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NEWS | Mostra “Tota Italia”, le porte delle Scuderie del Quirinale si apriranno di notte

In occasione della XVII edizione della Notte Europea dei Musei, prevista per sabato 3 luglio 2021, le Scuderie del Quirinale promuovono l’apertura straordinaria della mostra Tota Italia. Alle origini di una Nazione, visitabile dalle 20.00 alle 22.00 (ultimo ingresso alle ore 21.00) al costo simbolico di un euro.

Tota Italia, il grande lascito di Ottaviano Augusto

Il titolo della mostra riprende il giuramento di un uomo che per primo, duemila anni fa, unificò l’Italia in un territorio omogeneo. Si tratta di Ottaviano Augusto, che unificò il territorio italiano sotto le insegne di Roma, mantenendo quella divisione in regioni che testimonia la varietà e la ricchezza culturale del nostro Paese e delle sue tradizioni. Esposti reperti appartenenti all’epoca preromana e romana, dal IV secolo a.C. all’età giulio-claudia. La mostra racconterà di questo lungo processo di unificazione, ponendo l’accento sulla trasformazione di un territorio assai variegato prima e dopo l’arrivo di Roma.

Ritratto di Augusto con capite velato del tipo “Prima Porta”, in mostra alle Scuderie per Tota Italia

L’organizzazione

Tota Italia. Alle origini di una nazione è stata curata da Massimo Osanna e Stéphane Verger; Osanna è direttore generale dei Musei e Verger è il nuovo direttore del Museo Nazionale Romano. L’iniziativa si inserisce nel circuito delle Notti dedicate alla Cultura, promosse dal Ministero della Cultura francese e patrocinate dall’UNESCO, dal Consiglio d’Europa e dall’ICOM. Non è necessaria la prenotazione e i biglietti possono essere acquistati la sera stessa direttamente alle Scuderie del Quirinale.

Le Scuderie del Quirinale per Tota Italia

Le Scuderie del Quirinale, conosciute anche con il nome storico di Scuderie papali del Quirinale, furono costruite nel 1722 in un terreno di proprietà della famiglia Colonna. Le due fasi di costruzione (1722 e 1732) si devono a due pontefici: Innocenzo XIII e Clemente XII. L’edificio ha mantenuto la funzione di scuderia fino al 1938, anno in cui divenne un’autorimessa. Negli anni ’80 conobbe la sua prima destinazione in funzione espositiva con il museo delle carrozze. Restaurato alla fine degli anni ’90, venne inaugurato nel 2000 dall’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, che lo concesse al Comune di Roma. Da allora, ospita grandi mostre di richiamo internazionale ed è una delle sedi per mostre d’arte temporanee più visitate di Roma, insieme al Vittoriano.

Le Scuderie del Quirinale, Roma
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NEWS | Scavi Populonia-Venturina Terme, una sfida anti Covid

Trust Sostratos e la Soprintendenza archeologica per le province di Pisa e Livorno aprono le iscrizioni alla campagna di scavo 2021 per Populonia-Venturina Terme.

L’impossibilità di una vita sociale con almeno la parvenza di normalità, ha condotto all’immobilismo individuale recidendo bruscamente la coltivazione delle passioni che alimentano il nostro animo; stupirebbe molto, pertanto, la scelta di avviare una campagna di scavo archeologico in tempi di COVID-19. Trust Sostratos Onlus e la Soprintendenza archeologica per le province di Pisa e Livorno, invece, sfidano il virus ed aprono ufficialmente le iscrizioni alla campagna di scavo 2021 per Populonia-Venturina Terme.

Populonia-Venturina
Necropoli delle grotte, Populonia

Dal 6 aprile al 27 agosto, o studenti, armatevi di trowels e scarpe antinfortunistiche! Dalle ore 08:00 alle 16:00 scavo, rilievo e documentazione di due necropoli (etrusca e romana). Ça va sans dire, nel pieno rispetto delle normative anti Covid vigenti e previa effettuazione di test sierologico o tampone. 

