suo straordinario patrimonio naturale; ha dato vita a numerosi progetti volti a ridurre l’impatto ambientale, diminuire l’inquinamento, conservare l’ecosistema e la biodiversità


Rosa canina in fiore presso le Arcate Severiane (©PArCo Green)

Particolare attenzione ha la vegetazione presente nel ParCo, curando alberi e arbusti e sfruttando al meglio le loro proprietà naturali, con delle iniziative dell’architetta Gabriella Strano. Con il progetto L’olio del PArCo, realizzato in collaborazione con Coldiretti, si raccolgono i frutti dei quasi 200 alberi di ulivo presenti nell’area. Un recupero virtuoso che ha portato alla produzione dell’olio del Palatino, Extra Vergine di Oliva, da alberature non trattate, già al secondo anno di produzione.

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Olio e vino del Palatino (©PArCo)

“Uva Pantastica” per un ParCo Green

È invece prevista la messa a dimora di un antico vitigno autoctono, la cosiddetta “Uva Pantastica”. L’uva sarà piantata nella “Vigna Barberini”, una delle aree del Palatino adibite a vigna in epoca rinascimentale. Si vuole così preservare e rinnovare il legame con l’antica tradizione agricola del ParCo. Proprio ai piedi delle capanne romulee, l’Associazione di Promozione Sociale Comitato Mura Latine, con il progetto “GRABees – Il Miele di Roma”, ha messo a dimora di 4 arnie e organizzato un percorso didattico-ambientale sull’allevamento delle api e la produzione del miele chiamato “Ambrosia del Palatino”. Per sfruttare le proprietà purificatrici e anti-inquinanti delle piante, è stata piantata sul versante meridionale del Palatino una “barriera antismog”; è composta da arbusti noti per la loro capacità di assorbire il particolato e gli inquinanti gassosi pericolosi per l’ambiente e la salute umana.

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La Vigna Barberini (© PArCo Green) 

I piccoli abitatori del ParCo

Il “ParCo Green” coinvolge anche la fauna: il progetto SPECTIO, curato da Andrea Schiappelli, vuole studiare le abitudini della fauna e dell’avifauna locale. Primo atto del progetto, la definizione del protocollo d’intesa con Ornis Italica, associazione non profit già presente nel PArCo per monitorare la vita dei gabbiani e la pubblicare una rubrica bisettimanale sui social.

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Un gheppio fotografato nel ParCo (© PArCo Green)

Green anche nei restauri

Ma nel PArCo l’approccio green riguarda anche la modalità di manutenzione e restauro del patrimonio architettonico e monumentale. Sono i progetti di restauro ecosostenibile che coinvolgono due grandi monumenti del Foro Romano, l’Arco di Settimio Severo e la Basilica Emilia. Il primo, curato da Federica Rinaldi e Alessandro Lugari, sperimenterà il processo di ristabilimento della coesione delle superfici con bio-consolidamento tramite batteri carbonatogeni. Il secondo, ideato da Fiorangela Fazio, con la Collaborazione di Tecnoel S.r.l., sfrutterà l’azione di proteine e lipidi per rimuovere le patine biologiche dalle superfici senza produrre esalazioni tossiche né rifiuti speciali.
 
Infine, il Servizio Educazione Didattica e Formazione ha realizzato due progetti per coinvolgere i nostri visitatori più giovani: il percorso I nostri amici alberi del PArCo aiuterà i più piccoli a comprendere l’importanza  di questi amici un po’ speciali; con il gioco interattivo PArCo Volante, a cura di Andrea Schiappelli, Silvio Costa ed Elena Ferrari, sarà invece possibile salire su un drone virtuale, rispondendo a quiz in volo sul Palatino

Fioritura di alberi di pesco nel Foro Romano (© ParCo Green)

Per l’occasione è stata creata una serie di gadget con il logo “Parco Green” che saranno distribuiti ai visitatori non appena sarà possibile riprendere le attività in presenza.

In copertina: fioritura primaverile alla Domus Flavia (© PArCo Green).