NEWS | Un progetto di “archeologia non invasiva” per rilevare resti archeologici nel ragusano
Nelle prossime settimane i laboratori di ricerca della Betontest srl di Ispica, con la supervisione scientifica degli archeologi della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Ragusa, svolgeranno indagini geofisiche in alcune aree di Ispica e nel Parco archeologico di Cava Ispica, una delle zone archeologiche più estese della Sicilia, situata tra le città di Modica e Ispica. L’obiettivo è quello di fornire una conoscenza più puntuale e precisa del sottosuolo per effettuare campagne di scavo mirate.
Nello specifico si prevede una campagna di indagini geofisiche con georadar, misurazioni ad ultrasuoni, analisi termografiche e dell’umidità e misurazioni a raggi x su dodici siti ricadenti nel Comune di Ispica, per i quali esistono testimonianze archeologiche o letterarie di antichi insediamenti. I dodici siti, dopo le fasi di rilevamento e di scavo, costituiranno altrettanti micro sistemi collegati in rete con il Parco di Cava Ispica.
Il progetto, ideato da Corrado Monaca, responsabile della sperimentazione Betontest, sarà portato avanti d’intesa con la Soprintendenza di Ragusa; è stato, tra l’altro, uno degli ultimi atti siglati dal Soprintendente Giorgio Battaglia, che dal 18 luglio andrà in pensione. A presiedere la campagna di indagini vi sarà una commissione scientifica di archeologi, geologi e ingegneri, nominati dalla Betontest. Il progetto è a costo zero per l’ente pubblico e rientra negli accordi di collaborazione stipulati tra l’azienda ispicese e la Soprintendenza.
Fonte: https://www.giornaleibleo.it