Una scelta coraggiosa dunque, un azzardo probabilmente, ma al contempo un barlume di speranza ed apparente normalità per i trowels addicted che, oltretutto, saranno calorosamente abbracciati dal suggestivo panorama che la Maremma Livornese e Grossetana possono vantare in piena Val di Cornia.

Di seguito i turni: 6-16 Aprile; 19-30 Aprile; 3-15 Maggio; 17-29 Maggio; 31 Maggio – 18 Giugno; 21 Giugno – 2 Luglio; 5-17 Luglio; 19-30 Luglio; 2-14 Agosto; 16-27 Agosto.

Per info ed iscrizioni: scavoporcareccia@libero.it o alessandro.viesti@sostratos.it

 

 

 

 

 

 

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NEWS | MiBACT sostituito da Ministero della Cultura (MiC) e Ministero del Turismo

Il MiBACT non esiste più.  Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo si divide in due dicasteri diversi. Da questa divisione nasce il Ministero del Turismo, guidato da Massimo Garavaglia

MiBACT
Dario Franceschini, ministro alla Cultura

Il Ministero della Cultura, il cui acronimo adesso è MiC, è guidato da Dario Franceschini; è stato riconfermato lo scorso 12 febbraio, giorno in cui il Premier Mario Draghi ha formato la propria squadra di governo.

Le attività concernenti il Turismo continueranno a essere svolte dal MiBACT fino al prossimo 31 marzo. Dopo quella data: “le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di turismo, eccettuate quelle attribuite, anche dal presente decreto, ad altri ministeri o ad agenzie, e fatte salve in ogni caso le funzioni conferite dalla vigente legislazione alle regioni e agli enti locali” saranno materia del nuovo ministero. 

Sede del Ministero della Cultura, Roma

Notizie positive arrivano dal nuovo Ministero che annuncia una possibile riapertura di cinema e teatri in zona gialla e dei musei nel fine settimana (esclusivamente su prenotazione) a partire dal 27 marzo. Dice il Ministro: “L’impegno è ripartire il prima possibile perché la Cultura è il vero motore della ripresa”.

 

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NEWS | Polemica sulla nomina del Dir. Zuchtriegel, dimissioni nel comitato scientifico

A pochi giorni dalla nomina del trentanovenne Gabriel Zuchtriegel, come successore di Massimo Osanna alla direzione del Parco Archeologico di Pompei, scoppia la polemica. Infatti, due dei quattro membri del comitato scientifico rassegnano le dimissioni, affermando la mancanza delle credenziali adeguate alla carica del nuovo direttore.

Chi sono i due contro la nomina di Zuchtriegel

Si tratta di Irene Brigantini, archeologa, ex-MiBACT dal 1981 e Professoressa all’Università L’Orientale di Napoli, e Stefano De Caro, ex direttore dell’Ufficio Scavi di Pompei ed ex Direttore generale dei Beni archeologici. All’interno dalla lettera di dimissioni al Direttore Generale dei Musei del MiBACT Massimo Osanna, riportata dall’ANSA, dichiarano: 

“Con decisione irrevocabile ed effetto immediato abbiamo deciso di dare le dimissioni. Con vivo disappunto, riteniamo non sussistano le condizioni minime per collaborare con il suo successore“.

Il nuovo Direttore Zuchtriegel, ex direttore del Parco Archeologico di Paestum, vanta un curriculum di tutto rispetto, che ha condotto il Ministro Franceschini alla sua nomina tra i tre candidati presentatigli.

Difatti, rapidamente è giunta la risposta del Dir. Osanna:

“Francamente non capisco la polemica. Zuchtriegel ha un curriculum scientifico eccellente, a Paestum ha fatto benissimo e a Pompei assicurerà una gestione del sito in piena continuità con quanto fatto da me in questi ultimi anni per il grande Progetto Pompei. Il fatto che Zuchtriegel abbia appena quarant’anni non penso possa essere motivo per non ritenerlo all’altezza. Anzi, credo che sia un valore ed un grande segnale di apertura verso le nuove generazioni“.

