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NEWS | Dal Delta del Nilo (Egitto) ritornano alla luce 110 sepolture antichissime (PHOTOGALLERY)

Il dottor Sayed Al-Talhawi, direttore dello scavo nell’area archeologica di Dakahlia, governatorato a nord-est del Cairo, annuncia la scoperta di 110 sepolture. L’importanza della scoperta, avvenuta nel sito di  Kom al-Khaljan, nel Delta del Nilo, risiede nell’epoca delle sepolture. Sembra siano databili a tre diversi periodi, che scandiscono, di fatto, tre diverse fasi della civiltà egizia, dalla preistoria al Secondo Periodo Intermedio.

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Le sepolture di Kom al-Khaljan (foto: Ministry of Tourism and Antiquities)

Le più antiche, 68 sepolture, risalgono infatti a più di 5000 anni fa, alla Civiltà del Basso Egitto, conosciuta come Bhutto/Buto 1 (3900-3700 a.C.) e Bhutto/Buto 2 (3700-3350 a.C.). Cinque sepolture, invece, risalgono alla civiltà Naqada III (3500-3150 a.C.) e 37 all’epoca Hyksos (1720-1530 a.C.) durante il Secondo Periodo Intermedio. 73 sepolture, dunque, sono state realizzate prima delle piramidi, prima dei faraoni.

Le tombe più antiche

Il dottor Ayman Ashmawy, capo del settore delle antichità egizie presso il Consiglio Supremo delle Antichità, dichiara che le 68 sepolture sono fosse di forma ovale scavate nello strato sabbioso dell’isola del Delta. Al loro interno, i defunti sono stati collocati in posizione rannicchiata. La maggior parte giaceva sul lato sinistro e con la testa rivolta a ovest. All’interno di un grande vaso di argilla, inoltre, sono stati scoperti i resti di un bambino, databili al periodo Bhutto/Buto 2, sepolto insieme a un piccolo vaso di argilla sferico.

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Sepoltura a fossa ovale con resti antropici in posizione accovacciata. Dal sito di Kom al-Khalian nel Delta, risalente alla civiltà di Buto (foto: Ministry of Tourism and Antiquities)
Le sepolture con corredo di Naqada III

Anche le cinque tombe risalenti al periodo Naqada III sono fosse di forma ovale ricavate nello strato sabbioso. Tra queste, due sepolture presentano il fondo e la parte superiore ricoperti da uno strato di argilla. «All’interno delle fosse, spiega Ayman Ashmawi, la missione ha trovato un gruppo di arredi funerari caratteristici di questo periodo, come vasi cilindrici e triangolari, oltre alla ciotola del kohl, la cui superficie era decorata con disegni e forme geometriche».

Le sepolture del periodo Hyksos

Nadia Khader, capo del Dipartimento centrale del Basso Egitto presso il Consiglio Supremo delle Antichità, afferma che le tombe del Secondo Periodo Intermedio sono 37; 31 di queste sono fosse semi-rettangolari, con profondità tra i 20 cm e gli 85 cm. Presentano tutte sepolture in posizione distesa e supina con la testa verso occidente. Alcune sepolture presentano una struttura rettangolare in mattoni di argilla, a forma di edifici. Anche in questo gruppo, inoltre, è presente l’inumazione di un bambino all’interno di un grande vaso: si tratta di una tipologia di sepoltura diffusa in Oriente.

Le tombe presentano un corredo funerario di piccoli, ma significativi oggetti: vasi di argilla nera, amuleti (in particolare scarabei) in pietre semipreziose e gioielli, come anelli e orecchini in argento.

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NEWS | Nuove indagini sulla mummia del faraone giustiziato dagli Hyksos (PHOTOGALLERY)

Sulla rivista Frontiers in Medicine, qualche giorno fa è stata pubblicata una ricerca che indaga le cause di morte di Seqenenra Tao II, faraone della XVII dinastia, forse giustiziato dagli Hyksos. La moderna tecnologia medica fornisce così il proprio contributo nel racconto della storia di un sovrano morto nel tentativo di riunificare l’Egitto, nel XVI secolo a.C. (1558-1553 a.C.).

Il dott. Zahi Hawass e il dott. Sahar Selim, professore di mummia di radiologia presso la Facoltà di Medicina dell’Università del Cairo, hanno indagato la mummia di Seqenenra Tao II mediante TC. Il faraone si trovava a governare l’Egitto meridionale durante l’occupazione del paese da parte degli Hyksos, che avevano occupato il Delta del Nilo, nel Basso Egitto, per un secolo (1650-1550 a.C.).

La mummia di Seqenenra Tao II è stata rinvenuta nella cachette di Deir al-Bahari nel 1881. Esaminata per la prima volta subito dopo la scoperta, la mummia era stata studiata ai raggi X negli anni ’60. Queste indagini avevano evidenziato numerose tracce di ferite gravi alla testa, senza alcuna altra traccia di ferite sul resto del corpo. Molte sono state le teorie sulla causa di morte del sovrano. Seqenenra Tao II potrebbe potrebbe essere stato vittima di una cospirazione, mentre dormiva nel suo palazzo. Oppure, essendo vissuto durante l’occupazione Hyksos, l’ipotesi più accreditata lo pone come caduto in battaglia.

