NEWS | La “rotta di Enea”, un nuovo itinerario culturale
L’associazione Rotta di Enea promuove la creazione di un itinerario archeologico che ripercorre il viaggio di Enea
L’Associazione Rotta di Enea, in collaborazione con il Comune di Edremit (Turchia), sta promuovendo la candidatura presso il Consiglio d’Europa di un nuovo progetto culturale. Il progetto consiste nella creazione di un itinerario archeologico nei Paesi d’Europa e del bacino Mediterraneo, composto dai luoghi toccati dal mitico Enea. Il progetto, lanciato dalla Associazione Rotta di Enea, prevede una collaborazione con molte realtà diverse. La creazione di una rete di Istituzioni, Comuni ed Enti territoriali è essenziale per valorizzare la storia e la multiculturalità del Mediterraneo, attraverso l’attività del turismo culturale.
Le tappe del viaggio
L’itinerario “Rotta di Enea” tocca diverse città mediterranee: da Troia e Antandros, a Delos e Creta; da Azio, in Grecia, fino a Castro in Puglia. Altri luoghi da scoprire sono Hera Lacinia – Crotone in Calabria, Trapani, Segesta ed Erice in Sicilia. Non solo: c’è la possibilità di visitare Cartagine in Tunisia, Capo Palinuro, Cuma – Pozzuoli, (Campania), Gaeta e Lavinium – Pratica di Mare (Lazio), e, per finire, Roma.
Il mito di Enea
Il viaggio di Enea è raccontato in maniera magistrale nell’Eneide di Virgilio e racconta il lungo viaggio dell’eroe troiano attraverso il Mediterraneo. Fuggito dalla città di Troia in fiamme, Enea, dopo lunghe peregrinazioni, arriva sulle coste del Lazio, dove fonderà la città di Lavinium. Il figlio di Enea, Ascanio, fonderà sui Colli Albani la mitica Alba Longa. Dalla sua stirpe nascerà Romolo, il mitico fondatore di Roma e il suo primo re.
L’Associazione “Rotta di Enea”
L’Associazione, con sede a Roma, esclude ogni finalità di lucro e qualsiasi affiliazione politica. Ha una rappresentanza stabile presso il Comune di Edremit ed è dotata di un prestigioso Comitato Scientifico internazionale, di cui ne fanno parte Fausto Zevi, archeologo membro dell’Accademia dei Lincei, e Francesco D’Andria, archeologo dell’Università di Lecce e corrispondente dell’Accademia dei Lincei per la Puglia. Sono degni di nota anche Rustem Aslan, direttore degli scavi a Hissarlik (il sito dell’antica Troia), e Vassilis Aravantinos, archeologo, già Soprintendente della Beozia e Direttore del Museo Archeologico di Tebe.