Anche il Ministro Franceschini dichiara di aspettarsi grandi risultati dal nuovo incaricato, sostenendo la sua scelta e ricordando il magnifico lavoro svolto a Paestum. Gabriel Zuchtriegel non è di certo il primo ad assumere il compito di direttore nel settore archeologico a meno di quarant’anni. Infatti, il Direttore del Museo Egizio di Torino, Christian Greco, fu incaricato alla medesima età e ha svolto un lavoro eccellente.

Gabriel Zuchtriegel e il Ministro Franceschini.

 

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NEWS | Chiude il Museo Archeologico Nazionale “La Civitella” di Chieti

Il Museo Archeologico Nazionale “La Civitella” di Chieti il 3 Febbraio 2021 rende ufficiale la notizia della sua chiusura. Nonostante la sofferenza dei musei a causa del periodo di chiusura dovuto alla pandemia, il museo verrà chiuso per un’altra motivazione, mancanza di personale.

“La Civitella” aperto nel 2000 per valorizzare il territorio teatino, dal progetto dell’architetto Ettore de Lellis ospita la collezione archeologica più importante di questa zona. Sono qui conservati reperti provenienti dagli scavi dei templi, dell’anfiteatro e della collezione dell’erudito Vincenzo Zecca. Una collezione che copre la storia dal Paleolitico al 1800, con i manufatti dell’Antiquarium Teatino, dell’area archeologica di Chieti e dell’area marrucina.

Ufficialmente il Museo risulta chiuso temporaneamente per lavori di manutenzione e personale in ferie non godute, come ha affermato la direttrice generale regionale Mariastella Margozzi, senza però specificare quante e quali sale abbiano necessità di lavori e quando il museo riaprirà al pubblico.

“Vale la pena riflettere su questa perdita, che sarà spero non definitiva ma dolorosa”. Dichiara l’ex direttrice del museo Alice Campanelli che inoltre ribatte che il problema del personale è reale, infatti anche prima della chiusura di questo periodo il museo era visitabile appena 10 ore a settimana. 

Un museo che ha restituito la dignità storica alla città di Chieti, moderno e sede di numerose iniziative didattiche coinvolgenti per i giovani, rischia di non aprire più le sue porte se le istituzioni non interverranno.

Dalle ultime notizie si stanno valutando soluzioni “tampone”, come spesso accade in assenza di fondi, ad opera della Direzione regionale dei musei dell’Abruzzo, polo del MiBACT. Personale volontario, supporto di società in-house private potrebbero portare avanti la fruizione e la valorizzazione di “La Civitella”, ma a discapito della tutela. 

Si spera in un intervento responsabile

Civitella
Sala dei Frontoni, Museo Archeologico Nazionale “La Civitella”, Chieti.

 

 

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NEWS | Un nuovo strumento a tutela dei lavoratori della Cultura

Nasce il Tavolo permanente per i lavoratori della Cultura pesantemente colpiti dall’emergenza sanitaria ancora in corso; il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, ha firmato ieri il decreto ministeriale che lo istituisce ufficialmente. 

“Nasce il tavolo permanente per i lavoratori dei musei, degli archivi e delle biblioteche. Un nuovo spazio per un costante ascolto delle esigenze dei professionisti di uno dei settori maggiormente colpiti dalla pandemia” – così ha commentato il ministro Franceschini. “In vista delle misure di rilancio si rafforza così il dialogo e il confronto già intrapreso”.

Tavolo
Il Ministro Franceschini

Il tavolo è presieduto dal Direttore generale Musei, Massimo Osanna, ed è composto dalle organizzazioni sindacali e dalle associazioni di settore. Vi partecipano anche il Direttore generale Archivi, il Direttore generale Biblioteche e diritto d’autore e i rappresentanti delle istituzioni culturali.

Il Tavolo vuole esaminare tutte le problematiche delle istituzioni legate al protrarsi della pandemia per capire come affrontarle. Si spera, però, che possa continuare a svolgere il suo compito di condivisione, dibattito e mediazione anche dopo l’emergenza.

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NEWS | Pompei, i dieci “finalisti” candidati alla direzione del Parco archeologico

A Novembre 2020, Dario Franceschini aveva nominato una commissione per la selezione del nuovo direttore di uno dei siti archeologici più famosi al mondo: Pompei.

