idrogeno solforato

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IL MARE | I LAGHI DI GANZIRRI E TORRE FARO

Nella zona a Nord di Messina, in uno dei punti più incantevoli della città, ritroviamo la presenza dei laghi di Ganzirri e di Torre Faro. Questi due bacini presentano caratteristiche idrologiche e ambientali uniche, principalmente dovute a picchi costanti di temperatura, durante specifici momenti dell’anno (11 C° a Gennaio e 31 C° ad Agosto), e alla presenza di una flora e di una fauna ricche e particolari.

I due laghi, denominati rispettivamente, per il lago di Ganzirri, pantano Grande, e per il lago di Torre Faro, pantano Piccolo, si differenziano principalmente per profondità e dimensione. Il lago di Ganzirri ha una dimensione di circa 400.000 metri quadrati, si estende da Nord a Sud con una lunghezza di 2 km e una larghezza di poco più di 200 m, con una profondità di 8 m. Il lago di Torre Faro, pantano piccolo, che risulta di minori dimensioni, ha un diametro di 665 m, una superficie di 263.600 metri quadrati, ma un volume di quasi 2.600.000 metri cubi. Il maggior volume di acqua è dovuto alla profondità del lago stesso, ossia 28 m circa.

A differenza del Lago di Ganzirri, qui è modesta l’immissione di acqua. L’apporto idrico è dovuto dalla presenza di piccoli canali, falde e torrenti che si collegano al mare. Alcuni di questi canali, di origine artificiale, risalenti alla metà dell’800, permettono l’ingresso dell’acqua marina e quindi un maggiore o minore apporto di salinità a seconda delle esigenze di ossigenazione del lago.

La particolarità del lago di Ganzirri è la profondità, la quale si discosta repentinamente, su pochi metri, rispetto al fondale costante, questo perché, il lago di Ganzirri nasce dall’unione con un altro bacino idrico più piccolo e di un altro situato a Nord/Est. Nel punto di congiunzione tra i due non si ha uno scambio idrico di grandi masse di acqua, e ciò porta alla creazione di due ambienti distinti e separati, sia sul piano fisico e chimico. Il lago di Ganzirri e il lago di Torre Faro sono in comunicazione tra loro e con il mare, grazie alla presenza di cinque canali: il canale Margi, che collega i due laghi, e i canali degli Inglesi, Faro, Due Torri, Catuso. Questi permettono il ricambio idrico con il mar Tirreno e Ionio.

FLORA E FAUNA

La flora e la fauna dei due laghi sono molto varie. Oltre ai mitili (cozze, fasolari, ostriche e vongole), che da secoli rappresentano una delle principali attività di coltivazione nei laghi, vivono molte specie di pesci, tra cui piccoli cefali, anguille e orate. I quali, immettendosi all’interno dei laghi attraverso i canali di collegamento ai due pantani, si ritrovano, così, nel proprio habitat naturale. Intorno ai laghi, si possono osservare diverse specie di volatili, tra cui aironi, gru, oche, anatre, falchi pescatori e gabbiani, che stazionano, durante i processi migratori, alla ricerca di cibo. Sempre attorno ai laghi troviamo una ricca vegetazione, di specie spontanee, tra cui palme, oleandri, cipressi e canne.

Nelle profondità, prevalentemente sabbiose, di entrambi i laghi, si ritrovano, invece, molte specie di alghe. Queste ultime in primavera subiscono una forte decomposizione dovuta alla poca ossigenazione, derivante dal poco apporto idrico attraverso i canali, che provoca agglomerati visibili in superficie. Una particolarità, davvero insolita e oggetto di studio, per quanto riguarda il lago di Torre Faro, ad esempio, è la presenza di un gas, l’idrogeno solforato. Questo gas sale alle superfici e causa morie di organismi marini. Alla particolare distribuzione del gas è legato il fenomeno dell’acqua rossa, più volte riscontrata nel lago stesso.

L’INQUINAMENTO DEI LAGHI DI GANZIRRI E DI TORRE FARO

I laghi, purtroppo, a causa dell’inquinamento e dell’incuria umana, hanno subito negli anni gravi alterazioni, ritrovandosi in condizioni disastrose. Con il tempo, e con la coscienza, si è tentato di riqualificare entrambe le aree, tramite percorsi naturalistici (bird watching ed escursioni intorno ai laghi). Purtroppo la poca attenzione rivolta, principalmente alle operazioni di manutenzione poco costanti, lascia in stand by la reale bonifica di queste meravigliose zone.