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NEWS | “Learn ArcGIS”, una straordinaria sorpresa di Esri

Esri (Environmental System Research Institute) è il maggior produttore di sistemi software GIS (Geographic Information System) nel mondo. ArcGIS è, appunto, uno dei sistemi utile all’analisi spaziale, gestione e integrazione di dati GIS. Il programma è utile per creare mappe, condividerle e collaborare; è stato, infatti, da poco protagonista del GIS Day 2020. Esri ha appena lanciato una piattaforma: “Learn ArcGIS” proprio per insegnare ad usare il sistema

Un qualcosa di unico, veramente innovativo, gratuito e aperto a tutti! Proprio così: tutti possono iniziare ad apprendere secondo un percorso che si snoda in più di una 50ina di lezioni della durata minima di 30 minuti e massima di 2 ore e mezza. Il numero e la durata delle lezioni possono variare a seconda del profilo selezionato. All’inizio è infatti possibile selezionare la figura professionale che più si addice a chi inizia il percorso: nuovo utente, esperto GIS, Data Scientist, studente, insegnante e professore (college level).

ArcGIS
I profili selezionabili su “Learn ArcGIS”
ArcGIS
Interfaccia di “Learn ArcGIS” per il profilo studente

Le lezioni sono consultabili anche per argomento, a seconda delle skills che si desidera apprendere; Mapping, Spatial Analysis & Data Science sono solo alcune tra quelle possibili.

Gli argomenti selezionabili
Interfaccia di “Learn ArcGIS” per Spatial Analysis & Data Science
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NEWS | “Da Napoleone al webGIS”, quando la cartografia storica incontra il digitale

Da Napoleone al webGIS: metodi ed esperienze di datificazione di cartografia storica è il titolo dell’incontro informale che si terrà su Zoom mercoledì 25 novembre alle ore 11:00-13:00.

L’incontro è realizzato dalla Sapienza Università di Roma, all’interno del corso di Informatica Umanistica, con il progetto ERC-Advanced PAThs il cui scopo è quello di fornire una comprensione diacronica approfondita e una rappresentazione efficace della geografia della produzione letteraria copta e, in particolare, del corpus di manoscritti letterari, quasi esclusivamente di contenuto religioso, prodotti in Egitto tra il III millennio e il XIII secolo (il progetto è diretto da P. Buzi), e i laboratori GIS della stessa Università.

La cartografia napoleonica d’Egitto

A presentare il progetto sarà un team congiunto, composto da alcuni ricercatori della Sapienza (Julian Bogdani, Domizia D’Erasmo e Paolo Rosati) e da alcuni allievi della Scuola di Specializzazione in Archeologia della stessa Università (Cecilia De Leone, Arianna Giordano e Luigi Campagna). Negli ultimi tempi, il team si è dedicato alla cartografia napoleonica d’Egitto, rilevata negli anni finali del XVIII secolo e pubblicata nei primi decenni del secolo successivo.

Uno degli esempi di cartografia storica d’Egitto inserita in un contesto digitale contemporaneo (© OpenStreetMap contributors, PAThs Archaeological Atlas of Coptic Literature)

La cartografia napoleonica, già oggetto di georiferimento e pubblicazione grazie alle attività del progetto PAThs, è stata di recente analizzata in maniera più approfondita e soggetta a vettorializzazione.

Si tratta, come si legge sulla pagina ufficiale dell’evento, di un processo di datificazione, cioè la creazione di archivi strutturati, contenenti informazioni geografiche, storiche e archeologiche.

Per le tavole dell’atlante napoleonico gli studiosi di questo progetto si sono affidati alla concessione dell’archivio di cartografia storica, reso disponibile da David Rumsey.

Si fa, inoltre, sapere che tutti i dati ricavati da questi lavori saranno pubblicati in open access e resi, dunque, disponibili pubblicamente sul portale dei dati del progetto PAThs.

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NEWS | GIS Day 2020 online, i temi e le città ospitanti

Come ogni anno, il 18 novembre 2020 è la giornata che l’Italia dedica al GIS Day. Esri Italia ha reso note le date e i programmi sul territorio nazionale, quest’edizione sarà straordinariamente online!

