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NEWS | “VACCINArte” allestisce un hub vaccinale nei musei, Samonà: «Con l’unione tra Cultura e Salute la vita vince»

Oggi, giovedì 10 giugno, si dà il via a “VACCINArte”: un’iniziativa congiunta tra l’Assessorato regionale della Salute e quello dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana. Un’idea per incentivare la campagna vaccinale anti-Covid e promuovere il patrimonio museale siciliano: con l’unione tra cultura e vaccini la vita vince!

Le parole dell’assessore Samonà
L’assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana Alberto Samonà

«Cultura e salute sono il manifesto di una Sicilia che riparte in sicurezza e lo fa dai suoi musei: l’iniziativa di allestire un hub vaccinale in un luogo della cultura, coniugando la somministrazione del vaccino con la visita gratuita del museo. È una scelta del governo regionale che esprime compiutamente il binomio Cultura e Salute. Un’esperienza che unisce tre grandi città della Sicilia in un unico obiettivo: prevenire dal Covid e nutrire l’anima», commenta Samonà.

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L’assessore alla Salute Ruggero Razza

«Siamo rincuorati dalla crescente consapevolezza che, soltanto con un ulteriore incremento delle vaccinazioni, si potrà raggiungere al più presto il traguardo della immunità di gregge che potrà finalmente portarci fuori dal tunnel del Covid. E ben venga se l’accostarsi al vaccino è anche una occasione per immergersi in un contesto di arte e bellezza». Queste sono state le parole dell’assessore Razza, sulla stessa linea di pensiero di Samonà.

Una puntuale organizzazione

“VACCINArte” è realizzata grazie all’impegno dei commissari per l’emergenza Covid: a Messina Alberto Firenze, a Catania Pino Liberti e a Palermo Renato Costa. Indispensabili anche i direttori museali: al MuMe Orazio Micali, al Salinas Caterina Greco e al Museo di Castello Ursino Valentina Noto.

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La vaccinazione avverrà dalle 18 alle 24 negli hub allestiti nelle tre aree museali, a cui sarà possibile accedere gratuitamente per ammirare le collezioni esposte (vedi locandina). 

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NEWS | UNICT per la Memoria, chi erano i deportati siciliani

Anche l’Università di Catania dà il suo contributo alla celebrazione del Giorno della Memoria in questo 2021 segnato dalla tremenda pandemia.  Un video-omaggio dell’ateneo catanese – dal titolo Deportati politici nei campi di sterminio nazisti – curato dallo storico Rosario Mangiameli; si aggiungono le letture di Domenico Gennaro e Ezio Donato con cui si propongono brani tratti dalle memorie di Antonino Garufi, Nunzio Di Francesco, Carmelo Salanitro, deportati siciliani non ebrei, bensì “politici”. Un contributo realizzato da Zammù TV, la web tv dell’Università di Catania, con il commento musicale curato da Riccardo Insolia e in collaborazione con la Società di Storia Patria per la Sicilia orientale.

Deportati siciliani, nomi e storie

Tre storie di deportati siciliani che, come spiega Rosario Mangiameli, come gli altri, «erano nella totalità deportati politici, militari in servizio in Nord Italia e in quelle che erano state le zone d’occupazione italiana passati alla Resistenza e catturati come partigiani». 

«L’Università di Catania ha da molto tempo posto l’attenzione a questa complessità, fin dai primi anni Novanta, quando furono pubblicati libri come quello di Antonino Garufi, “Diario di un deportato”, o quello di Nunzio Di Francesco, “Il costo della libertà” – aggiunge il prof. Mangiameli -. Nel 1996 l’ateneo catanese ospitò al Palazzo centrale la mostra “La libération des camps et le retour des déportés” approntata dall’Università di Versailles Saint Quentin-en-Yvelines. Contestualmente fu avviata un’indagine sui deportati siciliani che portò a un primo censimento e alla ricostruzione delle storie di 761 deportati siciliani».

«In video anche un breve ricordo di Carmelo Salanitro, la cui storia di deportazione è singolare – aggiunge lo storico -. Era un docente di latino e greco al Liceo Cutelli di Catania, un cattolico pacifista che sentì il dovere di opporsi alla guerra nel 1940. Una volta scoperto, fu condannato a 18 anni di reclusione dal Tribunale speciale per la difesa dello Stato e poi consegnato ai tedeschi dopo l’8 settembre. Cominciò così una peregrinazione nei campi di sterminio fino al 24 aprile 1945, quando fu avviato alla camera a gas del lager di Mauthausen»

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NEWS | Messina, due Avvisi a tutela del mondo dello spettacolo


Nell’ambito del progetto “Kulturavirus, il contagio che fa bene alla salute” sono stati pubblicati oggi, sul sito istituzionale del Comune di Messina, due nuovi Avvisi riguardanti il mondo dello spettacolo. Il primo riguarda le bande musicali messinesi, che potranno offrire al Comune servizi e spettacoli da eseguire nel corso del 2021, compatibilmente con l’attenuarsi delle restrizioni dettate dalla normativa anti-Covid. Il secondo Avviso è rivolto agli organizzatori di spettacoli ed eventi con ingresso a pagamento, che potranno svolgersi nella prossima stagione estiva o autunnale. Per tali proposte è prevista la compartecipazione alle spese da parte del Comune, a condizione che vengano utilizzati servizi resi da aziende messinesi. Una delle tante iniziative che il Comune sta adottando a tutela della Cultura del Paese.

“Con questi due Avvisi – ha dichiarato l’Assessore Francesco Gallo – abbiamo inteso rivolgere l’attenzione anche a due categorie del mondo dello spettacolo, le bande musicali ed i lavoratori dei servizi, che da quasi un anno sono fermi”.

“In particolare – continua Gallo – con la compartecipazione alle spese dei grandi eventi contiamo anche di riportare in città artisti di livello nazionale ed internazionale. L’auspicio è di poter ritornare presto ad affollare le arene, i palazzetti ed i teatri per vivere la magia dello spettacolo dal vivo.”

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Il teatro Vittorio Emanuele II a Messina