ATTUALITÀ | “1M Sotto la Metro”, la metropolitana di Roma si colora di arte digitale
La metro C di Roma è la sede scelta per ospitare una straordinaria iniziativa, coinvolgente e stimolante: una galleria d’arte diffusa a disposizione dei viaggiatori. Il progetto, 1M Sotto la Metro, è realizzato da Atac S.p.A. in collaborazione con Fusolab 2.0. Una mostra d’arte diffusa interattiva metropolitana che coinvolge 15 artisti del panorama internazionale e altrettante fermate della metro C.
Si tratta di una serie di opere d’arte digitali che arricchiranno e allieteranno l’esperienza del viaggio in metropolitana. «L’obiettivo» – sottolinea Atac – «è quello di regalare un momento di creatività ai passeggeri che potranno ammirare le opere esposte e interagire con esse».
Sono previste tre edizioni del progetto, curato da Arianna Forte: maggio 2021, dicembre 2021 e dicembre 2022, con la collaborazione di 15 artisti e il coinvolgimento di altrettante fermate della metro di Roma. La prima edizione, presentata il 21 maggio, si svolgerà dal 26 al 28 maggio, dalle ore 15.00 alle ore 21.00. Un’edizione che prevede l’istallazione di 6 opere in 5 stazioni della metro C: Teano, Gardenie, Malatesta, Pigneto e Torre Maura.
A Torre Maura è destinata la guest installation “Do ut Das” di Tamara Ceddi. E no, “Das” non è un errore; è un gioco di parole che sta per “Distributore Automatico Storie”. «Questa installazione – spiega Atac – si aziona ogni volta che il cliente inserisce un biglietto o un abbonamento. Una volta validato il titolo, l’opera restituisce una storia/poesia stampata su uno scontrino. Si tratta di un’istallazione innovativa, che si avvale della collaborazione de I Poeti der Trullo e il loro movimento poetico “Metroromanticismo“, in cui la città è vista come un immenso supporto su cui scrivere poesie».
Un’iniziativa da non perdere, dunque, per i fortunati che si trovano a Roma in questi giorni. Un’arte digitale che però è fortemente inclusiva e interattiva. Un’arte in grado di connettere persone, territorio e rete; in grado, anche, di dare forma e nuova vita alla città, con la collaborazione e la partecipazione attiva del cittadino-spettatore.