ABRUZZO | L’ Eremo di San Bartolomeo in Legio (PE)
Nel cuore del Parco Nazionale della Majella, nel comune di Roccamorice, in provincia di Pescara, si trova L’Eremo di San Bartolomeo in Legio.
Le origini
Le sue origini sono anteriori all’anno Mille. Nel 1250 Pietro da Morrone, che sarebbe poi diventato Papà Celestino V, lo restaurò e vi si stabilì per circa due anni.
La struttura dell’Eremo
L’eremo è incastonato nella roccia, a 700 metri d’altezza.
Due vani, preceduti da una piccola cappella, costituiscono gli ambienti abitativi in cui vivevano gli eremiti. Sull’altare è posta la statua lignea di San Bartolomeo. Il santo è raffigurato con un coltello in mano, riferimento al tipo di martirio che dovette subire: lo scorticamento.
Sulla parete sinistra della cappella c’è una vaschetta che raccoglie l’acqua che trasuda dalla pietra, ritenuta miracolosa dai fedeli.
La Scala Santa
L’accesso all’eremo è possibile mediante quattro scalinate. La più praticata è la Scala Santa, scavata nella pietra, che conduce alla balconata rocciosa antistante l’eremo. Esso, si apre alla vista del visitatore con un effetto sorprendente, perfettamente incluso nel paesaggio naturale.