Per la posizione di Direttore generale del Parco archeologico di Pompei si erano candidati in 44, il 23% dei quali stranieri. La commissione è presieduta da Marta Cartabia, Presidente emerita della Corte costituzionale e Professoressa Ordinaria di Diritto Costituzionale alla Bocconi.
Una commissione composta da esperti di alto livello scientifico – ha commentato il ministro Franceschini – che lavorerà nei prossimi mesi per selezionare il miglior profilo possibile per l’incarico di direttore del Parco archeologico di Pompei. Uno dei siti più famosi al mondo che rappresenta un’importante storia di rinascita del patrimonio culturale italiano degli ultimi anni. Alla commissione  gli auguri di buon lavoro.

Massimo Osanna, da oggi, lascia la guida degli scavi e non sarà più il Direttore Generale del Parco Archeologico di Pompei. Tuttavia, svolgerà un nuovo ruolo all’interno del Ministero dei Beni Culturali, diventando il nuovo Direttore Generale dei Musei Italiani.

I finalisti

Giunge oggi la notizia dell’individuazione dei 10 “finalisti” su 44 che avevano fatto domanda.

La lista, che viene presentata in ordine alfabetico in modo da non rendere noti i punteggi di partenza, è stata pubblicata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

La procedura prevede colloqui con i candidati, che si terranno nelle date del 10 e dell’11 febbraio presso la sede del MIBACT, in Via del Collegio Romano a Roma. A seguito dei colloqui ci sarà un’ulteriore scrematura e saranno individuati tre nominativi. Spetterà poi al Ministro Franceschini la scelta finale.

La nomina del nuovo direttore sarà resa nota entro il 31 marzo.

Di seguito la lista con i nominativi in ordine alfabetico:

  1. Giovanni Di Pasquale
  2. Maria Paola Guidobaldi
  3. Giuseppe Carmelo Parello
  4. Renata Picone
  5. Federica Rinaldi
  6. Mirella Serlorenzi
  7. Francesco Sirano
  8. Pierfrancesco Talamo
  9. Giuliano Volpe
  10. Gabriel Zuchtriegel
Via delle Scuole, Pompei (© Wikimedia Commons)

Tra i finalisti, inoltre, spiccano i nomi di Francesco Sirano (attuale Direttore del Parco archeologico di Ercolano); Gabriel Zuchtriegel (attuale Direttore del Parco archeologico di Paestum e Velia); Maria Paola Guidobaldi (già Direttore degli scavi di Ercolano prima dell’autonomia gestionale) e, infine, Pierfrancesco Talamo (direttore nel 2019 dell’allora regionale Parco dei Campi Flegrei). Interessante la candidatura di Giuliano Volpe, accademico e archeologo, che tra il 2014 e il 2018 è stato Presidente del Consiglio Superiore per i Beni Culturali e paesaggistici del MIBACT, partecipando alla cosiddetta “Riforma Franceschini”.

Non ci resta che attendere l’ultimazione delle ultime battute per scoprire chi sarà il nuovo Direttore generale del Parco archeologico di Pompei.

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NEWS | “La Cultura non Isola”, Procida nominata Capitale della Cultura 2022

Il ministro Dario Franceschini ha annunciato questa mattina, in diretta sulla piattaforma Zoom, il nome della Capitale della Cultura per il 2022. Sarà Procida, piccola isola gioiello della Campania, scelta tra le dieci finaliste.

La selezione è stata svolta da una giuria di esperti presieduta dal prof. Stefano Baia Curioni, Direttore della Fondazione Palazzo Te di Mantova.

Il progetto presentato da Procida, dal titolo “La Cultura non Isola”, si è rivelato vincente: ha puntato su esperienze di innovazione sociale e sulla centralità di un modello di vita urbana attiva, orientata alla cultura e ai desideri della comunità. Procida si presenta, dunque, come “l’isola che non isola, laboratorio culturale di felicità sociale”.   