Cos’è il GIS Day

Il GIS Day è la giornata mondiale dedicata al GIS (Geographic Information System). Un appuntamento annuale tra le migliori università, enti e società interessati agli ultimissimi aggiornamenti nel campo della Geografia e della Tecnologia.

In tutto il mondo vengono organizzati eventi per mostrare le applicazioni dei Sistemi Informativi Geografici, sull’ambiente, sull’educazione e, ora più che mai, anche sulla salute. Sia professionisti che appassionati hanno la possibilità di discutere e di confrontarsi su svariati temi, per gli studenti delle tante università partecipanti è sicuramente un’occasione unica per l’apprendimento.

Chi ospita il GIS Day 2020

Le grandi città italiane possono ospitare il GIS Day, ad oggi Napoli, Roma, Perugia, Torino, Busto Arsizio e Milano non si sono mai tirate indietro. Esri Italia ha messo a disposizione degli enti locali tutto il materiale per il GIS Day su un apposito sito; gli utenti interessati hanno il permesso di utilizzare, copiare, riprodurre e ridistribuire quelle risorse. È scaricabile tutto ciò che serve alla promozione dell’evento (loghi, poster, video, modelli per certificati, volantini e segnaletica) e all’informazione del pubblico (e-book GIS, blog, storie d’ispirazione, resoconti delle scorse edizioni).

Modalità di partecipazione

Sul sito di Esri sono disponibili le programmazioni di due (Roma e Torino) delle sei città italiane che hanno aderito all’edizione online del GIS Day 2020. Gli utenti possono scegliere a quale dei tanti appuntamenti prender parte ed iscriversi per tempo: ogni città ospitante ha un form differente da compilare per le iscrizioni. Le credenziali per l’accesso alle piattaforme online di conferenza saranno indicate per email ad iscrizione avvenuta.

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NEWS | Il Sistema Hera, la potenza del GIS a Paestum (SA)

Il catalogo digitale del Parco Archeologico di Paestum e Velia (SA) è online da ieri, 20 ottobre 2020. Si tratta di un sistema elaborato in GIS (Geographic Information System) che prende il nome di “Sistema Hera”, sviluppato da Visivalab, una società specializzata in soluzioni tecnologiche.

Lo “spartiacque”

Così Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco, definisce il Sistema Hera: tale ingegno è capace di mettere online collezioni, monumenti, archivi, processi di studio e monitoraggio. A questa moderna gestione del patrimonio archeologico consegue inevitabilmente – e fortunatamente – un livello di tutela a 360 gradi, che riguarda rinvenimenti, restauri, prestiti e studi forniti da relazioni di scavo e cartografie.

Il Sistema in GIS permette di ricreare in digitale il legame tra i reperti archeologici e il loro contesto di ritrovamento, dal quale sono stati spesso ed inutilmente strappati. Il GIS è un sistema interrogabile: ogni elemento è georeferenziato – ha delle coordinate – e mappato attraverso geometrie puntuali, lineari e areali. Tutti i dati presenti in Hera parlano tra loro mediante relazioni topografiche e possono essere utilizzati per finalità amministrative, progettuali e di fruizione, come integrare i sistemi di catalogazione nazionali adottati dal Ministero per i Beni Culturali e per il Turismo.

Public Archaeology

Il patrimonio è accessibile a tutti attraverso il Sistema Hera: utenti da tutto il mondo possono visionare il catalogo dal sito del Parco. Inoltre, da poco più di un anno, il Parco di Paestum e Velia ha un’apposita app per garantire ai visitatori una permanenza unica. L’app è disponibile in ben sei lingue e contiene testi, audio, immagini e video di approfondimento; con l’emergenza Covid si è rivelata particolarmente utile anche per la gestione dei flussi turistici tramite la geolocalizzazione in situ dei visitatori.

Sono tante le anticipazioni riguardo il rapidissimo avanzamento tecnologico del Parco, gli ultimi progetti hanno avuto molto successo tra i visitatori e i seguaci online: fotografie con la tecnica ad infrarosso e moto sensori sul Tempio di Nettuno. Modelli in 3D, realtà aumentata ed esperienze di gaming sembrano essere i prossimi in lista!