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NEWS | Al via il progetto StAr, Pisa partecipa alle ricerche

Un team di ricerca dell’università di Pisa è coinvolta nel progetto StAr per studiare nuovi metodi di conservazione del legno.

L’Università di Pisa parteciperà a un importante progetto nell’ambito della conservazione dei beni culturali e dei resti archeologici. Il team di ricerca selezionato proviene dal Dipartimento di Chimica e Chimica industriale dell’Università di Pisa ed è coordinato dalla Professoressa Ribechini. Il progetto in questione si chiama StAr, “Development of Storage and assessment methods suited for organic Archaeological artefacts”. Questa è un’iniziativa del JPI Cultural Heritage ed ha avuto inizio ufficialmente il 1 ottobre 2020. Oggetto di studio sono resti lignei provenienti dal villaggio preistorico di Biskupin, in Polonia. Il 7 ottobre 2020 c’è stato il primo incontro tra il project leader ARC-Nucléart di Grenoble, il Museum of Cultural History dell’Università di Oslo, il Museo archeologico di Biskupin e il Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Pisa.

Un progetto ambizioso

Lo studio non riguarda soltanto l’analisi chimico-fisica del legno rinvenuto in Polonia ma consiste in un progetto molto più ambizioso.  L’obiettivo dei ricercatori è quello di studiare alcune strategie di stabilizzazione chimico-fisica di reperti archeologici di natura organica, come il legno e il cuoio. Questi materiali infatti, una volta rinvenuti nello scavo, sono molto fragili e devono esser stabilizzati. La stabilizzazione è un elemento essenziale per la ricerca, perché permette agli studiosi di avere il tempo di fare indagini preliminari, per poi individuare e applicare la migliore strategia di conservazione.

L’unità di Ricerca dell’Università di Pisa avrà il ruolo di sviluppare, validare e applicare metodologie innovative per i reperti archeologici. Non solo:  dovrà valutare lo stato di degrado in tutte le fasi della stabilizzazione e applicare protocolli conservativi. Il team pisano si avvarrà di diverse tecniche analitiche: dalla pirolisi con gas cromatografia e spettrometria di massa (Py-GC/MS), alla cromatografia in fase gassosa o liquida con spettrometria di massa (GC-MS e LC-ESI – Q-ToF-MS).