Queste le motivazioni della giuria, lette questa mattina dal Ministro:

Il progetto culturale presenta elementi di attrattività e qualità di livello eccellente. Il contesto di sostegni locali e regionali pubblici e privati è ben strutturato; la dimensione patrimoniale e paesaggistica del luogo è straordinaria; la dimensione laboratoriale, che comprende aspetti sociali e di diffusione tecnologica è dedicata alle isole tirreniche, ma è rilevante per tutte le realtà delle piccole isole mediterranee. Il progetto potrebbe determinare, grazie alla combinazione di questi fattori, un’autentica discontinuità nel territorio e rappresentare un modello per i processi sostenibili di sviluppo a base culturale delle realtà isolane e costiere del paese. Il progetto è, inoltre, capace di trasmettere un messaggio poetico, una visione della cultura, che dalla piccola realtà dell’isola si estende come un augurio per tutti noi, al paese, nei mesi che ci attendono. La capitale italiana della cultura 2022 è Procida”.

Qui il link per rivedere il video della proclamazione.

Articolo a cura di Giorgia Greco

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NEWS | “Strategia Fotografia 2020”, vince il Museo Civico di Petralia Sottana (PA)

Il Museo Civico  Antonio Collisani di Petralia Sottana (PA) si aggiudica la vittoria dell’avviso Strategia Fotografia 2020; l’avviso, emanato dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea (Dgcc) del MIBACT, proponeva la promozione e la valorizzazione della memoria fotografica in Italia e all’estero. La fotografia è intesa come patrimonio storico e linguaggio contemporaneo, memoria, espressione e comprensione del reale, utile all’inclusione e all’accrescimento di una sensibilità critica autonoma da parte dei cittadini, come si leggeva nell’avviso.

Locandina dell’avviso MIBACT
 
Il progetto

L’avviso prevedeva quattro linee di azione relative a: acquisizione, committenza, conservazione e valorizzazione del patrimonio fotografico, storico e contemporaneo, in Italia e all’estero.

Il progetto del Collisani occupa il quarto posto nella graduatoria nazionale con il titolo Madonie_Paesaggi. 1973/2021. Il Comune di Petralia Sottana è, in convenzione con l’Ente Parco delle Madonie e l’Accademia di Belle Arti, partner del progetto; le fotografie sono commissionate ad autori contemporanei.

Una delle fotografie patrimonio storico e memoria (Palermo Today)

I partecipanti lavoreranno in residenze d’artista a Petralia Sottana, per svolgere attività di incontro con la comunità, con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Palermo e con le scuole del territorio. Infatti, sono previsti incontri, talk, seminari e attività didattiche. Il progetto si svolgerà lungo tutto l’anno, in modo da tenere sempre alta l’attenzione sulle attività del museo e sulla programmazione delle residenze.

Inoltre, al progetto saranno abbinate anche le realizzazioni di mostre con la tematica del paesaggio, cercando sempre una relazione con le opere fotografiche contemporanee e la progettazione educativa – rivolta alle scuole del comprensorio -, basata sul concetto di paesaggio.

Madonie Paesaggi, una delle immagini (Guidasicilia)

Il nuovo progetto verrà valorizzato in un ampio ambito europeo grazie alla realizzazione di un libro e all’influenza dei principali autori provenienti dal Nord Italia, dalla Germania e dal Portogallo; gli autori invitati sono: Paulo Catrica (fotografo e docente in Accademia di Belle Arti a Lisbona), Guido Guidi (fotografo e docente in varie università italiane), Maria Vittoria Trovato e sei autori del gruppo Presente Infinito.

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NEWS | Terremoto in Croazia, l’Italia invia i “Caschi blu della cultura”

Il MiBACT ha inviato in Croazia un gruppo ristretto di esperti, per contribuire al monitoraggio e alla salvaguardia dei beni culturali danneggiati dal terremoto lo scorso 29 Dicembre. 

Petrinja
La città di Petrinja devastata dal sisma

Il terremoto di magnitudo 6.4 della scala Richter ha colpito la Croazia, in particolare la regione di Petrinja, pochi giorni prima di Capodanno. La scossa però non è stata l’ultima: continua ancora il cosiddetto “sciame sismico”, ovvero una serie di scosse di media e bassa intensità. Questa attività sismica, oltre a provocare gravi problemi nella gestione dell’emergenza per migliaia di persone, crea ogni giorno ulteriori danni agli immobili e ai beni culturali, come palazzi storici e chiese.

