Horus

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NEWS | Rinvenuti strumenti rituali in uno scavo nei pressi dell’antica Buto (Egitto)

Una missione archeologica egiziana, lavorando nel territorio dell’antica Buto, nel Governatorato di Kafr El-Sheikh, ha riportato in luce alcuni strumenti utilizzati nei rituali religiosi templari. La missione si colloca nell’ambito del programma di scavi archeologici promosso dal Consiglio Supremo delle Antichità.

Si tratta di un’importante scoperta, come afferma il dott. Mustafa Waziri, segretario generale del Consiglio supremo delle antichità. Gli strumenti rinvenuti, infatti, venivano utilizzati durante lo svolgimento dei rituali giornalieri in onore della dea Hathor. Secondo quanto dichiarato dal dott. Waziri, sembra che gli strumenti siano stati collocati in maniera rapida sotto blocchi di pietra disposti regolarmente in cima a una collina di sabbia a sud del tempio della dea Uadjet, protettrice del sovrano e personificazione del Basso Egitto, a Tel Al-Faraeen (Buto).

I rinvenimenti

Nel frattempo, il capo del settore delle antichità egiziane Ayman Ashmawy aggiunge che di questa scoperta fanno parte un pilastro di calcare nella forma della dea Hathor, un gruppo di brucia incensi in faïence, uno dei quali con la testa del dio Horus, e un gruppo di oggetti in argilla utilizzati nei rituali religiosi e cerimoniali della dea Hathor. 

Dei rinvenimenti, inoltre, fanno parte anche: una collezione di statuette raffiguranti le divinità Thot e Tauret, una piccola sedia per la maternità (di cui Tauret è divinità protettrice), un grande porta offerte, un occhio di Horus in oro. Precedentemente la missione aveva riportato alla luce un meraviglioso gruppo in avorio con scene di donne che portano offerte, scene della vita quotidiana, rappresentazioni di piante, uccelli e animali. Inoltre, avevano ritrovato un grande architrave in pietra calcarea con testi geroglifici in rilievo, e parte di un pittura reale di un sovrano che esegue rituali religiosi nel tempio Buto.

Importante, tra i rinvenimenti, la presenza di iscrizioni geroglifiche recanti i nomi di tre sovrani della XXVI dinastia, Psammetico I, Wha Ip-Ra e Amasis.

L’edificio

Hossam Ghoneim, capo della Missione archeologica, da parte sua annuncia la scoperta dei resti di un edificio in pietra calcarea legigata dall’interno. Si tratterebbe di un enorme pozzo per l’acqua sacra utilizzata nei rituali quotidiani.

Una fotografia aerea della zona del pozzo (fonte: Ministero delle Antichità egiziano)
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NEWS | Ritrovato antico rilievo egizio a New York

Il consolato egiziano a New York ha ricevuto un rilievo in pietra calcarea del periodo tardo (712-323 a.C.), rubato e portato fuori dall’Egitto nel 2019.

La restituzione

Shaaban Abdel-Gawad, il supervisore generale del Dipartimento per la restituzione delle antichità, ha affermato che il rilievo era stato rubato da uno scavo illegale e poi portato fuori dal paese.

È stato poi messo in mostra in una sala d’aste a New York e poi rintracciato dal Dipartimento per la restituzione delle antichità presso il Ministero delle antichità egiziano attraverso Internet.

Il Dipartimento ha poi presentato all’autorità interessata a New York tutti i documenti legali che dimostrano la proprietà dell’Egitto del rilievo, così come le prove che i documenti di esportazione erano stati falsificati. Il rilievo è stato poi consegnato al consolato egiziano.

Sul rilievo vi è incisa una scena raffigurante un uomo, di nome Padi-Sena, accanto alle due divinità Horus e Hathor del Tardo periodo.

Chi erano Horus e Hathor?
Horus
Horus

Horus nella mitologia egizia è il dio del cielo, della luce e della bontà, solitamente raffigurato in figura di falco (o con testa di falco). Una delle principali divinità egizie, Horus era figlio di Iside, dea della natura, e Osiride, dio del mondo sotterraneo; quando Osiride fu ucciso dal suo malvagio fratello, Seth – dio dell’oscurità e del male – Horus vendicò la morte del padre uccidendo suo zio.

Hathor
Hathor

Hathor è la dea della gioia, dell’amore, della maternità e della bellezza. Per tutta la storia egizia, fu una delle divinità più importanti e venerate; il suo culto, che ha origine in epoca predinastica, si estendeva dalla corte faraonica (era ritenuta, difatti, la madre simbolica dei faraoni) ai ceti più umili. Veniva solitamente raffigurata nelle tombe con l’epiteto di Signora dell’Occidente, cioè Signora dei morti e si credeva che accogliesse le anime nell’aldilà.

Un pizzico di cronologia egiziana

Il Tardo Periodo, comprende le dinastie dalla XXI alla XXXI e termina con l’arrivo di Alessandro il Grande nel 332 a.C. Va dal 1070 a.C. fino al 332 a.C. e comprende anche il periodo della seconda dominazione persiana (detta anche XXXI dinastia) precedente il periodo dei sovrani macedoni.

Il periodo è, a volte, suddiviso in due parti: Terzo Periodo Intermedio (dalla XXI all’inizio della XXV dinastia) e Tardo Regno propriamente detto (dalla XXV alla XXX dinastia). E’ il periodo che porta alla fine della storia egiziana ed è caratterizzato dalla presenza di dinastie straniere (Libica, Nubiana, Persiana) e dall’incontro con la cultura greca.

L’unico sussulto in questo periodo di decadenza è rappresentato dalla XXVI dinastia saitica, con il grande faraone Psammetico I. Sotto il suo regno viene tra l’altro introdotto un nuovo tipo di scrittura, il demotico.