NEWS | Londra romana, riaffiora un mosaico nel cuore della città
A Londra è stato ritrovato, a poca distanza dal London Bridge, quello che è stato definito dagli archeologi del MOLA (Museum of London Archaeology) il più grande mosaico romano scoperto nell’area della capitale negli ultimi cinquant’anni.
Il ritrovamento
Lo scorso gennaio, in un cantiere vicino alla torre Shard di Renzo Piano, è riaffiorato un pavimento del II secolo d.C.
“Per Londra è una scoperta di quelle che si fanno una volta nella vita” dichiara alla BBC Antonietta Lerz, archeologa responsabile dello scavo, rendendo pubblica la notizia il 22 febbraio scorso.
La scoperta è avvenuta in un cantiere occupato nella costruzione di un nuovo spazio culturale comprendente uffici, appartamenti e negozi: il “The Liberty of Southwark”.
Secondo gli esperti il mosaico si trovava con tutta probabilità in un triclinio, un locale adibito dagli antichi per servire i pasti ai commensali. Il triclinio doveva trovarsi all’interno di una mansio di epoca romana, un edificio che offriva alloggio, stalle e strutture per la ristorazione ai corrieri statali e ai funzionari che viaggiano per incarichi ufficiali. I ritrovamenti lasciano ipotizzare si trattasse di un complesso molto ampio, articolato in più stanze e corridoi: in epoca imperiale le mansiones spesso erano circondate da campi militari, stazioni di corrispondenza e di cambio (mutationes).
Il mosaico
Lo straordinario mosaico bianco, rosso e blu risale alla fine del secondo o all’inizio del terzo secolo d.C. ed è lungo circa otto metri. L’edificio, tuttavia, deve essere più antico della pavimentazione rinvenuta perché mostra tracce di un precedente mosaico facendo ipotizzare che la stanza sia stata ristrutturata nel corso degli anni.
La pavimentazione è formata da due pannelli finemente decorati, uno più grande dell’altro, entrambi incompleti. I pannelli sono stati rinvenuti in uno straordinario stato di conservazione. Sono costituiti da piccole piastrelle colorate incastonate all’interno di un pavimento rosso tassellato impreziosito da decorazioni floreali, come i fiori di loto, ed elementi geometrici. Il più grande tra i due è caratterizzato da grandi fiori colorati circondati da bande di fili intrecciati, un motivo noto come guilloche: motivi elaborati, finora senza altri riscontri nella capitale inglese.
“È stato un privilegio lavorare su un sito così grande dove l’archeologia romana è in gran parte indisturbata dalle attività successive. Quando i primi lampi di colore hanno iniziato a emergere attraverso il suolo erano tutti così entusiasti” commenta Antonietta Lerz, supervisore del sito “queste scoperte risalgono ai maggiori fasti dell’Impero Romano in Inghilterra. E capitano una volta nella vita per gli archeologici”.
Il museo ha dichiarato che il mosaico sarà accuratamente analizzato da una équipe di esperti restauratori prima di essere recuperato nella sua interezza, in modo da consentire lo svolgimento delle pratiche di conservazione. Sono attualmente in fase di definizione i piani per la futura esposizione del reperto al pubblico.
Londinium
Il mosaico di Southwark non è il solo ritrovamento di circa due millenni fa in quest’area: sono stati riportati alla luce altri reperti poco distanti, come gioielli, monete, una spilla decorata di bronzo, un fermaglio di osso e un ago per cucire. “Si tratta di oggetti che appartenevano sicuramente a donne molto agiate”, spiega la Lerz.
Londinium, la Londra romana, fu fondata nel 47 d.C. intorno sul fiume Tamigi. Sul finire del I secolo d.C. si espanse rapidamente divenendo una delle città più grandi della Britannia romana, sostituendo Camulodunum (Colchester) come capoluogo di provincia. La città raggiunse il suo apice nel II secolo d.C.: vantava un grande foro e una basilica tra le più grandi dell’Impero a nord delle Alpi, diversi templi e un anfiteatro.