Per tale motivo, il MiBACT ha inviato un gruppo di tre “Caschi blu della cultura”: avranno il compito di verificare i danni subiti dal patrimonio culturale croato. A renderlo noto è il ministro Dario Franceschini, che sottolinea la necessità che la comunità internazionale e l’Unione Europea si dotino al più presto di meccanismi di solidarietà per la protezione del patrimonio culturale, individuando, così come già avviene per la protezione civile, meccanismi rapidi e automatici per gli interventi di tutela a seguito di calamità naturale. Anche per i beni culturali – ha concluso il ministro – le prime ore sono fondamentali per salvare opere e luoghi patrimonio dell’umanità.

Chi sono i Caschi Blu della cultura

La task force dei “Caschi Blu per la cultura”, composta per intero da italiani, con sede a Torino, è nata ufficialmente dall’intesa siglata nel febbraio 2016 tra il Governo italiano e l’Unesco. “Unite4Heritage” è l’accordo che ha permesso la formazione di un contingente costituito da Carabinieri del Comando per la tutela del patrimonio culturale, oltre a storici dell’arte, studiosi e restauratori dei principali istituti pubblici nel campo del restauro (Istituto Centrale per il Restauro, Opificio delle pietre dure di Firenze, Istituto centrale per la conservazione e il restauro del patrimonio archivistico e librario, Istituto centrale per il catalogo e la documentazione).

Il compito della task force, oggi composta da circa 80 unità, arruolate tra le forze dell’ordine e gli esperti del MiBACT, è intervenire, su richiesta di uno Stato che stia affrontando una crisi o una catastrofe naturale, per stimare i danni al patrimonio culturale, pianificare azioni di salvaguardia, fornire supervisione tecnica e formazione. Si entra nel corpo su base volontaria, se si è già all’interno del Comando Tutela dei Carabinieri o si lavora per un istituto statale legato al MiBACT.

caschi blu della cultura
Il MiBACT invia i “Caschi blu della Cultura”
Cosa faranno in Croazia i nostri esperti

I tre Caschi blu inviati dal Governo italiano in Croazia sono due carabinieri del Comando Tutela del Patrimonio Culturale e un esperto restauratore dell’Istituto Centrale per il Restauro. Il team sarà di appoggio ad una squadra croata di esperti, al fine di mettere in sicurezza i beni e i monumenti danneggiati. Gli esperti italiani, a causa delle ripetute emergenze sismiche del nostro Paese, sono, in questo momento, tra i più qualificati al mondo per intervenire sui beni danneggiati da un terremoto. 

Certo, è un minuscolo aiuto nel mare degli interventi post-sisma. L’esperienza del terremoto del 2016 insegna che sono necessari centinaia di esperti e di interventi tra messa in sicurezza, restauro, approntamento dei depositi e attività ausiliarie. Tuttavia, è importante che i Paesi dell’Unione Europea collaborino prontamente tra loro in ambito culturale oltre che politico. 

Recupero e messa in  sicurezza Museo di Amatrice
I Carabinieri del Comando Tutela a lavoro ad Amatrice dopo il sisma del 2016

Paolo Iannelli, dirigente del Servizio Emergenze e Ricostruzioni della Direzione Generale per la sicurezza del patrimonio del MiBACT, sottolinea che questa missione è un’ulteriore posso avanti rispetto alle missioni finora realizzate, perché interviene in una situazione ancora emergenziale nelle aree maggiormente colpite dal terremoto e ancora soggette a scosse di assestamento.

La Croazia ringrazia l’Italia

Nina Obiljien Koržinek, Ministro della Cultura del governo Croato, ha ringraziato il suo omologo italiano, il ministro Franceschini, scrivendo: La vostra offerta di assisterci in quest’area con conoscenze e capacità di enorme valore è di grande importanza per noi. Il terremoto ha provocato danni ingenti nelle città di Petrinja, Sisak e Glina ed è stato avvertito anche a Zagabria, provocando l’ulteriore deterioramento di monumenti già danneggiati (dal sisma dello scorso 20 Marzo, ndr).