Nuove tecnologie e nuove interpretazioni

Ma Zahi Hawass e Sahar Saleem, a seguito di una nuova indagine, hanno presentato un’altra interpretazione degli eventi prima e dopo la morte del sovrano. Lo studio è avvenuto mediante TC, tomografia computerizzata, una delle tecniche di imaging utilizzate per studiare i resti archeologici, mummie comprese, in modo sicuro e non invasivo.

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Ricostruzione 3D via TC del volto di Seqenenra Tao II (© Frontiers in Medicine)

Dalle nuove indagini sembra che Seqenenra Tao II fosse stato bloccato, con le mani dietro la schiena, impossibilitato così a fermare i colpi al volto. Alcune ferite, inoltre, non presentano segni di cicatrizzazione e sembrano essere state inferte peri-mortem. Ciò induce a pensare che ci sia stato un accanimento sul corpo del sovrano da parte di diversi Hyksos. I due studiosi ipotizzano che si tratti di una vera e propria esecuzione sul campo di battaglia. Si spiegano così l’assenza di fratture agli arti e la posizione rigida delle dita e delle mani piegate sui polsi, forse legate dietro la schiena.

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Mummia di Seqenenra Tao II. Si possono notare le dita irrigidite (© Ministero delle Antichità egiziano)
 

Questo indica che Seqenenra era davvero in prima linea con i suoi soldati, rischiando la vita insieme ad essi per liberare l’Egitto – dice dottor Sahar Selim. Hawass e Selim sono pionieri nell’uso delle scansioni TC nello studio di molte mummie reali tra cui quelle del Nuovo Regno di Thutmosi III, Ramesse II e Ramesse III. Tuttavia, sembra che Seqenenra Tao II sia l’unico di questo illustre gruppo ad essere stato in prima linea sul campo di battaglia. O, quantomeno, che sia morto di certo sul campo di battaglia.

Elliot Smith G., The Royal Mummies CGC Nos 61051-61100, Cairo 1912, pl. II (via Djed Medu – WordPress)
 

Una TAC della mummia ha evidenziato i più piccoli dettagli delle ferite alla testa, comprese le ferite che non erano state scoperte in precedenti esami, che gli imbalsamatori avevano abilmente nascosto.

La ricerca ha posto così l’attenzione anche sulle tipologie di armi utilizzate dagli Hyksos. Gli studiosi hanno preso in esame alcuni reperti del Museo Egizio del Cairo, tra cui un’ascia e diversi pugnali.

Sahar Selim e Zahi Hawass hanno sottolineato la compatibilità di queste armi delle ferite sul volto del re. I risultati indicherebbero che è stato ucciso da più aggressori Hyksos, colpito da diverse angolazioni e con diverse armi. Si potrebbe parlare dell’uccisione di Seqenenra come di un’esecuzione cerimoniale.Non è possibile dire con esattezza quale sia il luogo dell’esecuzione, tuttavia Hawass suppone possa trattarsi di un luogo nei pressi della fortezza di Deir el-Ballas, a nord di Tebe.

Armi Hyksos (© Frontiers in Medicine)

 

Un’imbalsamazione chirurgica!

La TC ha stabilito che il sovrano aveva circa quarant’anni alla sua morte, in base alla forma delle ossa (come l’articolazione della sinfisi pubica), fornendo la stima più accurata fino ad oggi.

Ricostruzione 3D mediante TC del torso inferiore e della zona pelvica di Seqenenra Tao II (© Frontiers in Medicine)

Inoltre, lo studio della tomografia computerizzata ha rivelato importanti dettagli sull’imbalsamazione del corpo di Seqenenra Tao II. Gli imbalsamatori, ad esempio, hanno coperto le ferite con del materiale per imbalsamazione in un procedimento che potrebbe rientrare, oggi, nella chirurgia plastica. Ciò indica che, di fatto, la mummificazione è stata eseguita in un laboratorio di mummificazione, nonostante si fosse propensi a ritenere che invece si trattasse di un’imbalsamazione di fortuna.

La riunificazione dell’Egitto

Questo studio fornisce importanti nuovi dettagli su un punto cruciale nella lunga storia dell’Egitto. In una delicata fase della storia egiziana, come fu il Secondo Periodo Intermedio, la morte di Seqnenra Tao II funge da motore motivante per i suoi successori a continuare la lotta contro gli Hyksos e la riunificazione dell’Egitto.

In quella che è nota come stele di Carnarvon, rinvenuta  a Karnak nel 1954, sono registrate le condizioni dell’Egitto sotto la dominazione degli Hyksos. Vengono riportate le battaglie di Kamose, figlio di Seqenenra Tao II, contro gli Hyksos. Ma è durante il regno di Ahmose, secondogenito di Seqenenra che avviene l’espulsione degli Hyksos e la riunificazione  dell’Egitto.